LA POSA IN OPERA DEI MATERIALI ISOLANTI
Negli articoli precedenti riguardanti: “l’isolamento acustico” e “l’isolamento termico“, ti ho accennato dell’importanza riguardo alla posa in opera dei materiali isolanti. È infatti assolutamente fondamentale, per non vanificare l’intero progetto, disporre tutti gli elementi specifici nel modo corretto.
Adesso ti mostro quindi, nel dettaglio come procedere.
GLI ATTREZZI NECESSARI
Nell’immagine qui sopra e come potrai anche vedere nella lista che segue, per questa tipologia di interventi avrai bisogno di procurarti alcuni semplici utensili. Quindi, prima di iniziare la posa in opera dei vari materiali isolanti, in caso non ne fossi già in possesso, provvedi ad acquistare gli “11” articoli che costituiscono l’attrezzatura di base e che ti consentiranno di operare sicuramente in modo efficiente, nella stragrande maggioranza dei casi.
Proseguendo nella lettura vedremo poi anche altri elementi più specifici, ma per il momento valutiamo quelli generici che sono al tempo stesso anche semplicemente essenziali.
I primi “3” accessori, come spiego anche nell’articolo: “Strumenti per la sicurezza” sono assolutamente imprescindibili per poter eseguire ogni tipologia di interventi serenamente e sempre in totale sicurezza.
“Mi raccomando! Perché ti assicuro che non vale mai e poi mai la pena di rinunciare a salvaguardare la tua salute. Per nessun motivo.”
Tutti gli altri articoli della lista invece, sono dei normalissimi utensili dei quali pertanto non credo ti serva una spiegazione in merito al loro funzionamento, ma nel caso tu ne sentissi comunque la necessità, ti consiglio di approfondire l’argomento nel post: “Attrezzi di tipo manuale“.
- Occhiali protettivi.
- Guanti, resistenti e anti-taglio.
- Tuta protettiva da lavoro.
- Forbici, di media grandezza.
- Taglierino.
- Metro, meglio se di tipo avvolgibile.
- Righello in metallo, lungo almeno “50cm“.
- Pistola erogatrice, per poliuretano spray.
- Pistola erogatrice, per collante e siliconici.
- Marcatore multi superficie.
- Spruzzino, nebulizzatore.
Adesso che dopo questa brevissima carrellata di articoli ti sei fatto un’idea riguardo all’attrezzatura di base, vediamo quali altri elementi possono aiutarti a semplificare e a valorizzare il tuo lavoro. Alcune tipologie di materiali, come ad esempio molti fonoisolanti specifici per il settore Automotive, per la loro posa in opera necessitano infatti di “rulli di spinta e spatole specifiche“.
Per quanto riguarda le spatole, a parte che personalmente le trovo assolutamente poco pratiche e che per questo preciso motivo non amo utilizzare, non c’è molto altro da aggiungere o puntualizzare. Nel caso fossero però di tuo gradimento, ti consiglio di optare per quelle in plastica, economiche, flessibili e facili da pulire. L’importante è che siano dotate di “angoli arrotondati” per non rovinare in alcun modo i materiali che andrai ad applicare.
In merito ai rulli di pressione, vorrei invece proporti un paio di valide pratiche alternative. Di seguito ti mostro pertanto, sia quelli specifici per l’installazione dei fonoisolanti e sia quelli destinati ad altri usi, più economici ma sicuramente anche molto utili soprattutto in determinate circostanze. La particolare forma di questi ultimi infatti, ti aiuterà a posizionare il materiale in modo ottimale nonostante tutti gli ostacoli che ti si presenteranno davanti. Personalmente dopo aver comprato il primo prodotto che trovi qui sotto, per necessità e praticità, ho poi acquistato anche tutti gli altri.
Se hai già letto gli articoli precedenti riguardanti “le fasi preliminari e lo smontaggio“, hai certamente acquisito tutte le informazioni necessarie per procedere alla rimozione degli elementi interni della tua auto.
I successivi post sui materiali isolanti, ti hanno invece permesso di valutare oggettivamente i vari abbinamenti e le modalità su “come reperire il materiale occorrente“.
Adesso, è arrivato il momento di apprendere le tecniche migliori e fare contestualmente tue alcune semplici regole, per eseguire un’istallazione di alto livello e assolutamente impeccabile sotto ogni punto di vista.
REGOLA N° 1. LA PULIZIA DELLE SUPERFICI.
Prima di qualunque intervento, ti consiglio di lavare e sgrassare ogni centimetro dell’auto, anche con il solvente se necessario. Rimuovi eventuali residui di isolanti o collanti di primo equipaggiamento. È assolutamente fondamentale, per evitare complicazioni in fase di montaggio e sopratutto determinante per realizzare un lavoro, duraturo nel tempo.
MATERIALI ADESIVI E COLLANTI
Molti elementi isolanti, sono provvisti già in origine di un “ancorante specifico“. Per tutte le altre tipologie di materiali, invece è necessario tenere in considerazione “3” punti fondamentali.
Il collante impiegato pertanto, dovrà essere:
- Resistente alle sollecitazioni meccaniche e termiche.
- Compatibile con il materiale di supporto.
- Stabile e duraturo nel tempo.
Teoricamente, poiché la scelta del tipo di materiale isolante è estremamente vasta, sarà necessario valutare diverse tipologie di prodotti adesivi, caso per caso. Ma non ti preoccupare perché come tu stesso potrai verificare tra un attimo, per un lavoro privo di preoccupazioni non serve procurarsi una moltitudine di prodotti, ma piuttosto
“Pochi ma buoni!”
Nell’eventualità che in fase di acquisto dei vari materiali per l’isolamento non vi siano quindi collanti specifici consigliati, “sempre da preferire ovviamente“, fortunatamente per noi esistono in commercio i cosi detti “collanti multi-superficie“. Ovvero, una serie di prodotti con particolari proprietà tecniche che ne consentono l’utilizzo su diverse tipologie di materiali anche molto differenti tra loro per caratteristiche e proprietà. Il primo che mi sento di consigliarti è sicuramente il: “Poly Max High Tack Express“. È prodotto dalla Bostik e ha delle caratteristiche che lo rendono davvero unico. Lo puoi applicare con una normale pistola per il silicone e non è assolutamente corrosivo. Adatto quindi per “tutti”, o quasi, i materiali isolanti e pertanto anche estremamente sicuro e conveniente. Lo puoi utilizzare per incollare, assemblare e sigillare, sempre con la garanzia di una tenuta davvero eccezionale. Lo uso da tempo con risultati immancabilmente eccellenti.
Nel video qui sotto un semplice esempio, che ho voluto testare personalmente e che pertanto mi consente personalmente anche di confermare il risultato finale mostrato nel filmato!
Il secondo prodotto che ti vado a presentare, nonostante possa sembrare più generico del precedente, in realtà per le sue molteplici caratteristiche non può essere assolutamente considerato un semplice collante, esso infatti è decisamente molto di più. Tutta la categoria dei prodotti a base di “Poliuretano spray“. Ne ho parlato in modo dettagliato anche nell’articolo “sull’isolamento termico“, poiché di fatto è a tutti gli effetti un materiale isolante, ma è anche estremamente valido come prodotto per incollaggio. Inoltre è altrettanto performante se utilizzato come riempitivo, viste le sue particolari proprietà “espansive“.
Colgo l’occasione per informarti che le schiume poliuretaniche non vanno assolutamente utilizzate per “riempire a caso” ogni pertugio del tuo autoveicolo. Ti ricordo infatti prima di tutto che l’aria se circoscritta in un volume chiuso è di per se già un ottimo isolante, quindi perché eliminarla senza motivo? In secondo luogo ricorda che è assolutamente fondamentale poter intervenire in caso di bisogno su ogni parte dell’autoveicolo, per motivi di manutenzione ordinaria, straordinaria, per un eventuale presenza di muffe o anche di ruggine, deve essere sempre possibile poter agire comodamente e direttamente sulla carrozzeria, sia esternamente e sia “internamente“. Pertanto, meglio fare in modo che tali operazioni siano sempre le più agevoli e indolore possibile.
Puntualizzata l’importanza di utilizzare ogni prodotto, poliuretano compreso, sempre con il massimo criterio, ti informo che oltre alle normali schiume poliuretaniche pronte all’uso e dotate quindi di un proprio dispenser, ne esistono anche altre tipologie molto più convenienti, perché applicabili con l’impiego di un’apposita “pistola erogatrice“. Esse infatti, a fronte di un costo iniziale leggermente più alto dovuto proprio all’acquisto dell’erogatore, ti consentiranno poi però di eliminare in modo definitivo gli sprechi e le perdite di tempo.
Di seguito, un primo video che mostra la procedura corretta su come utilizzare il poliuretano per fissare i pannelli termoisolanti e poi, un secondo filmato dedicato invece proprio alla pistola erogatrice.
Il terzo prodotto di fissaggio che ti consiglio di utilizzare non è un collante, ma piuttosto un normale “nastro adesivo di alluminio“, estremamente utile per fissare tutti gli isolanti a superficie liscia e costituiti pertanto dalle stesse o dalle simili caratteristiche. In particolare, hai “2” opzioni principali a tua disposizione, infatti questo scotch può essere di tipo “semplice“, e quindi costituito unicamente da un film di alluminio adesivo, oppure del tipo “rinforzato“, con una speciale fibra di vetro.
Di seguito, trovi un riepilogo degli adesivi appena menzionati. Se vuoi procedere all’acquisto, come sempre, ti basta cliccare sulle rispettive immagini.
Iniziamo adesso a vedere quali sono le varie tecniche per la posa in opera dei materiali per l’isolamento termoacustico in relazione alle diverse zone di allestimento del tuo autoveicolo.
LA PAVIMENTAZIONE
“La posa in opera dei materiali isolanti nel tuo minicamper, inizia e termina con la pavimentazione”.
Infatti, come prima operazione dovrai predisporre un isolamento termoacustico iniziale, ma poi dovrai necessariamente fermarti, per procedere all’ultima fase di rifinitura, solamente dopo aver realizzato e installato tutti gli “elementi costitutivi” e posizionato la totalità degli “accessori“.
In particolare tutto il processo di realizzazione in merito alla posa in opera della pavimentazione, può essere suddiviso in “4” parti fondamentali:
- Posa in opera dei materiali fonoisolanti.
- Posizionamento dei materiali fonoassorbenti.
- Posa in opera dei materiali per l’isolamento termico.
- Posizionamento degli elementi di rifinitura.
POSA IN OPERA DEI MATERIALI FONOISOLANTI
Il primo materiale da applicare, che per assolvere al suo compito necessita di un contatto diretto con le lamiere dell’auto, è il fonoisolante. Come hai già avuto modo di imparare, questi elementi sono tutti caratterizzati da un alto peso specifico. Il componente di tenuta quindi, è pertanto fondamentale. Per esperienza, in questo caso è meglio optare per un prodotto dedicato al settore Automotive, piuttosto che scegliere un isolante di tipo generico, pensato in prevalenza per un utilizzo nel settore edile.
I prodotti professionali specifici per autoveicoli, hanno tutti caratteristiche molto simili, soprattutto per quanto riguarda le modalità di posa in opera.
Il “Kilmat“, il “Fatmat“, o il “Sound deadener“, non sono proprio a buon mercato, ma, se vuoi una totale garanzia di successo e una lunga durata nel tempo, sono per me “quasi” obbligatori. Essi consentono miglioramenti notevoli, sia in termine di abbattimento del rumore, sia dal punto di vista della riduzione delle vibrazioni e del calore trasmesso. Inoltre per quel che concerne la posa in opera, anche una estrema facilità di installazione, abbinata oltretutto a una perfetta tenuta garantita nel tempo.
Inoltre, la facilità di installazione ti consentirà anche di avere un notevole risparmio di tempo. Infatti, l’intera procedura di posa in opera, si articola in “5” semplici e velocissimi step:
- Prendi le misure.
- Tagli il pezzo delle giuste dimensioni.
- Rimuovi la pellicola protettiva.
- Applichi ed eventualmente, rifinisci con il taglierino.
- Procedi al fissaggio definitivo, con il rullino in dotazione.
Talmente semplice che con il video che trovi di seguito acquisirai tutte le nozioni necessarie. Un filmato esplicativo che da solo vale più di “1.000 parole“.
Nel caso tu non ne fossi a conoscenza, ti informo che puoi visualizzare sul video, i sottotitoli nella tua lingua. Per farlo, ti basta cliccare nell’ordine su: “Impostazioni” il simbolo con l’ingranaggio in basso a destra nel video, poi sulla scritta “Sottotitoli“, due volte su “Inglese(generati automaticamente)“, poi ancora su “Traduzione automatica” e in fine, selezionare la lingua che preferisci.
REGOLA N° 2. LE GIUNZIONI.
Ti ricordo, che è fondamentale prestare la massima attenzione alle giunzioni, tra i vari elementi. La cosa migliore, qualora il materiale lo consenta, è quella di procedere sovrapponendo sempre leggermente, i due lembi di isolante. Se questo per ovvi motivi non è possibile, ricopri sempre tutte le giunture, con un materiale o un collante, avente le stesse specifiche tecniche. Per un isolante termoriflettente di alluminio ad esempio, utilizza il nastro adesivo dello stesso materiale. Per unire due pannelli di poliuretano o XPS, adopera rigorosamente lo spray poliuretanico.
POSIZIONAMENTO DEI MATERIALI FONOASSORBENTI
Il secondo materiale, da accoppiare a quello appena installato è il fonoassorbente. Trattandosi di pavimentazione, nella scelta dell’isolante, dovrai prestare particolare attenzione, al “fattore di compressione“.
“Qualsiasi materiale, se sottoposto a pressione, è soggetto, a una deformazione.”
La deformazione può essere di “2” tipologie:
- Elastica, che scompare al cessare della sollecitazione.
- Plastica, generalmente permanente nel tempo.
Quindi, a meno che tu non preveda un rivestimento finale di tipo rigido, un prodotto particolarmente “elastico” non sarà per niente indicato. Non sarà altrettanto idoneo, nemmeno un elemento “plastico” perché troppo deformabile e cedevole al calpestio.
Sicuramente meglio optare per un isolante acustico “consistente“, che consenta anche un buon isolamento termico, come il “sughero” per esempio. Anche uno a base di gomma e “Fibre naturali” può rivelarsi sicuramente una scelta molto valida.
Questi materiali, solitamente di spessori modesti sono inoltre facilmente lavorabili e posizionabili a piacimento, mediante l’utilizzo di collanti a contatto, tipo il “Poly Max” visto in precedenza.
Per evitare possibili complicazioni, ti consiglio di trattare piccole zone per volta. Per le aree più difficili, serviti eventualmente di un cartoncino per realizzare dei modelli, da replicare poi successivamente con l’isolante. Per avere un giusto riferimento puoi eventualmente utilizzare come dima, anche il rivestimento di primo equipaggiamento.
REGOLA N° 3. LE PREDISPOSIZIONI
Nella posa in opera dei materiali isolanti, ricorda di prendere in considerazione anche le plastiche di rifinitura sotto-porta e tutti i punti di fissaggio dei sedili e degli altri elementi dell’auto. Predisponi ogni passaggio per i cavi elettrici originali e per tutti gli impianti, che hai, o che dovrai, realizzare.
POSA IN OPERA DEI MATERIALI PER L’ISOLAMENTO TERMICO
Se non hai già optato per un materiale fonoassorbente, che possiede anche valide specifiche termoisolanti, dovrai necessariamente posare un ulteriore elemento o forse anche di più, prima di applicare il rivestimento finale. Questo “step” è assolutamente necessario per garantire anche una adeguata coibentazione, in merito a eventuali tubazioni idriche e termiche.
Il sughero e alcuni termoisolanti di tipo fibroso, semplici o misti, offrono un buon sostegno a differenza di tutti gli altri che sono invece generalmente facilmente comprimibili. Quindi nel caso tu volessi integrare i pannelli “PUR” o “XPS” e loro derivati nella pavimentazione, cosa assolutamente sconsigliata, predisponi almeno dei validi punti di appoggio, sui quali poi fissare il rivestimento finale, ovviamente e obbligatoriamente di “tipo rigido“.
La posa in opera di questi ultimi elementi diventa pertanto un pochino più laboriosa, anche a causa degli ingombri e di eventuali intelaiature aggiuntive. Ma se vuoi proprio addentrarti in questo tipo di avventure, per una livellazione ottimale puoi sempre decidere di utilizzare pannelli di diverso spessore. Per quanto riguarda il taglio invece, puoi impiegare un paio di “forbici” ben affilate, un “taglierino” e per i materiali più rigidi, anche una semplice “lama da sega per metalli“.
“Nel posizionamento di tutti gli elementi isolanti, ti ricordo ancora una volta di rendere sempre ermetiche tutte le giunzioni.”
Nello specifico, per quanto riguarda la posa in opera dei pannelli di “XPS” e simili, il prodotto migliore è sicuramente il “poliuretano espanso“.
Ti rammento inoltre, che nella categoria: “gli elementi costitutivi“, troverai le informazioni necessarie anche in merito alla realizzazione dei vari impianti, e in base alle tue scelte, nelle stesse pagine otterrai anche tutte le dritte che faciliteranno la scelta degli elementi isolanti fondamentali da abbinare.
POSIZIONAMENTO DEGLI ELEMENTI DI RIFINITURA
Posizionati i materiali per la resa termoacustica ottimale, una volta predisposti poi tutti gli elementi di arredo, gli impianti e installato fino all’ultimo accessorio, arriverà il momento di provvedere al rivestimento di finitura.
In merito a questo ultimo elemento, come abbiamo già accennato, hai “2” possibilità.
Applicare un elemento finale di tipo “rigido“, o in alternativa nel caso tu abbia già provveduto a realizzare una struttura solida sottostante, un rivestimento di natura “flessibile“. Nei camper ad esempio, si tende a utilizzare prevalentemente i materiali solidi, come il PVC, il Linoleum, o il Parquet.
Nei nostri piccoli automezzi, io invece preferisco usare nella maggior parte dei casi la moquette, soprattutto per un fattore di costi e di tempo, ma anche per non stravolgere troppo la natura interna. A volte dopo un’attenta coibentazione, è possibile perfino in alcuni casi, riutilizzare anche quella di primo equipaggiamento.
Un “rivestimento morbido“, è a mio avviso l’opzione migliore, soprattutto per il fondo spesso irregolare dei nostri autoveicoli. Inoltre, se in fase progettuale hai deciso per la realizzazione di impianti “semplificati“, o per un allestimento non troppo invasivo e che quindi non richiede livellamenti o spessori particolarmente pronunciati, questo tipo di rivestimento finale acquista un senso ancora maggiore. Sicuramente una finitura di tipo rigido in alcuni casi potrebbe risultare più pratica, ma sarà comunque più lunga da realizzare e sicuramente anche più dispendiosa.
Indipendentemente dal fatto che tu decida per la sostituzione della moquette originale, o che in alternativa tu proceda alla stesura di una nuova pavimentazione analoga o di tipo rigido, considera ancora una volta l’idea di utilizzare come modello, il rivestimento di primo equipaggiamento. Così facendo infatti, semplificherai enormemente tutto il procedimento di realizzazione e installazione.
Per terminare l’argomento “pavimentazione“, e prima di procedere con la posa in opera dei materiali isolanti sulle superfici verticali, comprese quelle delle portiere dell’autoveicolo, vorrei segnalarti una “particolare moquette” ottima per il rivestimento finale, che volendo puoi applicare praticamente su ogni tipologia di materiale.
“Questo è il prodotto che consiglio abitualmente ai miei clienti e che amo utilizzare io stesso”.
La trovo davvero valida, soprattutto se abbinata a un collante specifico come il “WoldoClean da 500ml” e naturalmente come tutti gli altri prodotti proposti fino a ora, è acquistabile comodamente online.
Di seguito i “2” prodotti appena menzionati.
In alternativa, un altro valido materiale di finitura è sicuramente quello offerto dalla ditta: “Kiravans“.
Anche se al momento in cui scrivo è più costoso rispetto a quello suggerito in precedenza, ti offre però l’opportunità di acquistarlo anche in un kit specifico comprensivo già del collante creato appositamente e di tutto l’occorrente necessario per un’installazione efficace, veloce e duratura nel tempo.
Di seguito un video che mostra proprio la posa in opera di queste particolari moquette, “modellabili“.
Subito dopo in alternativa, un altro filmato riguardante un esempio di rivestimento “rigido“, che puoi successivamente trattare, o ricoprire con un altro materiale a seconda delle tue specifiche esigenze.
LE PORTIERE DELL’AUTO
Come per la pavimentazione, anche per allestire tutte le superfici verticali, procedi installando nell’ordine, un materiale “fonoisolante” e almeno un elemento “fonoassorbente“, internamente alle portiere stesse, sulle lamiere più esterne all’autoveicolo.
Poi, prima di applicare le cartelle originali, sempre sugli sportelli, ma questa volta sulla lamiera posta sul lato interno, applica anche in questo caso lo stato di fonoisolante, il fonoassorbente e almeno un elemento “termoisolante“.
“Utilizza rigorosamente materiali caratterizzati da UN BASSO GRADO DI TRASPIRAZIONE o comunque ISOLANTI A CELLULE CHIUSE, per evitare eventuali ristagni di acqua e scongiurare la formazione di sgradevoli muffe!”
In mancanza di spazio sufficiente, valuta almeno il posizionamento del “termoriflettente multistrato“, esso è infatti un ottimo anticondensa ed è anche facilmente comprimibile e quindi meglio adattabile. Da solo ti consente già una valida coibentazione dal punto di vista termico e al tempo stesso anche una perfetta aderenza tra la cartella e il rispettivo sportello.
Presta la massima attenzione agli interni delle portiere. Gli isolanti non devono per nessun motivo limitare i movimenti degli alza vetri, dei cristalli e delle chiusure. Ricorda di coibentare anche i vari connettori elettrici e tutti i relativi cavi, per eliminare eventuali rumori generati dallo sbattimento e dalle innumerevoli vibrazioni durante la marcia del veicolo.
Inoltre, ricorda che le portiere sono dotate di fori per il drenaggio, per evitare eventuali accumuli di acqua. Assicurati pertanto che essi assolvano il loro lavoro nel modo migliore possibile, anche dopo la coibentazione, al fine di evitare la comparsa della ruggine. Qui sotto un brevissimo video che mostra come insonorizzare le portiere.
“Oltre ai materiali insonorizzanti visibili nel filmato, naturalmente dovrai applicare anche quelli relativi all’isolamento termico.”
Nel caso tu non avessi già provveduto a smontare le cartelle interne delle portiere, ti invito nuovamente a leggere il post: “Le fasi preliminari e lo smontaggio“.
IL TETTO E IL SOTTO-TETTO
“Coibentare dal punto di vista termico il tetto della tua auto, è assolutamente fondamentale, più di ogni altra parte dell’autoveicolo”.
Infatti il calore partendo dal basso, tende a muoversi proprio verso la parte alta del tuo minicamper, il tetto appunto, e poiché quest’ultimo rappresenta inoltre anche la superficie maggiormente interessata dal fenomeno dell’irraggiamento proveniente dall’ambiente esterno, capisci da te che per la concomitanza di questi “2” fattori, la temperatura su questo singolo elemento può diventare davvero molto elevata.
In linea di massima, per quanto riguarda la coibentazione del tetto, solitamente si applica lo stesso identico procedimento utilizzato anche per le pareti verticali. È necessario però fare una piccola e doverosa precisazione. Nella maggior parte dei casi, avrai a tua disposizione uno spazio decisamente maggiore rispetto ad altre zone dell’autoveicolo e quindi ti sarà possibile posizionare oltre allo strato di fonoisolante e a quello di materiale fonoassorbente, anche uno “spessore consistente” di isolante termico. Il volume a disposizione è maggiore grazie alla presenza dei longheroni di rinforzo, che creano inevitabilmente diverse intercapedini. Poiché come ti ho già spiegato, il tetto è una delle principali zone di trasmissione del calore, ti consiglio quindi di isolare adeguatamente tutto lo spazio a tua disposizione. Credo che per un isolamento termoacustico efficiente, oltre ai materiali insonorizzanti, tu debba preventivare in questo caso, almeno anche un abbinamento dei pannelli “XPS” insieme ai materiali “termo-riflettenti multistrato“.
Per quanto riguarda la coibentazione dei longheroni, i camperisti seguono “2” filosofie differenti.
La prima consiglia di non ostruirli per nessun motivo, perché in caso di possibili interventi successivi, essi possano essere tranquillamente ispezionati e regolarmente mautenzionati.
La seconda teoria è che nei furgonati e negli autoveicoli solitamente essi non richiedono manutenzione, e quindi la cosa migliore per evitare infiltrazioni di calore, umidità e rumori di ogni genere sia provvedere alla loro coibentazione.
Io onestamente nella maggior parte dei casi, preferisco seguire quest’ultima procedura che ovviamente condivido pienamente. Se qualora anche tu volessi procedere all’isolamento dei longheroni, il mio consiglio è quello di saturarli completamente per mezzo di insufflaggio di “schiuma poliuretanica“, prestando sempre la massima attenzione al fatto che nel momento in cui essa aumenta di volume, potrebbe anche facilmente fuoriuscire dai pertugi più impensati. Poiché poi rimuoverla diventa veramente molto difficoltoso, in questo caso più che mai vale la regola “prevenire è sempre meglio che curare“, pertanto mi raccomando, massima attenzione.
“Attenzione anche a eventuali cavi elettrici o quant’altro è posizionato internamente ai longheroni. Se rilevassi la presenza di elementi e cose soggette a usura o a possibili malfunzionamenti e che quindi potrebbero necessitare di interventi di manutenzione, evita assolutamente di procedere al riempimento.”
Meglio infatti perdere qualche punto sulla scala di coibentazione, che armarsi di flessibile e sacrificare gran parte del tuo tempo, in caso di estrema necessità.
MATERIALI ISOLANTI ESTERNI ALL’AUTOVEICOLO
Il più delle volte, per ottenere un isolamento davvero soddisfacente, è sicuramente utile intervenire anche all’esterno dell’autoveicolo. Posare infatti un materiale fonoisolante su alcuni particolari esterni, come ad esempio sui passaruota, o in prossimità della trasmissione, può rivelarsi davvero una mossa vincente. Se lo spazio lo consente ovviamente anche abbinare un fonoassorbente offre altri innegabili vantaggi, Altrettanto utile, è l’applicazione di un termoriflettente in corrispondenza dell’impianto di scarico, o anche di un termoisolante su eventuali serbatoi e tubazioni dell’acqua poste sotto al telaio.
Una cura particolare, va poi rivolta sia alla paratia che divide il vano motore dall’abitacolo e sia al cofano motore. A mio avviso infatti, le case costruttrici non dedicano mai abbastanza attenzione a queste particolari zone critiche. Il più delle volte, il rivestimento in questi frangenti è a dir poco scadente per non dire ridicolo.
Nel caso tu decida di intervenire a proposito, ricorda che i materiali per la coibentazione in questi particolari frangenti, risultano costantemente esposti alle intemperie e agli agenti atmosferici e chimici. Utilizza pertanto esclusivamente materiali progettati per resistere alle condizioni più estreme, alle alte e alle basse temperature. Naturalmente accertati anche del fatto che siano possibilmente completamente ignifughi.
Nel dubbio, fai sempre un test di infiammabilità prima della fase di montaggio. Anche se sono prodotti garantiti e di marche famose nel settore, come ad esempio il “Dynamat Hoodliner“,
“Ricorda che fidarsi è bene ma non fidarsi è sempre meglio! La notorietà o il prezzo elevato non sono comunque mai una garanzia di sicurezza.”
Per quanto riguarda la posa in opera di questi particolari elementi isolanti, in senso generale soprattutto sulla lamiera viva, si applicano le stesse tecniche già viste in precedenza.
Nel caso sia però necessario un fissaggio meccanicamente più forte, ti consiglio di utilizzare oltre alle ovvie opzioni di ferramenta di base come viti, fascette metalliche, bulloni e relativi dadi, anche la comodissima “rivettatrice per inserti filettati“. Essa ti consente dove non predisposto, di creare un ancoraggio professionale, resistente e duraturo nel tempo.
Di seguito un esempio di rivettatrice molto valida e che personalmente dal giorno del suo acquisto, utilizzo più frequentemente di quanto potessi mai immaginare.
Siamo giunti finalmente al termine. Spero che questo post sia stato di tuo gradimento e soprattutto per te molto utile.
“Quale è la tua opinione a riguardo? Sei a conoscenza di tecniche alternative, o hai dei consigli che vuoi esporre?”
Se ti va, sentiti assolutamente libero di commentare questo articolo, o mandami anche una email se preferisci.
Mi raccomando rimaniamo in contatto, non ti “isolare completamente“. Ci conto.
Ciao, a presto.
Ciao, sono Lucio, Webmaster ed editor di miniautocamper.com. Oltre a lavorare sul campo, mi occupo di consulenza e formazione. Amo sporcarmi le mani per realizzare in team ogni genere di idee, ma non inizio mai nessun lavoro senza avere la certezza di un valido risultato finale. La mia esperienza a Tua completa disposizione per aiutarti a dar vita a ogni tuo progetto.
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