ATTREZZI DI TIPO MANUALE
Gli attrezzi di tipo manuale, sono tutti gli
“arnesi del mestiere, che per essere utilizzati necessitano solamente della tua forza bruta”.
Per essere efficaci, non richiedono pertanto l’impiego di una fonte di energia alternativa.
Qui troverai la lista e le caratteristiche di tutti quelli più idonei alla realizzazione del tuo progetto.
Ti mostrerò come allestire la tua “Location“, combinando gli utensili necessari con quelli che assolvono funzioni “speciali“.
Infatti, oltre a quelli più comuni come: giraviti, pinze, martelli, morse, rastrelliere, scoprirai gli utensili specifici grazie ai quali un lavoro di hobbistica si trasforma per magia in uno di livello professionale.
Se hai letto “La mia storia“, saprai certamente che negli ultimi “15 anni“, per passione e per lavoro, mi sono specializzato in progettazione, tecniche di lavorazione e tecnologia dei materiali, nel settore Automotive. Questa esperienza diretta, mi ha portato a una ovvia conclusione, ovvero che la soluzione di un problema spesso può essere trovata in campi e settori differenti da quello di partenza.
“Più conoscenza, più opportunità, più garanzie di successo.”
Quindi, non ti scandalizzare se in questo post troverai anche attrezzi di tipo manuale non pensati specificatamente per un utilizzo meccanico. Perché se sono in questa pagina può significare solamente una cosa:
“Senza alcun dubbio, in diverse occasioni potrebbero risolvere problemi altrimenti insormontabili.”
Ricorda che se è vero che:
“per ogni lavoro, ci vuole l’attrezzo giusto”
È altrettanto importante poi, usarlo nel modo corretto. Per ognuno di loro quindi, ti consiglio di prenderti il tuo tempo per maneggiarlo nel migliore dei modi e sfruttarlo al “100%“, nel massimo rispetto delle norme di sicurezza.
Nella trattazione vedremo anche come effettuare la corretta manutenzione, per salvaguardare la tua attrezzatura e mantenerla sempre efficiente e soprattutto affidabile nel tempo.
“Prima di andare oltre, ti chiedo cortesemente però di metterti comodo, perché come avrai già intuito questo post è davvero lungo e pieno di contenuti che è necessario assimilare nel modo corretto”.
Ti informo inoltre che puoi tornare su questo articolo in qualunque momento e dirigerti immediatamente nella categoria di attrezzi manuali che desideri, utilizzando il pratico menù dei contenuti sempre richiamabile dal pulsante presente alla tua sinistra.
“Ok! Iniziamo!”
Prima di equipaggiare la tua officina di una moltitudine di attrezzi magici, sarà fondamentale acquistare una nuova “postazione di lavoro“. Se necessiti di informazioni in merito, ti consiglio la lettura del post: “Location perfetta in 4 step“, dove ne parlo in modo dettagliato. Se non hai già avuto modo di leggere il post segnalato, ti invito a provvedere al più presto.
Mobilio a parte, vediamo adesso quali sono gli attrezzi di tipo manuale che proprio non possono mancare nel tuo spazio di lavoro.
“Guarda ogni sezione con molta attenzione, perché potresti trovare per magia, diversi attrezzi misteriosi che certamente ti provocheranno stupore e meraviglia”.
- Set di cacciaviti.
- Chiavi di serraggio.
- Serie di pinze e tenaglie.
- Martelli, mazzette e mazzuoli.
- Utensili manuali da taglio.
- Serie di lime, raspe e spazzole.
- Punzoni, strumenti a percussione, estrattori e utensili per compressione e separazione.
- Set di maschi e filiere.
- Strumenti per stazionamento e sollevamento.
- Strumenti di misura.
- Strumenti per il tracciamento.
- Contenitori per lo stoccaggio.
- Utensili per colle e sigillanti.
- Utensili per la finitura.
- Utensili per usi specifici.
SET DI CACCIAVITI
Penso proprio che non puoi non conoscere i cacciaviti. Sono strumenti fondamentali per avvitare e svitare viti di diverso tipo e sicuramente ti sarà capitato di usarli almeno un migliaio di volte. Sappi comunque che esistono diverse tipologie di cacciaviti, ognuna con caratteristiche specifiche che li rendono adatti a determinati utilizzi.
Per scegliere i set di cacciaviti più adatti, oltre alla specifica “impronta“, ovvero la conformazione della punta, dovrai necessariamente valutare alcune i materiali costruttivi. I cacciaviti cosiddetti da meccanico, ad esempio, hanno la lama smussata con punta rinforzata, sono solitamente di acciaio temperato e offrono un buon rapporto costo/qualità. Quelli più costosi e praticamente indistruttibili sono quelli cartatterizzati dalla sigla “S2“. Altro parametro importante è sicuramente l’impugnatura. Anche in questo caso, le varietà sono pressochè infinite, personalmente preferisco quelle costituite da doppio materiale, “plastica ed elastomero“. Hanno un confort e un grip davvero molto buono.
Ecco una breve panoramica con le corrispondenti caratteristiche:
- Cacciavite a taglio o intaglio: Caratterizzati dalla punta piatta e sottile, sono utilizzati per viti a taglio, dette anche “spaccate“. Sono adatti per viti con testa a fessura e sono comunemente utilizzati nei lavori generici di falegnameria, carpenteria e meccanica.
- Cacciavite a croce o stella (Phillips): Presentano una punta a forma di croce e sono adatti per viti a sezione cruciforme isometrica. Questo tipo di punta permette di centrare facilmente il cacciavite sulla vite per impedirne lo scivolamento verso l’esterno. Sono comunemente utilizzati in elettronica, falegnameria, carpenteria e meccanica.
- I cacciaviti Pozidriv: somigliano molto, tanto da confondersi, con quelli a croce. Hanno la punta a forma di “croce semplice con una seconda piccola croce sfalsata di 45°“. Il grip del cacciavite è migliore, soprattutto con forze di serraggio elevate.
- Cacciavite di precisione: Caratterizzati da punte molto sottili e precise, sono utilizzati prevalentemente per lavori di precisione, come l’assemblaggio di apparecchi elettronici, orologi e modellismo. Sono disponibili in diverse misure per adattarsi a viti di piccole dimensioni.
- Cacciavite Torx: con punta a forma di stella, offrono di gran lunga e perciò riscuotono un apprezzamento sempre crescente.
- Cacciaviti Resistorx: chiamati anche Tamper Resistant Torx, hanno una punta Torx con in più un foro al centro della stellache corrisponde a un perno sulla vite. Le viti Resistorx sono viti antimanomissione o viti di sicurezza, impiegate principalmente sugli elettrodomestici.
- Cacciavite porta-inserti o a cricchetto: Si tratta di un utensile multifunzionale in cui è possibile inserire di volta in volta le lame e le punte adatte a diversi lavori di bricolage. È simile alle punte o frese su un trapano e offre flessibilità e versatilità in un’unica impugnatura.
- Cacciavite ad angolo: Simile a una chiave a brugola, consente di avvitare le viti in alloggiamenti difficili da raggiungere. L’impugnatura a squadra offre una presa comoda e agevola il lavoro in spazi ristretti.
- Cacciavite esagonale: a bussola o a brugola. Rispetto alle chiavi comunemente utilizzate, sono ancora poco diffusi, ma in alcuni casi, decisamente più comodi da utilizzare. Le dimensioni più correnti vanno da “2 a 10 mm“.
- Cacciavite in ceramica: dotato di una speciale lama in ceramica e un’impugnatura antistatica, non è soggetto a nessuna induzione elettromagnetica e a nessuna perdita di corrente parassita HF (alta frequenza). Sono isolati elettricamente al “100%“.
- Cacciaviti a percussione: particolarmente indicati per svitare viti bloccate dal tempo.
- Cacciavite cercafase: Tra i cacciaviti da elettricista ci sono i cacciavite cercafase, strumenti utilizzati per rilevare la presenza di tensione elettrica sugli elementi di un circuito o per individuare la fase su un conduttore. A questo scopo hanno una piccola lampadina collocata nel manico trasparente.
Di seguito alcuni esempi di prodotti in rapporto al prezzo, davvero estremamente validi.
CHIAVI DI SERRAGGIO
Il cacciavite è uno strumento essenziale per avvitare e svitare, mentre le chiavi di serraggio si caratterizzano per la loro capacità di applicare una forza di serraggio controllata e precisa su viti, dadi e bulloni. Questo strumento è ampiamente utilizzato in meccanica e in altri settori per garantire il serraggio corretto e uniforme, riducendo il rischio di danneggiare i filetti o garantendo un carico omogeneo in parti meccaniche soggette a più viti o bulloni. Le chiavi di serraggio possono presentare diverse caratteristiche, come la capacità di adattarsi a diverse dimensioni e tipologie di bulloni, la possibilità di regolare la forza di serraggio tramite un quadrante o un meccanismo a cremagliera, nonché la precisione nella misurazione della coppia di serraggio, espressa in Newton/metro.
La scelta di una chiave, o di un set, dipende da diversi fattori. La “comodità“, che dipende dalla forma e dalla misura delle aperture. Misura che può essere espressa in millimetri o in pollici. Anche la “robustezza” è un parametro decisamente importante. Essa dipende dalla durezza che varia da 42 a 50 HRC.
Vediamole nel dettaglio.
- Chiavi fisse: hanno una misura corrispondente a una vite o a un dado. Si scelgono pertanto, chiavi di diverse dimensioni, a seconda delle viti che si utilizzano.
- Chiavi a bussola: solitamente vendute in kit, sono indispensabili in una varietà di contesti.
- Chiavi regolabili o universali: la loro conformazione rende possibile variare il diametro d’apertura. Con il risultato di disporre di un’unica chiave capace di adattarsi a diverse misure di bulloni o dadi.
- Chiavi di serraggio specifiche: pensate per alcune tipologie di viti a testa non esagonale o a impronta speciale, per lavori specifici, o per raggiungere viti e bulloni di difficile accesso.
CHIAVI FISSE
Ogni chiave fissa è progettata in base alle dimensioni della vite o del dado a cui è destinata. Le chiavi fisse, in gran parte, sono di tipo femmina e vengono posizionate intorno ai dadi e alle teste delle viti. La lunghezza del corpo della chiave aumenta all’aumentare delle dimensioni del bullone, consentendo di ridurre lo sforzo necessario per stringere e allentare grazie all’effetto leva. Vediamo quali sono:
- Chiave a forchetta o chiave piatta: presentano due estremità di dimensioni diverse (ad esempio 10 e 12 mm). L’efficienza dipende molto oltre che dal tipo di materiale, anche dall’effettiva calibratura, garantita solamente in prodotti di “altissima qualità“.
- Chiave a occhiello o poligonale: possono essere a 6 o a 12 lati (e angoli, quindi) Sono provviste di un occhio (o bussola) di misura differente a ogni estremità (ad esempio 11 e 13 mm).
- Chiave mista o combinata: è la sintesi perfetta tra la chiave piatta e quella poligonale. Si compone di un’estremità a forchetta e l’altra a occhiello. Possono anche essere combinate a cricchetto. Come per le chiavi a forchetta, meglio puntare su prodotti di altissima qualità.
- La chiave a tubo: conosciuta anche come chiave a pipa, sfrutta la sua forma a L per fornire un braccio di leva che consente di applicare una maggiore forza. Questo strumento è particolarmente utile per avvitare o svitare in punti di difficile accesso, come dadi incassati o con filetti particolarmente lunghi.
CHIAVI A BUSSOLA
Le chiavi a bussola sono strumenti a forma cilindrica con profilo esagonale forato, utili per avvitare o svitare bulloni, viti, dadi e perni con un profilo adeguato. Sono ampiamente utilizzate in lavori di fai-da-te, montaggi e assemblaggi in genere, poiché consentono di applicare una forza consistente senza il rischio di danneggiare il metallo. Queste chiavi si vendono in kit completi e assortiti, che rendono pertanto la cassetta degli attrezzi completa e polifunzionale. Solitamente sono realizzate in acciaio CrV, cromo vanadio, per un’elevata resistenza meccanica in ogni condizione. Inoltre, grazie agli utensili e agli accessori a corredo, sono ottime per raggiungere anche i bulloni meno accessibili e velocizzare notevolmente le operazioni di montaggio/smontaggio. Realizzate con specifici attacchi a seconda dei casi da “1/4” o “1/2” pollice, possono utilizzare diverse tipologie di bussole aggiuntive non comprese nel kit originale.
CHIAVI UNIVERSALI
Le “chiavi universali” sono strumenti versatili progettati per adattarsi a diverse dimensioni di bulloni, viti e dadi. Sono ampiamente utilizzate in ambito meccanico e di manutenzione per la loro capacità di sostituire diverse chiavi a bussola o chiavi fisse. Queste chiavi sono disponibili in varie forme, tra cui chiavi a bussola universali e chiavi a ganasce basculanti, e sono utili per semplificare la gestione di un’ampia gamma di dimensioni di fissaggi. Le chiavi universali per utilizzi meccanici sono quindi strumenti pratici e convenienti da avere nel proprio set di attrezzi, in quanto riducono la necessità di possedere molte chiavi diverse.
CHIAVI REGOLABILI
Le “chiavi regolabili” simili alle precedenti, consentono di variare il diametro d’apertura, in quanto solitamente dotate di un “dispositivo di regolazione“. Offrono pertanto la possibilità di utilizzare un’unica chiave adattabile a diverse misure di bulloni o dadi. Questo tipo di chiavi è particolarmente utile per lavorare su bulloneria di vecchio formato e di ampio diametro, nonché per operazioni di fissaggio in ambito idraulico e meccanico. Le chiavi regolabili sono caratterizzate da un’ampia apertura massimale, che consente di lavorare in punti altrimenti difficilmente accessibili. Fanno parte di questa categoria le seguenti tipologie:
- Chiave esagonale regolabile: consentono di lavorare su più tipi di elementi di fissaggio, tra cui elementi di fissaggio a “6” punti, “12” punti, quadrati, E-Torx, triangolo e la maggior parte degli elementi di fissaggio arrotondati.
- Chiave inglese a rullino: simile alla chiave a forchetta ma più robusta, è in grado di adattarsi a diverse dimensioni di bulloni. Estremamente versatile, è uno strumento indispensabile grazie alla sua capacità di adattarsi a diverse situazioni.
- Chiave a cremagliera: funziona secondo lo stesso principio della chiave inglese, le ganasce però sono regolate da una cremagliera appunto. Questo strumento è particolarmente utile per lavori pesanti come quelli nell’edilizia e nell’agricoltura, in quanto offre un’ampia apertura per affrontare situazioni di serraggio impegnative.
- Chiave giratubi: è ampiamente utilizzata dagli idraulici per afferrare i tubi e dai meccanici per rimuovere viti danneggiate o in situazioni particolarmente impegnative. Questo strumento, simile a una chiave a cremagliera, è caratterizzato da ganasce dentellate che consentono una presa salda e sicura.
CHIAVI DI SERRAGGIO SPECIFICHE
Le chiavi di serraggio specifiche sono strumenti progettati per adattarsi a esigenze particolari. Queste chiavi possono variare in base alla forma, alla dimensione e al tipo di attacco, consentendo di operare in spazi ristretti o di applicare una coppia di serraggio precisa. Vediamo quali sono:
- Chiave a brugola o esagonale: conosciuta anche come chiave di Allen, è costituita da una barra a forma di L che si inserisce direttamente nella testa di viti a cavità esagonale. Queste chiavi sono disponibili anche sotto forma di punte, da montare sull’impugnatura del cacciavite.
- Chiave Torx: è uno strumento di serraggio progettato per adattarsi alla cavità a stella a 6 punte delle viti Torx. Analogamente alle chiavi di Allen, è disponibile anche sotto forma di punta per cacciavite.
- Chiave a zampa: dette anche a zampa di gallo, sono strumenti utilizzati per stringere o allentare viti e dadi in spazi di difficile accesso grazie alla loro conformazione. Sono disponibili in diverse dimensioni e costituiscono un’utile aggiunta al set di attrezzi di base.
- Chiave per candela: deriva dalla chiave a tubo. Ma diversamente da essa, non con una forma a “L“, ma con un corpo a “T“.
- Chiave dinamometrica: è uno strumento che, grazie alla presenza di un quadrante, consente di dosare e regolare la forza di serraggio o la coppia di serraggio di viti e bulloni, espressa in Newton/metro. Questo strumento è ampiamente utilizzato in ambito meccanico per garantire il serraggio preciso e controllato delle viti e dei bulloni, riducendo il rischio di danneggiare i filetti o garantendo un carico omogeneo in parti meccaniche soggette a più viti o bulloni.
- Chiave a croce: di grandi dimensioni si utilizza per stringere e allentare bulloni che richiedono una coppia di serraggio elevata, come ad esempio le ruote della macchina.
- Chiave a settore: anche conosciute come chiavi a compasso, sono strumenti utilizzati per la manovra di ghiere, bulloni o dadi.
- Chiave a nastro o catena: sono strumenti utilizzati principalmente per il fissaggio e lo svitamento dei filtri dell’olio e delle ghiere.
SERIE DI PINZE E TENAGLIE
“È certamente possibile utilizzare un utensile per stringere, ma quale attrezzo usare e in che modo?”
Dobbiamo sempre considerare il tipo di oggetto su cui dobbiamo lavorare. Che sia piatto, rotondo, morbido, resistente, potenzialmente soggetto a corrente elettrica o situato in un luogo di difficile accesso.
È anche essenziale prendere in considerazione il tipo di intervento necessario nella scelta dell’utensile appropriato. Ad esempio, se dobbiamo stringere saldamente l’oggetto per evitare che si muova, o se dobbiamo applicare una forza considerevole per modificarne la forma. Ogni azione dipende dalla costituzione del corpo e delle ganasce, che determinano quale sia l’utensile più adatto per l’uso specifico.
“La scelta della chiave di serraggio dipende quindi dall’oggetto da stringere, dalla forza richiesta e dalla sua natura.”
Come abbiamo appena accennato, il processo di selezione delle chiavi di serraggio è influenzato pertanto da diversi fattori, tra cui la “forza necessaria per stringere o tagliare e la forza fisica dell’operatore“.
Anche la scelta delle “dimensioni” ovviamente può influenzare notevolmente l’efficacia e la comodità nell’uso. Ad esempio, manici lunghi possono ridurre lo sforzo richiesto durante l’operazione. Le ganasce di dimensioni ridotte possono essere più efficaci in determinate situazioni. Pinze in generale più piccole sono ottime in spazi ristretti, al contrario le dimensioni importanti favoriscono spazio permettendo una presa e una forza decisamente maggiore.
“Pertanto prevedi di acquistare per ogni tipologia di pinza almeno un paio di utensili di diverse dimensioni.”
Alcune pinze offrono anche diverse opzioni di potenza, per trattenere materiali di natura differente senza rovinarli, consentendo quindi di adattare lo strumento alle proprie esigenze e alla precisione richiesta per il lavoro.
Il “materiale delle ganasce” è un altro aspetto importante da considerare, in quanto influisce sulla qualità del taglio o del serraggio.
Anche la durezza del metallo, espressa in HRC, influenza sicuramente le tue scelte, infatti essa rappresenta un indicatore della qualità dell’utensile. Valori più elevati indicano una maggiore durezza, ma potenzialmente anche una maggiore fragilità. Le leghe consigliate per le pinze di serraggio includono cromo, vanadio e molibdeno.
Altro parametro di valutazione è sicuramente la “frequenza di utilizzo” dell’utensile, solamente gli strumenti di buona qualità possono garantirti un utilizzo regolare e prolungato nel tempo.
Anche l’ergonomia e le protezioni dei bracci o delle prese, sono caratteristiche di rilievo, poiché contribuiscono attivamente alla comodità e alla sicurezza durante l’utilizzo.
Inoltre è bene che tu sappia, che alcune marche offrono addirittura una garanzia a vita per i loro strumenti, certificando quindi la loro affidabilità ed esclusività. Ovviamente però come per ogni altra tipologia di utensile, acquistare strumenti di questo livello, comporta sempre una spesa decisamente elevata.
Entriamo adesso nel dettaglio e vediamo quali sono gli utensili più adatti per interventi di serraggio manipolazione e taglio.
- Pinze per stringere e manipolare: di tipo fisso o regolabili.
- Pinze per tagliare: dimensioni e forme diverse per materiali diversi.
- Tenaglie: con bracci con lunghezze particolari, e ganasce solitamente molto compatte.
- Pinze per specifiche funzioni: profondamente differenti in base all’utilizzo specifico.
PINZE PER STRINGERE E MANIPOLARE
Le pinze sono strumenti fondamentali per manipolare oggetti in modo preciso e sicuro. Di seguito ti mostro una breve descrizione delle tipologie specifiche di pinze impiegate e subito dopo, i soliti consigli per gli acquisti.
- Pinze universali: versatili e adatte a una vasta gamma di utilizzi, con la capacità di afferrare oggetti di forme diverse.
- Pinze multipresa o regolabili: dotate di ganasce regolabili per adattarsi a oggetti di dimensioni variabili, offrendo maggiore flessibilità.
- Pinze a becco: caratterizzate da ganasce lunghe e sottili, ideali per raggiungere spazi ristretti o per manipolare componenti delicati.
- Pinze a morsa: progettate con ganasce piatte per stringere saldamente oggetti piatti o irregolari.
- Pinze per saldatura: utilizzate per tenere saldamente insieme i componenti durante le operazioni di saldatura, garantendo precisione e sicurezza.
PINZE PER TAGLIARE
Le pinze per tagliare sono strumenti utilizzati per tagliare materiali come fili, cavi e piccoli componenti. Esistono diversi tipi di pinze per tagliare, ognuna con caratteristiche specifiche.
Queste pinze sono fondamentali in vari contesti, dall’ambito meccanico a quello elettrico, e offrono la capacità di effettuare tagli precisi e sicuri su materiali di diversa natura.
Vediamo quali sono e le caratteristiche che le differenziano.
- Pinza tagliente: progettata con lame affilate per tagliare con precisione.
- Pinza tronchese: caratterizzata da ganasce robuste e taglienti, ideale per tagliare fili metallici di vario spessore.
- Pinza per tagliare bulloni: ottimizzata per tagliare bulloni e viti di diverse dimensioni.