INVERTER PER MINI CAMPER
L’inverter per mini camper, ti consente di trasformare la “corrente continua“, caratterizzata da una tensione di “12” Volt, in una fornitura elettrica di “corrente alternata“, con una differenza di potenziale pari a “220” Volt. Come ti mostrerò tra un attimo, gli inverter più evoluti, sono in grado di fornirti dei valori di riferimento, del tutto identici a quelli erogati dalle normali prese domestiche. Pertanto, installando a bordo del tuo autoveicolo, un prodotto di questo tipo, potrai alimentare, tutta quella serie di apparecchi elettrici, che in tutte le altre occasioni, avresti dovuto lasciare a casa.
PREMESSA
Prima di procedere, consentimi un pochino di teoria. E’ bene che tu sappia infatti, quale è la differenza basilare che esiste, tra l’energia elettrica trasmessa sotto forma di “corrente continua“, identificata dal simbolo “DC” e quella caratterizzata da una “corrente alternata“, “AC“. La prima, ha una forma stabile e lineare, mentre la seconda, come puoi vedere anche nelle immagini che seguono, mantiene nel tempo, un andamento di tipo sinusoidale. La corrente alternata per uso abitativo è anche chiamata “monofase“. In Italia la differenza di potenziale tra il picco minimo e quello massimo, è di “400” Volt, ma come valore di riferimento si utilizza “220” V, che rappresenta la differenza di potenziale normalmente rilevata tra i due poli, detti “Fase” e “Neutro“.
A titolo puramente informativo, sappi che nel campo industriale, viene utilizzata anche un’altra tipologia di corrente detta “trifase“, ma in questo post la tralasceremo, in quanto caratterizzata da specifiche tecniche che non la rendono vantaggiosa per i nostri automezzi.
La corrente elettrica continua e quella alternata, si differenziano infatti, oltre che dalla diversa tipologia di funzionamento, anche dai rispettivi impieghi e campi di applicazione. In ambiente domestico ad esempio, si preferisce usare la corrente “alternata“. Nel settore automotive invece, quella di tipo “continua“, è la più gettonata. Soprattutto per quanto riguarda la gestione e l’alimentazione di tutti gli accessori di bordo. Non mi dilungo oltre sulle differenze più sostanziali, ma qualora tu avessi sete di conoscenza in materia, ti consiglio la lettura dell’articolo: “Impianto elettrico“, dove puoi trovare, naturalmente, tutte le nozioni di cui hai bisogno.
Dopo questa brevissima infarinatura, poichè sui nostri autoveicoli, abbiamo già la disponibilità dei “12” V, vediamo come poter usufruire anche di tutti gli utilizzatori che necessitano dei “220” V.
Entriamo quindi subito nel dettaglio, analizziando i vari prodotti che il mercato ci offre, per vedere quali sono le loro principali caratteristiche e differenze. Nello specifico, abbiamo “3” categorie di inverter:
- Inverter ad onda quadra.
- Inverter ad onda sinusoidale modificata.
- Inverter ad onda sinusoidale pura.
INVERTER AD ONDA QUADRA
Nella descrizione, partiamo dagli inverter, appartenenti alla prima categoria. Questa tipologia di dispositivi, sono quelli più economici e ovviamente, anche i meno performanti. Non tanto per quello che riguarda i valori assoluti di potenza, ma piuttosto, perchè caratterizzati da una scarsa qualità dell’onda emessa. Nella foto qui sotto, puoi notare proprio la differenza, tra la corrente effettivamente erogata in uscita, da questa tipologia di elementi e quella ideale.
Gli inverter ad onda quadra, sono anche etichettati con il nome di, “inverter ad onda sinusoidale pura analogica“. Poichè però, le case produttrici, per vendere meglio i loro prodotti, giocano spesso con questa terminologia, in alcuni casi, anche omettendo volutamente l’ultima parola, presta sempre la massima attenzione. Soprattutto in fase di acquisto, perchè le differenze rispetto ad un tradizionale dispositivo, ad “Onda sinusoidale pura“, sono davvero notevoli. Infatti, negli inverter ad onda quadra, l’onda, viene commutata analogicamente e di fatto, il taglio è piuttosto repentino. Questo purtroppo, genera rumore, ed elettricità statica. Utilizzando pertanto dispositivi di questa tipologia, può capitare che alcuni utilizzatori ad essi collegati, siano soggetti a surriscaldamenti e ronzii. Va da se, che gli impianti audio, ad esempio, poichè molto sensibili alle alte frequenze, generino distorsioni o alterazioni del suono riprodotto. Anche lo stesso inverter, naturalmente, potrebbe essere soggetto all’emissione, di rumori poco gradevoli. Per le stesse motivazioni, è bene tenere a mente, che anche la “sicurezza di funzionamento“, per alcuni elettrodomestici, in particolari condizioni di lavoro, potrebbe essere gravemente compromessa.
Come se questo non bastasse, sappi che in linea generale, anche tutti gli utilizzatori dotati di un “motore elettrico“, come ad esempio, frigoriferi, trapani, frullatori, potrebbero essere soggetti ad anomalie o malfunzionamenti.
La situazione si complica ulteriormente, con l’utilizzo dei “dispositivi elettronici”. Essi sono generalmente molto esigenti, per quel che concerne la loro alimentazione. Un personal computer, uno smartphone, o una TV, ad esempio, sono corredati di alimentatori progettati per un onda sinusoidale pura e quindi, se sottoposti ad un’onda di diverse caratteristiche, nel breve termine, verosimilmente, cesseranno di funzionare. Probabilmente, ancor prima che si verifichi un guasto nell’alimentatore, l’utilizzatore ad esso collegato, esalerà magari, il suo ultimo respiro.
Di seguito alcuni esempi, di questi economici modelli. Come al solito, per essere indirizzato alla pagina commerciale, ti basta cliccare sulle rispettive immagini.
INVERTER AD ONDA SINUSOIDALE MODIFICATA
Come puoi notare nell’immagine che segue, gli “inverter ad onda sinusoidale modificata“, sono caratterizzati da un tipo di onda, molto più simile a quella di riferimento. Per ottenere questo effetto, vengono prodotte “2” onde quadre, distinte e separate, che sono poi successivamente, miscelate tra di loro, nel modo più opportuno.
A differenza dei precedenti, quasi tutti gli utilizzatori ad esso collegati, funzioneranno nel modo corretto, Anche se, in particolari situazioni, per alcuni di loro, l’efficienza e la potenza erogata, potrebbero risultare inferiori a quella nominale. Questa efficienza ridotta, oltretutto, richiederà un maggior assorbimento di energia prodotta dall’inverter, e quindi, un consumo più elevato, che può arrivare a volte, anche nell’ordine del “20/30%“. Soprattutto ad esempio, per tutti quei dispositivi dotati di motore elettrici, che non riuscendo a sfruttare le frequenze più alte dell’onda, saranno oltretutto soggetti, all’emissione di temperature più elevate.
Anche nell’utilizzo di elementi appartenenti a questa categoria di inverter, si possono verificare, come per la precedente, “usure premature dei dispositivi elettronici” e “sporadici cali di potenza” erogata.
In alcuni casi, anche i dispositivi di controllo della temperatura, come gli orologi e i timer, potrebbero andare più velocemente o più lentamente, ed essere soggetti a tarature sfalsate. Risultando pertanto, inattendibili.
In oltre, in presenza di utilizzatori dotati di variatori di velocità, potremmo incorrere in un altro problema, che limiterà di fatto il loro campo di utilizzo, costringendoli a lavorare come dei semplici interruttori, acceso/spento.
Con alcuni apparati di illuminazione, poi, oltre a cali dell’intensità luminosa, potrebbero sopraggiungere, anche sporadici e fastidiosi, sfarfallii, o ronzii.
Questa particolare categoria di inverter, in rapporto al prezzo, è quella che offre i prodotti più vantaggiosi. Per questo particolare motivo, negli anni passati, hanno totalizzato il maggior numero di vendite in assoluto. Almeno fino a qualche tempo fà, infatti, oggi come oggi, le persone che non hanno particolari esigenze, in fatto di apparechiature elettroniche, sono decisamente poche.
Qui sotto, alcune opportunità di acquisto, per i modelli appartenenti a questa categoria.
INVERTER AD ONDA SINUSOIDALE PURA
Come credo tu abbia già compreso, questa categoria racchiude un’intera serie di dispositivi, tutti caratterizzati, da elevate prestazioni.
I migliori in commercio, che grazie alle loro speciali caratteristiche, ingannano qualunque utilizzatore ad essi collegato, facendogli credere di essere connesso, ad una normale presa elettrica domestica, sono i dispositivi appartenenti a questo specifico gruppo. Neanche a dirlo, infatti, essi sono in assoluto, i più validi “Inverter per mini camper“. Oltretutto, oramai, i prezzi di questi accessori elettronici, si sono particolarmente abbassati e senza alcuna ombra di dubbio, a mio avviso, valgono ogni singolo centesimo speso. Considerato poi il fatto, che tutti gli utilizzatori che collegherai, sono progettati per queste specifiche e che quindi, daranno sicuramente il meglio di se, senza rischiare anomalie, malfunzionamenti o prematuri decessi, credo non valga proprio la pena, rischiare con inverter più economici.
Sono gli unici inverter, che possono garantirti
“il massimo rendimento, senza rischi, nel settore elettronico e audio”
in genere. Non emettono alcun fruscio, disturbo, o interferenza. L’unico leggero rumore che sentirai, sarà quello prodotto dalla ventola di raffreddamento in dotazione. Ma naturalmente, come è giusto che sia, l’ultima parola, spetta sempre a te.
Nel caso però, che tu senta già orientato, verso l’acquisto di uno di questi ultimi accessori, qui sotto, trovi qualche valido spunto.
COME INSTALLARE UN INVERTER PER MINI CAMPER
Occupiamoci adesso, di analizzare tutti i punti fondamentali, per poter effettuare l’installazione dell’inverter, nel modo più corretto possibile.
Per mettere il tuo nuovo dispositivo, nelle condizioni migliori di lavoro, dovrai necessariamente prestare attenzione, a “7” piccoli suggerimenti:
- Posizionare l’inverter, il più vicino possibile, alla batteria dei servizi.
- Dimensionare i cavi elettrici di collegamento, nel modo più opportuno.
- Fissare l’inverter al fine di poter intervenire agevolmente, sui fusibili di sicurezza integrati.
- Predisporre per ogni cavo di alimentazione, un rispettivo fusibile di sicurezza.
- Posizionarlo, in un luogo ben ventilato.
- Verificare la modalità di attivazione e spegnimento.
- Predisposizione dei dispositivi di sicurezza dedicati.
Iniziamo dalla regola “N°1“, ovvero,
“posizionare l’inverter il più vicino possibile alla batteria dei servizi”.
La cosa migliore in questo caso, sarebbe quella di prevedere un alloggiamento della batteria dedicata ai servizi, all’interno dell’abitacolo, ma così facendo, rinunceresti al prezioso spazio abitativo interno. In oltre, se scegliessi questa soluzione, tale spazio sarebbe ulteriormente ridotto anche dalla presenza dell’inverter. Come espresso al punto “N°2“, dovresti poi preventivare, dei cavi di collegamento di sezione maggiore, più costosi e interessati tra l’altro, anche da assorbimenti di corrente, più elevati. Nel
“dimensionare i cavi elettrici di collegamento, nel modo più opportuno”,
ricorda che l’inverter stesso, è dotato al suo interno di alcuni fusibili dedicati. A tal proposito, quindi, come enunciato nel punto “N°3“, prevedi a
“fissare l’inverter, al fine di poter intervenire agevolmente, sui fusibili di sicurezza integrati”.
Al punto “N°4“, dovrai invece, provvedere a mettere in sicurezza, i cavi elettrici che collegano l’inverter, alla batteria dei servizi. Sarà necessario, a tal proposito,
“predisporre per ogni cavo di alimentazione, un rispettivo fusibile di sicurezza”,
supplementare. Per calcolare la sezione dei cavi e il valore del rispettivo fusibile, ti consiglio la lettura del post: “Impianto elettrico“. Dove tra l’altro, trovi anche un comodissimo calcolatore.
Personalmente, in genere, consiglio sempre di installare all’esterno dell’abitacolo, il maggior numero di elementi possibili, al fine di salvaguardare, il poco volume abitativo interno. Come puoi notare anche nell’articolo: “Il mio mini auto camper“, preferisco magari, dedicarmi a del lavoro extra, piuttosto che sacrificare gli interni, del nostro amato veicolo ricreazionale.
Nel caso dell’inverter poi, questo può rappresentare un vantaggio. Al punto “N°5” infatti, ho mensionato della necessità, di
“posizionarlo in un luogo ben ventilato”,
anche per consentire, alle ventole di raffreddamento, di smaltire nel modo più opportuno il calore prodotto, che in presenza di carichi importanti, per lunghi periodi di tempo, può diventare decisamente elevato.
Un’altra cosa, da tenere in alta considerazione in fase di installazione, è la modalità di accensione e spegnimento, dell’inverter. Alcuni dispositivi, come ad esempio il modello: “Novopal da 1000 W“, proposto più in alto, sono dotati di un controller remoto che va posizionato, in un luogo separato. Altri elementi non godono di tale accessorio e a meno di intervenire sull’interruttore principale di accensione, predisponendo la sua “rimozione e il successivo ricollegamento, con dei cavi di diversa lunghezza“, come espresso al punto “N°6“, dovrai assolutamente
“verificare, la modalità di attivazione e spegnimento”.
Fatte le tue personali valutazioni, sarà quindi necessario considerare, nel caso di un “controllo remoto via cavo“, la lunghezza del cavo stesso. Oltre al posizionamento dell’inverter, disporre pertanto, anche l’ubicazione del controller, o dell’interruttore.
Un ultimo fattore, da prendere in considerazione, punto “N°7“, riguarda la possibilità, di alimentare il tuo impianto da “220” V, tramite una rete elettrica esterna. In questa eventualità, sarà fondamentale valutare, la
“predisposizione dei dispositivi di sicurezza, dedicati”.
Per questo ultimo punto, ti rimando nuovamente all’articolo: “Impianto elettrico“, nel quale, oltre allo schema di riferimento, trovi anche una accurata descrizione, di tutti i dispositivi supplementari necessari, compresi quelli per la sicurezza.
Nello stesso post, sono spiegati dettagliatamente anche tutti i passaggi utili, per procedere alla composizione a regola d’arte, compreso il giusto accoppiamento, di ogni singolo pezzo, di cavo elettrico.
Per tua comodità, ti riporto comunque di seguito, l’immagine riguardante la sezione relativa, e tutti i collegamenti necessari, per procedere ad una corretta installazione del tuo inverter.
Eccoci quà. Siamo arrivati al termine di questo argomento. Naturalmente, per quanto riguarda chiarimenti o informazioni specifiche, rimango come sempre, a tua completa disposizione. In caso di bisogno, o anche solamente per informarmi sul tuo personale punto di vista, lasciami un commento qui sotto, oppure contattami via “email” o tramite “Whatsapp” se preferisci. Trovi tutti i riferimenti del caso, nella mia pagina “Contatti“.
Prima di salutarci, vorrei lasciarti un mio pensiero.
“Solitamente, l’energia non è mai abbastanza.”
Ebbene, il mio augurio per te, è che tu possa da oggi, “invertire” questa certezza.
Buon lavoro, a presto.
Ciao, sono Lucio, Webmaster ed editor di miniautocamper.com. Oltre a lavorare sul campo, mi occupo di consulenza e formazione. Amo sporcarmi le mani per realizzare in team ogni genere di idee, ma non inizio mai nessun lavoro senza avere la certezza di un valido risultato finale. La mia esperienza a Tua completa disposizione per aiutarti a dar vita a ogni tuo progetto.
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