QUALE AUTO SCEGLIERE
“Stai valutando un nuovo acquisto, e non sai quale auto scegliere per il tuo progetto? “
“Hai un autoveicolo che vuoi camperizzare? “
Non ti preoccupare! Di seguito, troverai delle utilissime informazioni, sulle varie tipologie di autoveicoli, che il mercato automotive ti può offrire. Ti mostro i pregi e i difetti, affinché tu possa valutare il piano di lavoro più appropriato, da intraprendere.
I VEICOLI RICREAZIONALI
Prima di passare a esaminare le caratteristiche e i modelli di tutte le possibili autovetture camperizzabili, cerchiamo di capire quali sono i camper da cui prendere spunto.
Brevissimamente, pertanto, facciamo una semplice considerazione sui “veicoli ricreazionali“. Essi nello specifico, possono essere di varie tipologie: mansardati, semintegrali, integrali, monoscocca… Ma, quello che più si avvicina ai nostri scopi e che credo possa essere fonte di ispirazione, è il cosiddetto, “camper puro“. Qui sotto, un breve video, che ti mostra le sue caratteristiche.
Come hai potuto notare nel filmato, i camper puri, offrono molti vantaggi, a fronte però, di una abitabilità decisamente ridotta. Rispetto ai “cugini”, di dimensioni maggiori, hanno comunque delle caratteristiche decisamente interessanti.
Vediamo nel dettaglio, quali sono:
- Struttura semplificata. Sono dotati solitamente, di una cellula coibentata, priva di intercapedini. Questo, consente una manutenzione della stessa, estremamente ridotta. Manutenzione di fatto, praticamente assente, e pertanto, con costo, pari a zero.
- Ingombri ridotti. Le dimensioni, molto vicine a quelle di alcune categorie di automobili, rende questa tipologia di autoveicoli, ideali anche per un campeggio itinerante. Possono infatti, essere parcheggiati, praticamente, “quasi” ovunque.
- Abitabilità interna, di tipo modulare. Ovvero, una particolare struttura, che all’occorrenza, consente di modificare lo spazio abitativo interno, secondo le proprie necessità. Inoltre, questi mezzi, il più delle volte, sono dotati anche di un “tetto sollevabile“, che aumenta i volumi e l’abitabilità interna, durante gli stazionamenti.
I punti fondamentali, che abbiamo appena enunciato, dovranno a mio avviso essere ricercati, anche nel tuo futuro minicamper. Per darti un’idea, oltre che testuale anche visiva, nelle immagini che seguono, trovi il capostipite dei van, prodotto dalla “Volkswagen“. Semplicemente, un “mito“. Un esempio di camper puro, che per le sue particolarità, ha inspirato una moltitudine di generazioni.
Anche questa categoria di veicoli ricreazionali però, nonostante le dimensioni ridotte, e le indubbie qualità, possiede a mio avviso, una caratteristica negativa che la accomuna a tutte le altre tipologie di camper.
“Sono infatti decisamente scomodi, nell’espletamento delle normali mansioni giornaliere.”
Anche se molte persone, spesso li sostituiscono all’auto di famiglia, di fatto, il più delle volte, l’utilizzo in certe situazioni, è a dir poco frustrante. Pensa solamente alla circolazione in zone trafficate, o alla necessità di un parcheggio a loro dedicato, per dimensioni e per genere. Poiché omologati come camper, infatti, possono sostare solamente in zone a loro dedicate.
OK! MA ALLORA, ESISTE UN CAMPER CHE POSSIAMO USARE “365” GIORNI ALL’ANNO, SERENAMENTE?
Io credo proprio di si. Secondo il mio personale punto di vista, l’anello mancante tra il camper puro e un normale autoveicolo è:
“IL MINIAUTOCAMPER”
Un normalissimo autoveicolo “tradizionale”, che se sottoposto a un particolare procedimento di allestimento, ti consente di soggiornare al suo interno, come in un normale veicolo ricreazionale. Un’auto camperizzata, che essenzialmente, rimane un mezzo di trasporto quotidiano, tutt’altro che occasionale. Caratterizzato da un prezzo di acquisto decisamente più accessibile, e da costi di gestione molto più bassi rispetto al camper puro. Una macchina da divertimento, non soggetta alle tipiche limitazioni, dei mezzi omologati come veicoli ricreazionali.
Se sei curioso di sapere, come è nata l’idea, leggi l’articolo:
Scoprirai, come anche una freddissima e buia notte invernale, possa essere facilmente illuminata, da una semplice idea.
Adesso però, concentriamoci sull’argomento e vediamo nel dettaglio, le caratteristiche principali, che non possono assolutamente mancare, in un autoveicolo “multiuso“, da “365” giorni all’anno.
PREMESSA
Creare un miniautocamper, significa migliorare. Aggiungere funzionalità, e “mai toglierle”. Affinché l’auto rimanga tale, la camperizzazione, ad esempio, non deve limitare il numero di posti a sedere, previsti in fase di omologazione. Il progetto, deve dare all’ auto, una marcia in più, una doppia personalità. Altrimenti, scusami il gioco di parole, ma corri il rischio di trasformarla in un semplice camper, che inevitabilmente, userai probabilmente, “saltuariamente”.
Di seguito, ho selezionato per Te un paio di video, per farti comprendere meglio come lo spazio interno, non sia dopotutto, così vincolante. Naturalmente, qualunque sia la tipologia di autoveicolo che sceglierai, dovrai necessariamente accettare dei compromessi, ma più che dare importanza ai volumi ridotti, ti consiglio di concentrarti sulle idee per organizzarli, e renderli efficienti.
Come hai appena avuto modo di vedere, le dimensioni interne ridotte, limiteranno sicuramente le tue scelte in termini di allestimento. Quindi, è fondamentale, che tu sappia perfettamente quali sono le caratteristiche dell’autoveicolo che andrai a utilizzare.
Pertanto, prima di gettarti a capofitto nel tuo progetto, vendendo la tua attuale auto, magari anche tramite il sito “noicompriamoauto.it” che trovi qui sotto, cercherò di illuminarti sulle varie caratteristiche costruttive, tipiche di ogni tipologia di autovettura.
Vediamo pertanto le opzioni e le particolarità costruttive che caratterizzeranno il Tuo prossimo miniautocamper.
TIPOLOGIE DI AUTOVETTURE
- Utilitarie e coupè. Le prime maggiormente compatte, relativamente economiche e solitamente di bassa cilindrata. Le seconde di dimensioni più generose, decisamente più performanti e costose. Entrambe accomunate da uno spazio abitativo interno ristretto e poco incline a camperizzazioni anche se poco invasive.
- Berline e cabriolet. Generalmente più comode delle precedenti. Caratterizzate da “3” volumi distinti e separati: vano motore, abitacolo e baule posteriore. Anche in questo caso, salvo allestimenti molto specifici, lo spazio riservato all’abitacolo risulta comunque poco agevole. La loro qualità costruttiva però, le rende sicuramente più adatte, alle gite fuori porta.
- Station vagon o familiari. Solitamente derivate dalle berline, con la differenza, che il baule posteriore decisamente più capiente, è anche solitamente unito al volume dell’abitacolo. Questa conformazione le rende pertanto potenzialmente camperizzabili. Con le dovute precauzioni infatti, possono contenere anche una zona letto interna di dimensioni regolari. Ottime per lunghi viaggi, ma è da notare che solitamente, hanno una lunghezza importante che potrebbe a volte causare qualche difficoltà nelle manovre e nella ricerca di un parcheggio appropriato.
- Monovolume. Definite anche con il termine di “minivan“, sono autovetture caratterizzate da un’elevata spaziosità dell’abitacolo, sia longitudinale e sia verticale. Spesso dotate di portelloni laterali a scorrimento, che consentono allestimenti specifici, decisamente molto pratici.
- SUV. Simili ai fuoristrada, come conformazione e caratteristiche tecniche. Analoghe ai monovolume, per spazio abitativo interno. Alcuni modelli raggiungono dimensioni davvero “importanti” e possono anche essere dotati di allestimenti di lusso. In alcuni casi al pari delle supercar.
- Fuori strada e furgonati. Lo spazio abitativo interno di questi autoveicoli, equivale solitamente a quello dei SUV, ma a livello meccanico, sono generalmente più robusti e adatti quindi, ad ogni tipologia di avventura.
UTILITARIE E COUPE’
Iniziamo i nostri approfondimenti, con le autovetture dotate del minor volume interno. Come accennato in precedenza, allestire una zona abitativa in questi autoveicoli, è “quasi” impossibile. Pertanto, è indispensabile, pensare a un allestimento di tipo estraibile. Magari, preventivando una zona giorno, adibita a uso esterno.
Per la zona notte invece, a meno che tu non sia nelle condizioni di annullare, o ridurre, “l’ingombro verticale” delle sedute, come mostrato nel mio articolo: “Modifica guide sedili anteriori“, puoi optare eventualmente anche per una “tenda da tetto specifica“, come “quella” del video che segue.
Considera comunque che salvo rare eccezioni, su un autoveicolo di dimensioni così ridotte, lo spazio a disposizione, è generalmente limitato, ad
“una singola persona.”
Sicuramente, allestire un mezzo del genere, rappresenta sempre una grande sfida. Credo però, sia assolutamente necessaria, soprattutto in questo caso specifico, molta “fantasia“.
Nel video che segue, un validissimo esempio che mostra come Camilla e Nicolas non manchino certo di ingegno e creatività.
BERLINE E CABRIOLET
Le berline, sono caratterizzate da “3” volumi separati. Pertanto, dovrai necessariamente valutare un intervento mirato, per ogni singolo volume. Un ipotesi, potrebbe essere quella, di utilizzare lo spazio del baule posteriore, per il posizionamento dei serbatoi dell’acqua, delle vettovaglie, e/o, di una eventuale cucina di tipo estraibile. Anche in questo caso, come per le categorie di autoveicoli precedentemente presi in esame, salvo rare eccezioni, la “zona notte“, a mio avviso, dovrà essere preferibilmente predisposta, sul tetto dell’auto.
Naturalmente però, molto dipende dai tuoi gusti personali. Puoi sempre infatti, decidere di seguire altre vie, come l’esempio di Jarod, che nel filmato che trovi di seguito, ti mostra il suo personalissimo punto di vista.
STATION VAGONS O FAMILIARI
In questa tipologia di auto, nonostante la distanza tra seduta e soffitto, sia comunque relativamente ridotta, il volume unico interno abbondante, ti consente di posizionare più o meno agevolmente, un letto, magari del tipo “gonfiabile“, in modo decisamente efficiente. Sarà sicuramente necessario, progettare una
“struttura interna sviluppata orizzontalmente”
Che nella maggior parte dei casi, sebbene sia la più performante per questa specifica tipologia di autoveicoli, non ti consentirà però, di usufruire contemporaneamente della “zona notte“e della “zona giorno“. Se per te è tassativo, pernottare all’interno del mezzo, ti consiglio di optare comunque, proprio per una station wagon. Se poi, non vuoi perdere troppo tempo in fase progettuale, sappi che per le marche più famose, ditte specializzate, producono accessori che ti aiutano a ricavare, in modo estremamente semplice, una valida zona notte, interna all’abitacolo. A tal proposito, ti consiglio la lettura del post: “zona notte“, appunto, dove trovi tutti i riferimenti del caso. Eventualmente, puoi anche valutare l’acquisto di “chuck box”, per camperizzare questi autoveicoli, in tempi estremamente brevi.
MONOVOLUME
Devo dire, che nella maggior parte dei casi,
“i monovolume, rappresentano la prima scelta.”
Il tetto è solitamente più alto della media, e quasi tutti hanno una forma molto squadrata, sviluppata anche in altezza, a tutto vantaggio di una abitabilità più che discreta. Di solito poi, la maggior parte, sono dotati di portelli laterali scorrevoli, simili ai camper, sicuramente molto comodi, per agevolare l’accesso interno.
Queste tipologie di auto, sono spesso supportate dagli allestitori professionali, quindi, puoi tranquillamente prendere spunto da loro, o addirittura, replicare lavori di alto livello, senza troppo sforzo. Se necessario, anche utilizzare interamente, o parzialmente, le strutture interne a loro dedicate, dalle ditte specializzate.
Altro innegabile vantaggio per questa specifica tipologia di autoveicoli è la possibilità di ottenere una “nuova omologazione” a seguito di lavori strutturali, come ad esempio “Il tetto sollevabile” purché gli interventi siano stati eseguiti direttamente da personale qualificato e certificato.
Qui sotto, un semplice video dimostrativo.
SUV
Se frequenti le strade sterrate, o vuoi essere di tendenza, i SUV, fanno sicuramente al caso tuo. Sono voluminosi, purtroppo però, spesso lo spazio interno, in proporzione a quello esterno, è meno sfruttabile rispetto ad altre tipologie di autoveicoli. “Ergonomicità” e “rotondità”, limitano fortemente l’abitabilità interna, a meno che, non ci si orienti sui modelli più grandi, o meno recenti. Da non sottovalutare inoltre, il peso, che inevitabilmente aumenterà ancora, con gli allestimenti che andrai a eseguire. Per quanto riguarda, la struttura interna, valgono le stesse regole delle berline, e delle station wagons. Sempre che tu, non preveda l’installazione di un eventuale tetto sollevabile. L’ho accennato poc’anzi, ma se non sai ancora di cosa si tratta, o se vuoi maggiori informazioni per dotare la tua auto, di questo importantissimo “accessorio“, ti consiglio di leggere gli articoli, che gli ho dedicato. Comincia da: “Il tetto sollevabile (parte 1)“, per entrare subito, in una nuova fantastica dimensione.
FUORISTRADA E PICK-UP
Se, come me, hai un odio profondo, per le strade asfaltate, o se semplicemente, ti piace l’idea di avventura, a “360 gradi“, e ami “l’en plein air“, puoi orientarti sui fuoristrada, veri e propri. Soprattutto quelli di vecchia data, sono molto indicati, per la camperizzazione. Infatti, il più delle volte, hanno una forma piuttosto squadrata. Per questo motivo, sono molto semplici da allestire. Inoltre, su questi autoveicoli, l’eventuale tetto sollevabile, passa quasi sempre inosservato.
Anche le “fasi preliminari di smontaggio“, su questa particolare tipologia di autoveicoli, sono decisamente poco complicate.
Io, un po per passione, e un po per strategia, ho deciso di puntare proprio su un veicolo da fuoristrada. Queste tipologie di auto, tra l’altro, come alcuni SUV, hanno anche un grande vantaggio aggiunto. Nella maggior parte dei casi, infatti, sono dotate di un telaio a longheroni, che offre uno spazio “extra”, sotto la scocca, per eventuali installazioni di serbatoi, e altri accessori. Un’altra particolarità degna di nota, è la dotazione di un cambio con una rapportatura ridotta, decisamente molto utile, soprattutto se l’autoveicolo è sovraccarico, di tutto il necessario. Per i fuoristrada poi, è più facile in caso di necessità, trovare “elementi utili”, come per esempio: le sospensioni rinforzate, i freni maggiorati, o le coppie coniche dei differenziali, che ti consentono agevolmente di
“ripristinare la sicurezza in ordine di marcia”
Nonostante il peso aggiunto dagli allestimenti.
Tra i fuori strada, esiste una particolare sotto categoria, i “Pick-Up“. Per questi autoveicoli, sono disponibili anche cellule abitative prefabbricate complete di tutto il necessario, che come puoi vedere nel video che segue, ti consentono di realizzare allestimenti di alto livello, al pari di un camper puro.
Naturalmente i costi di queste strutture precostruite e già assemblate, sono decisamente elevati, pertanto, anche in questo caso, la via della creatività e del fai da te, è a mio avviso ancora una volta la giusta direzione da seguire, al fine di ottenere soprattutto un notevole risparmio economico.
Sebbene però, il codice della strada non preveda un omologazione per una cellula abitativa di questo tipo, in quanto trattasi di
“attrezzatura rimovibile sistemata sull’autoveicolo, a responsabilità esclusiva del conducente”
Il mio consiglio è di procedere con estrema cautela. Infatti, sorvolando sul fattore estetico/pratico, credo che per raggiungere un adeguato livello di sicurezza generale, soprattutto in ordine di marcia, sia assolutamente fondamentale possedere le giuste conoscenze tecniche in materia. Naturalmente, nel caso tu decida di allestire un mezzo di questo genere, o di qualunque altra natura, resto a Tua completa disposizione per ogni eventuale chiarimento.
LE ESSENZIALI CARATTERISTICHE DEL PERFETTO MINICAMPER
“L’auto giusta per te“, ovvero, il perfetto minicamper, è un autoveicolo, che deve necessariamente soddisfare i seguenti requisiti:
- Costo di acquisto e gestione, paragonabile ad un normale autoveicolo.
- Dimensioni esterne contenute, per poter essere utilizzato quotidianamente, al pari di un qualunque altro automezzo.
- Dotazione di bordo super-efficiente, al punto da rendere quasi completamente trascurabile, il ridotto spazio abitativo interno i confronto a quello di un camper puro.
Per comprendere a fondo il punto numero “3“, ti basta sfogliare, virtualmente, ogni singola pagina di questo sito. Scherzo, naturalmente. Non è affatto necessario infatti, leggere proprio tutto. Ti consiglio comunque però, di fare un giro nelle singole “categorie“. Così facendo, avrai sicuramente modo di colmare eventualmente le tue lacune, e di acquisire allo stesso tempo, tutte le nozioni necessarie per ideare e portare a termine un progetto davvero funzionale.
Detto ciò, vediamo adesso di analizzare i primi “2” punti, per capire esattamente,
“quale auto scegliere.”
Trattiamo adesso, le necessarie valutazioni oggettive. Ovviamente, anche le motivazioni personali soggettive, sono assolutamente fondamentali, al fine di ottenere “l’auto giusta per te“. Quindi al termine di questa lettura, prima di muovere i tuoi primi passi, ti consiglio di fare
“un’approfondita ed esaustiva autocritica.”
Proseguendo, ti posso dire con estrema certezza, che per soddisfare i requisiti sopra elencati, nella scelta del tuo personale veicolo ricreativo, dovrai necessariamente prendere in considerazione, “3” importanti fattori:
- Tipologia e dimensioni.
- Meccanica e condizioni generali.
- Età dell’autoveicolo.
TIPOLOGIA E DIMENSIONI
Facciamo subito una considerazione sulla cubatura interna. Come descritto più in alto, a seconda della categoria di appartenenza, avrai un’abitabilità interna, più o meno ridotta.
Per un utilizzo prevalentemente itinerante, un’utilitaria ad esempio, è ideale per ospitare “una singola persona“. Due, saranno sicuramente più comode in una berlina o un SUV, meglio ancora, in una station vagon. In alternativa, un veicolo di media grandezza, come ad esempio un monovolume o un fuoristrada, potrà eventualmente ospitare anche un massimo di “due persone, più, un bambino“. Per un equipaggio più numeroso, cosa non impossibile, dovrai però sicuramente predisporre, uno o più “elementi costitutivi” all’esterno del mezzo.
Pertanto, la primissima scelta che sarai costretto a fare, riguarda proprio il numero di persone con cui sei intenzionato a condividere le tue avventure. Il modello di auto che sceglierai, sarà evidentemente, la logica conseguenza.
MECCANICA E CONDIZIONI GENERALI
La meccanica, non è assolutamente meno importante, delle dimensioni interne. Telaio, sospensioni, e impianto frenante, sono fondamentali. Altrettanto importante, è il tipo di motorizzazione. L’unità propulsiva, deve essere semplice, affidabile e relativamente potente. Puoi scegliere, se sacrificare le prestazioni pure, in favore della longevità, magari puntando, su un Diesel, a iniezione indiretta. Oppure, preferire gli assai meno problematici, e brillanti, Common-reil, che in fase di riparazione, però, necessitano di “cure” e attrezzature più costose. Valutare eventualmente anche le motorizzazioni a benzina, o ibride. Prima di decidere in tal senso, ti consiglio però di fare un giro nella categoria, “accessori per mini camper“. Perché volendo, è bene che tu sappia, che a fronte di una spesa iniziale più elevata, puoi anche preventivare di usufruire di un unico combustibile sia per la propulsione dell’autoveicolo, e sia per alimentare “il piano cottura“, e volendo anche per un eventuale “elemento riscaldante“.
Se poi riterrai opportuno installare uno specifico “riscaldatore a gasolio“, come spiego anche nel post: “Impianto termico“, be in questo caso, la tua scelta diventa praticamente obbligatoria. “Motore Diesel“. Nella sezione appena consigliata, ti mostro nel dettaglio, la particolarità di questi specifici utilizzatori, che da soli,
“possono semplificarti moltissimo il progetto… E la vita!”
Soprattutto se ami viaggiare all’estero, dove ad esempio, le bombole del gas, possono risultare a volte, decisamente difficili da reperire.
Per quanto riguarda il propulsore, valuta anche attentamente, le normative europee, e gli eventuali conseguenti blocchi alla circolazione. Come per qualsiasi altra auto, infatti, corri il rischio, che a lavori ultimati, il tuo personale veicolo ricreazionale, non sia più utilizzabile quotidianamente, per ovvi motivi legali.
Personalmente, per quanto mi riguarda, credo che nessun limite sia mai invalicabile. Pertanto, anche se è vero, che prevenire è sempre meglio che curare, mal che vada, potrai decidere di optare per un bel “upgrade” anche al motore, e sarai a posto. Le alternative, non mancano di certo. Magari, nella tua personale ricerca della perfezione, potrai anche propendere eventualmente per un funzionale ed efficiente impianto a metano. O ancora, puntare su una decisamente più ecologica, unità elettrica. Oppure, perché no, orientarti magari su un combustibile per così dire, “alternativo“.
“Che so, la birra, ad esempio! Si, hai capito bene. Birra!”
Hai presente “ritorno al futuro 2?” Credi stia scherzando? Allora, guarda cosa stanno studiando oramai da diversi anni, i chimici dell’Università di Bristol. Leggi l’interessante articolo: “Birra, al posto del gasolio!“
“Un’opportunità unica, per avere un solo beveraggio, sia per il nostro mezzo, che per la nostra sete.”
ETA‘ DELL’AUTOVEICOLO
“Naturalmente, nuovo e bello, è sicuramente meglio, di vecchio e brutto!”
Quindi, se ti piace vincere facile, la soluzione ottimale, è quella di comprare una bella auto nuova fiammante. Fossi in te, però, prenderei in seria considerazione, anche un’auto di seconda mano. Anzi, a meno che tu non navighi nell’oro, secondo il mio personale punto di vista, un usato garantito, per i nostri “barbarici” scopi, è generalmente da preferire. Non solo per la spesa iniziale sicuramente più contenuta, ma in particolar modo, anche per non colpevolizzarti troppo, al momento della “vandalizzazione totale“, degli allestimenti interni. Optando per un autoveicolo d’occasione, infatti, non ti sentirai limitato nella creatività, soprattutto se il progetto che hai in mente, prevede una “massiccia” dose di interventi. Credo inoltre, che sia decisamente una buona idea, abbattere i costi iniziali, per investire piuttosto, maggiormente negli allestimenti.
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Adesso che conosci bene i pregi e i difetti di tutte le tipologie di autoveicoli potenzialmente camperizzabili, credo che tu ti sia fatto una valida idea di quale scegliere.
Ti consiglio però, anche solo a titolo informativo, di fare un giro su un valido motore di ricerca specifico, come quello che trovi ad esempio di seguito. Potrai così fare una comparativa di caratteristiche e prezzi, probabilmente con il minimo sforzo, anche acquistare quello giusto per te, in tempi estremamente brevi.
Clicca sull’immagine che segue, per accedere direttamente a “auto.trovit.it“, onestamente, è il mio preferito. Mi piace molto per svariati motivi, uno dei quali è che ti consente di effettuare le ricerche per marca o modello, ma anche per “tipologia di autoveicolo“. Inoltre, quando avrai trovato il modello giusto per te, potrai impostare delle comodissime notifiche, ed essere avvisato in tempo reale, a ogni nuovo annuncio pubblicato, per quel determinato autoveicolo.
Automobile nuova o usata che sia, soffermati comunque molto, sulla Tua scelta, e valuta sempre con estrema attenzione, prima di procedere a un eventuale acquisto.
“Dopo tutto il sudore che ti costerà camperizzarlo, credo che l’aspettativa di vita media, per il tuo nuovo veicolo ricreativo debba essere stimata più o meno, in circa un miliardo di chilometri!”
Naturalmente, budget permettendo, nulla ti vieta di lavorare sul nuovo e magari, ammortizzare i costi, rivendendo le “pochissime” parti inutilizzate.
“Già, pochissime! Ricordi infatti cosa ho detto in precedenza? Aggiungere, e possibilmente mai togliere!”
Lavorare sul nuovo, offre sicuramente i suoi vantaggi. Eviterai ad esempio, gli eventuali problemi meccanici dovuti all’età di utilizzo, o almeno si spera, e potrai concentrarti maggiormente su tutto il resto.
Comunque nel caso tu propenda per un automezzo usato, nel video qui sotto, trovi alcuni validi consigli, per valutare la tua futura auto, nel migliore dei modi, evitando magari amare sorprese.
QUALCHE SPUNTO PER IL TUO PROGETTO
Adesso, è arrivato il momento di rilassarti e al tempo stesso, vedere l’argomento da altri punti di vista. A tal proposito, mettiti comodo perché di seguito trovi alcuni filmati che mostrano dei mini van, prodotti nel paese del sol levante. Secondo me, per dimensioni e tipologia, sono ottime fonti di inspirazione. Dagli un’occhiata e poi se ti va, dimmi il tuo personale punto di vista. Sono davvero molto curioso.
A questo punto, avrai certamente capito, che per dar vita al “miniAutocamper” dei tuoi sogni, dovrai inevitabilmente fare delle scelte e haimè, delle rinunce. Naturalmente, se però, non vuoi proprio privarti di nulla, soprattutto in termini di spazio, di accessori, e comodità, puoi sempre orientarti, su qualche cosa, di “un pochino” più grande. Come ad esempio, il veicolo ricreativo proposto nel video sottostante.
Naturalmente, ho postato questo video solamente come ennesima fonte di ispirazione, ma se nel guardarlo, ti sei convinto a rivalutare le tue intenzioni, e hai compreso che in fondo per te non vale proprio la pena sacrificarti, e pertanto, hai già deciso di affrontare la “modica spesa“, bé allora ci tengo a informarti, che se eventualmente a bordo tu non trovassi la macchina per il caffè espresso, puoi chiamami in qualunque momento.
“Te la porto io. Molto, ma molto volentieri!”
Scherzi a parte, torniamo seri per un attimo. Nell’ipotesi, che tu non abbia la necessità di acquistare un nuovo autoveicolo, spero che comunque, questo post, possa chiarirti le idee, anche sull’auto già in tuo possesso. L’importante, è capire sempre le potenzialità dell’automezzo, prima di approntare qualunque tipologia di modifica e sicuramente ancor prima di ideare un progetto specifico in merito. Ti ricordo a tal proposito, che puoi trovare utilissimi consigli a riguardo, nell’articolo: “Come realizzare un piano di lavoro“, dove ti spiego, passo passo, come stilare facilmente, la tua lista di interventi, prendendo in considerazione tutte le variabili possibili.
Ok! Adesso però, sono curioso. Quale è, il tuo personale punto di vista in materia? Hai già eseguito qualche progetto? Se vuoi approfondire l’argomento, lasciami un commento qui sotto. Non vedo l’ora di sapere il tuo personale punto di vista! Ci tengo davvero molto!
Nel frattempo, ti auguro un buon lavoro, e tanto divertimento.
A presto.
Ciao, sono Lucio, Webmaster ed editor di miniautocamper.com. Oltre a lavorare sul campo, mi occupo di consulenza e formazione. Amo sporcarmi le mani per realizzare in team ogni genere di idee, ma non inizio mai nessun lavoro senza avere la certezza di un valido risultato finale. La mia esperienza a Tua completa disposizione per aiutarti a dar vita a ogni tuo progetto.
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