IMPIANTO IDRAULICO
“Impianto idraulico… Una bella tanica per l’acqua e abbiamo finito!”
Scherzi a parte… Nonostante le dimensioni abitative ridotte e i servizi igienici, “quasi inesistenti“, vediamo adesso, perché, realizzare un impianto idraulico completo e funzionale, per il tuo minicamper, è un operazione assolutamente necessaria.
Tra poco, ti mostrerò tutti gli “elementi fondamentali” e anche tutti gli “accessori complementari“, che assolutamente, non possono proprio mancare a bordo della tua auto.
Vedremo la migliore opzione di allestimento, i possibili ostacoli e come superarli con un poco di fantasia. In questo blog infatti, siamo abituati, a:
“Prendere una cosa normale e renderla, speciale!”
Ok. Ma andiamo per gradi. Iniziamo con “le utenze“. Ovvero, tutti quegli elementi necessari per l’igiene e la pulizia personale, impiegati solitamente in ambiente domestico e che quindi, di norma, è bene avere anche a bordo del tuo veicolo ricreazionale.
Sono essenzialmente “4“:
- Lavello della cucina.
- Doccia, o eventuale attacco, per predisporla all’esterno del mezzo.
- WC, solitamente di tipo chimico.
- Lavabo, o lavello di servizio. Optional, ma molto comodo.
Oltre a questi elementi, come vedremo tra un attimo, per realizzare un impianto idraulico funzionale ed efficiente, dovrai integrare necessariamente, anche altri “accessori“. Niente di complicato, soprattutto se avrai la pazienza di seguire questa guida.
Semplificherò al massimo infatti, ogni passaggio. Naturalmente, per eventuali approfondimenti, o per qualunque altra necessità, resto a tua completa disposizione.
PREMESSA N°1: LA SICUREZZA DAVANTI A TUTTO
Prima di entrare nel dettaglio, è doveroso informarti, sulle regole basilari riguardanti la sicurezza alimentare. Infatti, anche se non sei interessato, a prelevare “acqua potabile” direttamente dal rubinetto del tuo impianto idraulico, ti consiglio di prendere comunque in considerazione, quanto segue.
Per la tua serenità e per quella dei tuoi compagni di viaggio, per quanto possibile, acquista elementi e prodotti specifici, progettati “per uso alimentare“. Verifica sempre, quindi, che sia presente il simbolo esposto qui sopra, o che tra le caratteristiche dell’oggetto, ci sia almeno una delle seguenti certificazioni, che ne regolano la produzione e la vendita:
Solamente acquistando prodotti “conformi“, potrai percorrere la strada giusta e ottenere il livello di sicurezza ottimale. Strada, che diventerà meno ripida, se prenderai in considerazione, anche altri importanti fattori. Primo fra tutti, il giusto modo, per fare il rifornimento dei tuoi serbatoi di bordo. Preleva l’acqua, sempre da “fonti attendibili” e considera comunque di igienizzarla. Infatti, non è mai “pulita al 100%“. Batteri e microorganismi, sono purtroppo, sempre presenti.
Pertanto, il mio consiglio, è quello di predisporre un “1° filtro“, già al termine del tubo di carico, per una depurazione “preventiva“, in fase di riempimento. L’inserimento di acqua pre-filtrata, allungherà notevolmente, anche la vita media, di tutti gli elementi dell’impianto. Per incrementare ulteriormente il livello di sicurezza, come vedremo più avanti, è fondamentale installare anche un “2° filtro“, a valle della pompa.
Un altro accorgimento, per “de-batterizzare” l’acqua in modo ottimale è l’utilizzo, in abbinamento ai filtri, anche di alcuni prodotti sanificanti. Un esempio è il: “Biochlor acqua chiara”. Se poi, anche tu come me, fai uso del minicamper:
“365 giorni all’anno”
ti consiglio di prendere l’abitudine, di inserire all’interno del serbatoio di carico, anche un prodotto a base di ioni di argento. Io, personalmente, utilizzo il “Silver Globe” prodotto da “Acqua travel“. Ottimo, appunto, soprattutto se vuoi mantenere i serbatoi, sempre carichi, per lunghi periodi di tempo.
Infine, per garantire sempre la massima igiene, ricorda di manutenzionare, l’intero impianto idraulico, almeno una volta ogni “6” mesi. Per farlo, utilizza un prodotto specifico, come lo “Yachticon aqua clean“, o simile.
PREMESSA N°2: L‘ACQUA E’ UN BENE PREZIOSO
L’acqua, come ben sai, è il bene più prezioso a bordo del tuo autoveicolo. Per questo motivo, oltre al fattore “sicurezza“, ti consiglio di valutare il lato “economico“. Economia, intesa come risparmio nell’utilizzo ed eliminazione di ogni spreco o “scialacquamento“. Pertanto, oltre a una adeguata condotta personale, applica su tutti i rubinetti, un “riduttore di portata“. Un semplice accessorio, che da solo, può farti risparmiare “fino all’84%“, del tuo fabbisogno idrico. È estremamente ingegnoso e funzionale. Miscelando insieme, aria e acqua, riduce il consumo, mantenendo comunque gli stessi volumi di uscita. Il modello consigliato di seguito, ti consente anche di regolare la portata, secondo le tue esigenze.
TIPOLOGIE DI IMPIANTO IDRAULICO
Fatte queste “2” semplici premesse, entriamo adesso, nel vivo dell’argomento. Vediamo, quali sono i principali metodi costruttivi, applicabili sui nostri automezzi. Nello specifico, hai a disposizione, “3” possibili alternative:
- Impianto idraulico di tipo convenzionale.
- Struttura ad elementi indipendenti.
- Impianto idraulico di tipo misto.
IMPIANTO IDRAULICO CONVENZIONALE
La prima opzione, prevede una progettazione, molto simile a quella impiegata nel settore edile, ma, naturalmente, con l’impiego di materiali ed elementi, ideati per la “mobilità“. In fase progettuale, dovrai infatti decidere, quali cose inserire nell’impianto, dove posizionarle e come collegarle tra di loro nel modo migliore.
Va da se, che è per te essenziale, possedere un buon metodo di progettazione. E’ l’unico modo infatti, per poter minimizzare notevolmente, i tempi di realizzazione, per metterti al riparo da eventuali imprevisti di percorso e per abbattere i costi generali. Pertanto, se non sei già in possesso di un valido metodo, ti consiglio di iniziare con la lettura dell’articolo: “come realizzare un piano di lavoro“.
Prima di tuffarti, nel tuo “progetto idrico“, vediamo però, quali sono gli elementi, che compongono un impianto idraulico “di base“, per i camper e i minicamper.
Essenzialmente, sono “7“:
Il percorso dell’acqua è decisamente semplice ed intuitivo. Si parte da un “serbatoio per le acque chiare“, o cisterna, dal quale, una “pompa idraulica“, preleva l’acqua, che tramite le “tubazioni di carico” raggiunge un’ “utenza“. Un miscelatore o una doccetta, ad esempio. Direttamente, nel caso della “fredda“, o dopo essere passata attraverso un “elemento riscaldante“, per la produzione di quella “calda“. L’acqua che fuoriesce dai rubinetti, attraverso le “tubazioni di scarico“, giunge in una seconda cisterna di raccolta. Il “serbatoio delle acque grigie“.
Nel tuo autoveicolo, tenendo a mente questo semplice procedimento, dovrai prendere le tue decisioni, in funzione di “4” parametri principali:
- L’utilizzo che farai del tuo veicolo ricreazionale.
- Il suo spazio abitativo interno.
- Il numero di utenze di cui vorrai disporre.
- Gli elementi specifici fondamentali e quelli di complemento, che desideri installare.
I primi “3” punti, sono estremamente soggettivi. Dipendono quindi, fortemente, dalle tue idee in materia e dalle decisioni, che hai preso o prenderai in merito. Per quanto riguarda il punto numero “4“, invece, posso esserti di aiuto, con alcuni semplici consigli.
Nella scelta della componentistica, ad esempio, è fondamentale valutare molteplici aspetti. Oltre alle caratteristiche generali, infatti, è bene sempre prendere in considerazione, anche la semplicità di installazione e le specifiche di utilizzo. Assicurati in oltre, che nell’impiego prolungato, non sia richiesta un’eccessiva manutenzione. Non dimenticare poi, prima di un eventuale acquisto, di verificare l’affidabilità, visionando magari le recensioni, o i consigli, di chi prima di te, ne ha già fatto uso.
Per la scelta dei serbatoi, ad esempio, puoi optare per i modelli classici di tipo “rigido“, o in alternativa per quelli “morbidi” che meglio si adattano agli scomparti irregolari, degli autoveicoli. Entrambe le tipologie, sono disponibili in diverse dimensioni e caratteristiche. Considera comunque, che per un minimo di tranquillità, in un uso itinerante, il serbatoio di carico, deve avere una capienza di almeno “50 litri“. Quello delle acque grigie, invece, dovrà essere uguale, o leggermente maggiore, di quello delle acque chiare. Eventualmente, puoi anche prendere in considerazione, l’idea di collegare più elementi in serie, seguendo il principio dei vasi comunicanti, per sfruttare ogni singolo spazio disponibile.
Nella scelta di questi elementi, ti ricordo che il serbatoio per le acque grigie:
“NON è un optional.”
Un impianto idraulico appropriato, infatti, prevede “sempre” un serbatoio per la raccolta delle acque provenienti dagli scarichi. Nel pieno rispetto della natura e del codice stradale, che vieta espressamente, la perdita di liquidi dall’autoveicolo, di “qualsiasi entità e genere“. Per questo stesso motivo, presta la massima attenzione, anche nell’utilizzo di un eventuale “doccetta” esterna.
SERBATOI RIGIDI
SERBATOI FLESSIBILI
Per quanto concerne, la scelta della pompa idraulica, come per i serbatoi, o ogni altro elemento che andrai ad utilizzare, a seconda della loro tipologia, avrai naturalmente, caratteristiche differenti. Quelle cosiddette “autoadescanti“, a pressostato, sono ad esempio, solitamente più rumorose di quelle ad “immersione“, ma al tempo stesso, anche più funzionali. Consentono infatti, una fuoriuscita immediata di acqua dalle utenze, poichè provvedono a mantenere l’impianto ad una “pressione costante“, compresa tra gli “0,8” e gli “1,8” Bar. Nel momento in cui tale pressione scende, a causa dell’apertura di un rubinetto, ad esempio, la pompa si avvia autonomamente. Non necessitano pertanto, di un interruttore per essere attivate. D’altra parte, in caso di possibili perdite, proprio a causa di un conseguente abbassamento della pressione dell’impianto, una pompa a pressostato, consente la fuoriuscita dell’acqua, fino al completo svuotamento del serbatoio di carico. Per questo motivo infatti, è sempre consigliabile predisporre un interruttore, per escludere la pompa, in caso di necessità e comunque, durante le soste più prolungate.
Oltre all’interruttore, per testare l’intero impianto idraulico, individuare eventuali perdite e monitorare costantemente la pressione di esercizio, puoi eventualmente installare, un semplice “manometro“, sulla tubazione dell’acqua fredda, in qualunque punto del circuito, a valle della pompa idraulica.
Le pompe automatiche, sono caratterizzate purtroppo, da un erogazione di acqua disuniforme e da un flusso irregolare. Per fortuna, puoi evitare questo fastidioso “effetto pulsante” e limitare contemporaneamente anche il “colpo di ariete“, meno pericoloso che sugli impianti per uso abitativo, a causa della pressione di esercizio più bassa, ma comunque, sempre presente, con una spesa di poche decine di euro. Infatti, ti basta inserire, di seguito alla pompa, un “vaso di espansione“, come quello che troverai più avanti nella lettura.
Per un buon funzionamento dell’impianto idrico, è in oltre fondamentale, che nel circuito non vi sia presente dell’aria, che impedisca il normale flusso dell’acqua. In questo senso, una pompa ad immersione, è da preferire, rispetto a quelle appartenenti all’altra tipologia, in quanto, essendo completamente immersa, appunto, è quindi esente, dal fenomeno delle “aspirazioni anomale“. Al contrario, quelle ad uso esterno poichè ne sono soggette, richiederanno una maggior attenzione da parte tua, in fase di installazione.
Anche nella scelta dell’elemento riscaldante, hai diverse opportunità. Puoi infatti optare, per prodotti che sfruttano differenti fonti energetiche. Nei camper, ad esempio, si preferisce impiegare, quelli che usano il gas, come combustibile. A mio avviso però, per gli autoveicoli, gli “scaldabagni elettrici“, sono decisamente i più indicati.
In seguito, entrerò più nel dettaglio e tramite un semplice schema, ti illustrerò il posizionamento, di tutti gli elementi, che compongono un impianto idraulico, convenzionale. Adesso, invece, vediamo un’altra possibile tecnica costruttiva, alternativa.
STRUTTURA A ELEMENTI INDIPENDENTI
La struttura a elementi indipendenti, di fatto, è una particolare tipologia di allestimento, che non necessita di un impianto idrico centralizzato. Ogni singolo modulo, infatti, è completamente autonomo. Volendo, anche rimovibile e riutilizzabile, all’esterno del mezzo. Un semplice esempio di elemento indipendente, è il “WC di tipo chimico“. Esso, infatti, nel suo funzionamento, è completamente autosufficiente e separato, dal resto dell’allestimento.
Anche un “modulo cucina“, come quello proposto di seguito, soddisfa le stesse caratteristiche. Ne ho già espresso, le innegabili qualità, nell’articolo: “Dinette e cucina“, che ti consiglio caldamente di leggere. Come puoi notare nell’immagine che segue, i serbatoi, il lavello, il piano cottura, il ripiano estensibile e gli accessori, sono “tutti integrati“, nell’elemento stesso.
Purtroppo, ogni tipologia di intervento, porta sempre con se, lati, sia positivi, che negativi. In questo caso ad esempio, oltre al corposo prezzo di acquisto, si paga anche la “mobilità“. Infatti, la quantità di acqua a disposizione, è decisamente limitata. Le taniche in dotazione, hanno solitamente, una capienza che varia da modello a modello, di circa, “10/15 litri“. Il giusto compromesso, in termini di capacità, volumi complessivi e trasportabilità. Un’ottima soluzione, per quanto riguarda gli stazionamenti, in aree di sosta attrezzate, con un rubinetto di carico, quindi, nelle immediate vicinanze. Insufficiente però e assolutamente poco pratica, per un impiego di tipo itinerante. In oltre, anche le dimensioni generose del modulo, necessitano di una attenta, valutazione. Questi elementi, sono infatti progettati, per i volumi più “generosi”, dei veicoli furgonati. Decisamente “diversi“, da quelli di una normale automobile.
Naturalmente, puoi sempre decidere, di percorrere la strada, preferita da me e dagli amanti di questo sito. Il “fai da te“. Una via tutt’altro che complicata. Seguendola, potrai infatti realizzare un elemento simile, in modo estremamente facile, rispettando però, le tue esigenze personali. Soprattutto, se deciderai di utilizzare un “kit lavello“, come quello che ti propongo di seguito. Ti ricordo, che per un eventuale acquisto, o per conoscere i dettagli, ti basta cliccare sull’immagine. Verrai indirizzato immediatamente, alla pagina specifica.
IMPIANTO IDRAULICO DI TIPO MISTO
IMPIANTO IDRAULICO DI TIPO MISTO
Prendendo spunto dalla pubblicità di una famosa ditta di gelati, che recitava:
“Du gust is megl’ che uan!”
Credo che anche tu, converrai con me, che il più delle volte,
“2” è meglio di “1”!
“Quindi, perché non integrare nel tuo progetto, tutte le caratteristiche, di entrambe le tipologie?”
Applicando questa semplice idea, infatti, non dovrai rinunciare a nulla. Anzi, potrai realizzare un impianto idrico, perfettamente funzionale e indipendente al tempo stesso, dal tipo di utilizzo che farai, del tuo veicolo ricreazionale.
Per capire meglio, le infinite possibilità, di un impianto idraulico di tipo misto, ti mostro di seguito, lo schema dettagliato, di “miniAutocamper“. Un punto di partenza, per tutta una serie di allestimenti specifici. Rispetto a quello impiegato, sui camper e sui caravan, è decisamente semplificato. Al tempo stesso, è però a mio avviso, altrettanto valido e funzionale. Progettato appositamente per piccoli spazi, un impianto di questa tipologia, ti consentirà ad esempio, di utilizzare il tuo modulo estraibile, in modo autonomo e indipendente all’esterno dell’autoveicolo. Ti offrirà però, anche la possibilità di impiegarlo internamente, senza i limiti imposti dalla capacità delle taniche in dotazione.
Come puoi notare nello schema, la disposizione dei vari elementi, è molto intuitiva. Così, come è altrettanto evidente, la possibilità di svincolare il modulo cucina, dal resto dell’impianto. Intervenendo infatti, sui due deviatori a tre vie, “N°1“, potrai decidere, se utilizzare i serbatoi di bordo, “H“, o in alternativa, le “2” taniche, “L“, inserite all’interno del modulo. Scollegando poi, i “rubinetti a sgancio rapido N°2“, dai “rispettivi innesti“, potrai estrarre velocemente il modulo, dall’abitacolo del veicolo, per farne un uso esclusivo, esterno al mezzo. Contemporaneamente, l’impianto di bordo, rimanendo in pressione, renderà gli altri componenti, perfettamente utilizzabili. La valvola di non ritorno “F“, impedirà eventuali perdite dal miscelatore, attraverso la tubazione dell’acqua calda, che sarà disconnessa. Purtroppo infatti, dovrai accettare un piccolo compromesso. Nell’uso esterno del modulo, avrai a disposizione, solamente l’acqua proveniente dalla tanica integrata e quindi, niente calda.
Per evitare le dispersioni di calore, sulla tubazione di bordo dell’acqua fredda, invece, ricorda di posizionare in entrata nel boiler, un’altra “valvola di non ritorno“, della stessa tipologia di quella appena mostrata. Identificata nello schema, sempre con la lettera “F“.
Solitamente, con la valvola di ritegno, è consigliabile abbinare, anche una “valvola di sicurezza“. Contrassegnata in figura, con la lettera “G“. Quest’ultima, assolve “2” funzioni molto importanti. Oltre a offrirti l’opportunità di scaricare l’impianto, in modo estremamente semplice, assolve il più importante compito, di proteggerlo dalla sovra-pressione, che potrebbe venirsi a creare, a causa di un malfunzionamento, del termostato del boiler. Ricorda a tal proposito, di acquistare una valvola specifica, progettata per l’impiego sui veicoli ricreazionali. Solitamente infatti, nei camper, vengono utilizzate valvole tarate, per un apertura automatica, a una pressione di circa “3,5 Bar”. Quelle per uso abitativo, hanno invece, una pressione limite, di ben “8 Bar“, decisamente, più elevata. Quindi, presta la massima attenzione in fase di acquisto, mi raccomando.
Poiché la valvola, una volta aperta, per ridurre la pressione dell’impianto, fa defluire l’acqua all’esterno del circuito idraulico, dovrai necessariamente predisporre anche una tubazione, che collega la stessa, al serbatoio delle acque grigie. Ti consiglio di:
“Non farla fuoriuscire liberamente dal mezzo. Perché ti ricordo, che anche se è cristallina, è espressamente vietato dal codice della strada.”
Per ulteriori dettagli, nella categoria: “Il mio mini auto camper“, trovi il video del progetto, che mostra anche tutti i particolari, relativi all’impianto idraulico. Nel filmato, ad esempio, puoi notare anche, che il lavello di servizio, è di tipo basculante e integrato completamente, nel portellone posteriore. Per motivi di ingombri infatti, non trovando un lavabo delle giuste dimensioni, ho deciso di costruirlo su misura, modificando una “teglia gastronorm“, di acciaio inox. Ho praticato “2” fori. Uno per la piletta di scarico e l’altro per il rubinetto. Questo, mi ha permesso di realizzare un lavello perfettamente funzionale, in appena “4 cm” di spessore, che oltretutto, in posizione “chiusa“, contiene al suo interno, anche il miscelatore a scomparsa. Il lavabo, naturalmente, rimane completamente funzionale, anche in assenza del “modulo estraibile” e in queste particolari circostanze, è fondamentale.
In precedenza, ti ho già accennato dell’importanza di valutare, ogni singolo elemento. Questa scelta, a volte, purtroppo, non è possibile. Magari, perché si necessitano di particolari caratteristiche, non riscontrabili nei prodotti commerciali. Oppure, semplicemente per un discorso di costi generali. O ancora, per la volontà di realizzare un prodotto auto-costruito, esclusivo. Nella stragrande maggioranza dei casi, questo, per fortuna, non è necessario. Infatti solitamente, puoi scegliere, tra una ampia varietà di prodotti, estremamente validi e a prezzi decisamente convenienti.
Valutare attentamente tutte le caratteristiche, richiede però, tempo ed esperienza. Per questo motivo, con l’intenzione di semplificarti tutto il processo di analisi, di seguito, ti lascio i riferimenti per poter acquistare i “validi componenti“, presenti nello schema idraulico, che ti ho appena mostrato.
Per quanto riguarda invece, i collegamenti elettrici, in generale e nello specifico, dello scaldabagno, della pompa pressostatica, di quella a immersione e di tutti gli altri utili accessori, puoi fare riferimento all’articolo: “Impianto elettrico“. Nel post, infatti, trovi tutte le informazioni necessarie, per un installazione semplice e funzionale.
“A” – SERBATOIO RIGIDO DA 54 LITRI
“B” – POMPA AUTOMATICA CON PRESSOSTATO
“C” – FILTRO SANIFICANTE E IGENIZZANTE
“D” – FILTRO ANTICALCARE MAGNETICO
“E” – VASO DI ESPANSIONE
“F” – VALVOLA DI NON RITORNO
“G” – VALVOLA DI SICUREZZA
“H” – VALVOLA DI SCARICO DA 50 MM
“I” – BOILER COMBI 220V – 12V – 6 LITRI
“L” – TANICA DA 15 LITRI CON RUBINETTO
“M” – FORNELLO E LAVELLO COMBINATO
“N” – TEGLIA GASTRONORM
“N” – MISCELATORE MONOCOMANDO
“N” – PILETTA DI SCARICO A 90°
“O” – DOCCETTA CON MISCELATORE
“1” – RUBINETTO A TRE VIE
“2” – RUBINETTO A SGANCIO RAPIDO 3/8 DI POLLICE
“2” – INNESTO PER SGANCIO RAPIDO 3/8 DI POLLICE
“3” – POMPA AD IMMERSIONE 12 V
POSA IN OPERA DELL’IMPIANTO IDRAULICO
Passiamo adesso, alla parte pratica. Ovvero, la posa in opera delle tubazioni e di tutti gli altri elementi. I passaggi più importanti e i punti fondamentali, che meritano la tua massima attenzione e concentrazione.
“Per una posa in opera semplice e veloce, in generale, la parola d’ordine è: Praticità.”
Per i collegamenti idraulici, quindi, ad esempio, in alternativa ai “tubi in gomma” e alle relative “fascette stringitubo“, prova a utilizzare le tubazioni “standard da 12 mm” e i raccordi “rapidi” dedicati. Sono a mio avviso, estremamente funzionali e praticamente esenti, da interventi di manutenzione. Ottimi, anche per eventuali cambiamenti veloci, in corso d’opera. Come hai già avuto modo di vedere nelle immagini precedenti,
“Puoi realizzare la maggior parte delle connessioni con sole “2” tipologie di connettori!”
Per approfondire l’argomento e per tutti i dettagli costruttivi, sulle tubazioni, sulla “raccorderia” e sui complementi idraulici, fai riferimento alla pagina di: “Accessori camper online“.
Se deciderai di utilizzare i raccordi rapidi che ti ho mostrato poc’anzi, abbinati, alle tubazioni “semi-rigide“, ti consiglio di munirti, anche di una pratica “cesoia tagliatubi” e di un “taglierino“. Con la prima, otterrai tagli perfetti in tempi brevissimi. Con il secondo utensile invece, potrai rifilare il bordo interno della tubazione ed evitare che eventuali residui, o sporcizia, depositandosi, possano con il tempo, ridurre la portata della tubazione.
Per semplificare l’assemblaggio e garantire una tenuta, duratura nel tempo, prima di innestare ogni singolo raccordo, ti consiglio di applicare sul bordo esterno del tubo, un filo di “grasso alimentare“.
Munisciti in oltre, anche di una “guaina isolante“, per coibentare le condutture, o in alternativa, di un “nastro isolante specifico“. Usandoli nel modo appropriato, otterrai la riduzione di eventuali rumori, ed eviterai le lacerazioni accidentali, dovute allo sfregamento tra le tubature e le lamiere dell’auto, generate dalle vibrazioni, sempre presenti a bordo. Rivestendo i tubi, limiterai anche lo scambio termico con l’ambiente circostante e anche quello che solitamente avviene, tra le tubazioni che corrono appaiate.
Prima di procedere al montaggio, ti consiglio l’acquisto, di altri utili e semplici elementi. I “curvatubi“. Utilizzali sempre nelle curve, per evitare deformazioni e strozzature. Con il loro impiego, potrai anche limitare l’utilizzo dei raccordi e abbassare fortemente il rischio di eventuali perdite nell’impianto.
Dopo aver reperito, tutto il materiale di tuo interesse, puoi finalmente iniziare a predisporre gli elementi principali, che costituiranno il tuo nuovo impianto. Naturalmente, puoi procedere installandoli tutti, tubazioni comprese, sui rivestimenti originali per poi, successivamente, ricoprirli nel modo più opportuno.
Per un lavoro di alto livello, però, soprattutto se sei intenzionato a dotare il tuo autoveicolo di un impianto idraulico professionale, al pari di quelli impiegati sui camper, dovrai preventivamente, procedere alla rimozione, di tutti i rivestimenti interni dell’autoveicolo. Se non sai come fare, l’articolo: “Le fasi preliminari e lo smontaggio“, ti fornirà la giusta competenza tecnica di cui hai bisogno.
È infatti assolutamente necessario, valutare comunque in ogni circostanza, attentamente, tutti gli spazi. Gli eventuali passaggi e le varie intercapedini della carrozzeria.
“Nel farlo, presta sempre la massima attenzione, alle lamiere taglienti, dell’Autoveicolo.”
Nel disporre i tratti più o meno lunghi della tubatura, ricorda in oltre, di posizionare i singoli punti di giunzione, in modo che possano essere “sempre ispezionabili” e i raccordi, “sostituibili comodamente“. A tal proposito, ti ricordo che è indispensabile limitare il più possibile, il numero generale delle connessioni.
Prima di salutarci, vorrei però riprendere un attimo, l’argomento “temperature“. Argomento, che ho accennato sommariamente in precedenza, in merito alla coibentazione delle tubazioni.
“Lo scambio termico infatti, è un problema che necessita, della tua massima attenzione.”
Non influenza infatti solamente le condutture, ma anche i serbatoi e gli altri elementi dell’impianto. Dovrai pertanto considerare molto bene, tutte le eventuali variazioni di temperatura. Le cisterne, non si dovranno scaldare troppo d’estate e soprattutto, durante l’inverno, l’acqua in essi contenuta, non dovrà assolutamente congelare. Per limitare il primo problema, ti basterà posizionarli a debita distanza, dalle fonti di calore dell’autoveicolo. Lontani quindi, dal “motore” e da tutte le parti “dell’impianto dei gas di scarico“. Risolvere il problema del congelamento invernale, invece, è cosa un poco più complicata. Sopratutto se deciderai, di posizionarli, all’esterno dell’autoveicolo. L’opzione migliore, in questo caso, sarebbe naturalmente quella di dotarli, di una “resistenza riscaldante“. Corredata, di un termostato dedicato, che la metta in funzione, al raggiungimento di una determinata temperatura. Ma anche una appropriata coibentazione e un’attenta, manutenzione preventiva, può ridurre significativamente, il rischio di congelamento. Anche procedere allo svuotamento totale dell’impianto, soprattutto nei periodi di mancato utilizzo del veicolo ricreazionale, ti può mettere al riparo, da altre possibili complicazioni. Ricorda:
“Il gelo, interessa tutti i componenti dell’impianto idraulico, senza discriminazioni. Pertanto, prendi sempre le giuste precauzioni.”
CONCLUSIONI
Come hai avuto modo di vedere, realizzare un impianto idraulico professionale, sul tuo autoveicolo, non è impossibile. Anzi, con le dovute accortezze e con un minimo di conoscenza, può risultare veramente semplice. Ti basterà osservare i suggerimenti che ti ho dato, considerare tutti i principali fattori, che ne determinano la riuscita e stilare un “buon piano di lavoro“.
Consentimi un’ultima considerazione. Ricordi la premessa “N°1“, riguardante il fattore sicurezza? Ebbene, spesso mi capita di vedere impianti estremamente sofisticati. Forniti di sistemi di controllo, “super tecnologicamente avanzati“, ma che purtroppo, non soddisfano il requisito più importante. Infatti, affinché l’acqua contenuta nei tuoi serbatoi, resti “potabile“, fino al raggiungimento di eventuale rubinetto, oltre a un allestimento meticoloso e all’utilizzo dei prodotti igienizzanti specifici, è assolutamente vitale, scegliere con cura, tutti gli eventuali dispositivi di immersione. La pompa, ad esempio, così come le “sonde di livello“, dovranno sempre essere rigorosamente, “elementi atossici e certificati“.
Siamo finalmente giunti alla fine, di un altro interminabile articolo, ma spero caldamente, di averti chiarito, ogni possibile dubbio. Nel caso così non fosse, sentiti libero, di contattarmi, in qualunque momento. Naturalmente, se necessiti di un supporto diretto, per realizzare il tuo sogno e vivere liberamente senza vincoli, ogni tua avventura, puoi sempre fare uso della mia “Consulenza beginner“. Ti ricordo, che è per te:
“completamente gratuita.”
Nel frattempo, non so a te, ma a me, a parlare di acqua, tubazioni, recipienti e temperature… è venuta una gran sete!
Se questo argomento, ha irrigato la tua curiosità e inondato la tua testa, di fantastiche idee, aggiornami, con un frizzante commento. Se ti va, dimmi, la tua effervescente opinione.
Mi raccomando, non esitare. Perchè così facendo, rischi di far passare, troppa acqua, sotto i ponti.
Puoi mandarmi un messaggio via “email“, o su “Whatsapp“, se preferisci.
Vedrai, sarà semplice, come bere un bicchier d’acqua!
Buon proseguimento e a presto.
Ciao, sono Lucio, Webmaster ed editor di miniautocamper.com. Oltre a lavorare sul campo, mi occupo di consulenza e formazione. Amo sporcarmi le mani per realizzare in team ogni genere di idee, ma non inizio mai nessun lavoro senza avere la certezza di un valido risultato finale. La mia esperienza a Tua completa disposizione per aiutarti a dar vita a ogni tuo progetto.
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