IL TETTO SOLLEVABILE (PARTE 2)
In questo articolo: “Il tetto sollevabile (parte 2)“, proseguiamo il tutorial per trasformare la tua auto in un mini auto camper di alto livello. Se non lo hai ancora letto ti consiglio l’articolo: “Il tetto sollevabile (Parte 1)“. Al suo interno, troverai molti utili consigli su come iniziare a realizzarlo in un modo estremamente semplice e veloce.
“Ok bando alle ciance!”
Ci eravamo lasciati dopo la posa in opera del “contro-telaio” e della “cornice di rinforzo interna“. Adesso procediamo con il montaggio del “telaio mobile“. Successivamente, poi, tratterò l’installazione delle staffe di fissaggio, il posizionamento del materiale isolante e tante altre cosine sfiziose.
FISSAGGIO DEL TELAIO MOBILE
Per assemblare il telaio mobile, come hai già fatto in precedenza, ti consiglio di fissarlo a quello sottostante mediante i soliti “morsetti“. In questo modo puoi conferirgli la giusta curvatura e al tempo stesso evitare movimenti o flessioni strutturali. Successivamente, puoi procedere all’installazione delle traverse di alluminio ad “L”, che oltre a garantire la giusta rigidità torsionale, faranno da supporto ai materiali isolanti. Puoi realizzare la traversa intermedia unendo due profili, cosi da conferirgli la forma a “T” molto resistente. Quando tutte le traverse sono in posizione e fissate al telaio, rimuovi i morsetti.
INSTALLAZIONE DELLE STAFFE DI FISSAGGIO
Procedi adesso, con l’installazione delle “4 staffe” per le “cinghie di ancoraggio“, “2” fissate sul telaio mobile e “2” ancorate all’interno dell’abitacolo. Per garantire una superficie di appoggio maggiore, puoi, eventualmente, utilizzare delle “piastre di rinforzo in acciaio“, come quelle della foto.
POSIZIONAMENTO DEL MATERIALE ISOLANTE
Per quanto riguarda lo strato isolante, ti consiglio di utilizzare diverse tipologie di materiali. Nella categoria: “allestimento generale“, trovi tutte le nozioni necessarie per fare le tue scelte in totale sicurezza. Per un risultato ottimale, accoppia nell’ordine:
Prese le misure e tagliati tutti i pezzi, fissa l’xps al telaio mobile, interponendo del “nastro biadesivo” da “2” mm sul profilo. Il nastro fa anche da livellante in quanto è dello stesso spessore delle traversine. Riempi gli spazi tra un pannello e l’altro, con lo “spray di poliuretano” espanso. Aspetta che asciughi e rifinisci con un cutter, il materiale in eccesso. Posiziona il pannello insonorizzante e per ultimo, il multistrato di alluminio. Termina l’isolamento, con un giro di “nastro telato” dello stesso materiale.
L’insieme degli strati isolanti, rimane soffice e comprimibile, motivo per cui, questo garantisce una perfetta tenuta e al contempo, livella le piccole imperfezioni della scocca in fibra, che verrà installata successivamente.
INSTALLAZIONE DELLA CERNIERA ANTERIORE
E’ arrivato il momento di installare la “cerniera inox” anteriore. Anche in questo caso, è consigliabile effettuare il lavoro in opera per ottenere i giusti accoppiamenti.
Sull’intera superficie di contatto, tra il telaio mobile e il contro-telaio, disponi “2” “guarnizioni di neoprene” , “3 x 10” mm, interponendone una terza di sezione “tubolare“, “8” mm tra le prime due, per ottenere una perfetta chiusura. Utilizza nuovamente i morsetti per far aderire perfettamente i telai, uno contro l’altro, e mettere in pressione le guarnizioni. Fatto ciò, fai i fori necessari e procedi al fissaggio della cerniera anteriore, mediante l’utilizzo dei “rivetti“.
POSIZIONAMENTO DEI PISTONI DI SOLLEVAMENTO
Come accennato in precedenza, i pistoni di sollevamento, sono molto importanti, pertanto, ho preferito scegliere quelli prodotti dalla ditta “Sodeman“.
Ho puntato su questa azienda, perchè i suoi prodotti sono:
- Di qualità elevata.
- Offre una vasta gamma tra cui scegliere.
- Configurazioni specifiche, in base al materiale e al carico di lavoro.
- Dispositivi di blocco di sicurezza, integrabili.
NOTA SUI PISTONI A GAS
Nel calcolo della portata di carico dei pistoni, considera il “peso totale” del tetto sollevabile, con tutti gli eventuali accessori montati, lampade, sorgente radiante, pannello solare etc… Al peso totale, poi, aggiungi un “20/30 %” per evitare problemi nel tempo. Una volta calcolata la forza necessaria clicca sull’immagine qui sotto per configurare le tue molle a gas, in modo semplice e veloce.
Ti consiglio di prendere in seria considerazione, i dispositivi di sicurezza, offerti dalla stessa ditta. Per vederli nel dettaglio, clicca come al solito sull’immagine qui sotto.
Per quanto riguarda le staffe di ancoraggio dei pistoni, realizzale e posizionale per limitare l’apertura massima del tetto sollevabile a “110” cm. Questo semplificherà la creazione del telo perimetrale. Infatti, solitamente, quella tipologia di tessuto è disponibile in bobine da “120” cm di altezza.
TRATTAMENTO TERMO-ACUSTICO SUPPLEMENTARE
Per garantire la giusta insonorizzazione e rendere il tetto sollevabile completamente ermetico, ti consiglio di non tralasciare il passo successivo. Pratica sui quattro lati del telaio mobile e del contro-telaio, nella parte interna, rispettivamente “4” fori da “8” mm e riempi entrambi i telai con il poliuretano espanso spray. E’ un operazione che porta via poco tempo e fa la differenza tra un prodotto scadente ed uno professionale. Anche prestando la massima attenzione, infatti, qualche truciolo, rimane sempre all’interno dei profili, generando rumorini poco gradevoli. Il trattamento elimina anche, il fastidioso fenomeno della condensa sui rispettivi telai.
REALIZZAZIONE DELLE TRAVERSE DI ALLUMINIO INTERNE
Dalla foto che hai appena visto, sono visibili le traverse in profilato di alluminio “20 x 20” mm, fissate inferiormente al telaio mobile. Irrigidiscono l’intera struttura superiore e fanno da supporto ai vari strati isolanti, al tessuto di rifinitura, alle lampade e alla piastra radiante. Per il fissaggio, puoi usare i soliti rivetti, avendo cura di allargare i fori per consentire l’inserimento della testa della “rivettatrice“. Per rendere più agevole il serraggio, posiziona successivamente, un dado da “5” mm sotto la testa di ciascun rivetto.
REALIZZAZIONE DELLA SCOCCA IN VETRORESINA
Preparazione
Normalmente nella costruzione dei manufatti in vetroresina, si procede preventivamente alla realizzazione di uno stampo. In questo caso però, non avendo necessità produttive su lunga scala, crearlo sarebbe una vera perdita di tempo. Ti consiglio, quindi, di procedere con un po’ di inventiva. Un foglio di “vetroresina poliestere liscio“, può essere la soluzione. Puoi ricavare dei profili “semi-rigidi“, da fissare al telaio mobile e creare una base di appoggio per il tessuto fibroso. Con questo sistema, sarà lo stesso telaio a fare da supporto alla struttura in VTR. Modellare la scocca in opera, evita in oltre, deformazioni e flessioni strutturali.
Per non avere brutte sorprese, prima di procedere, rivesti l’intero autoveicolo, con un “telo in pvc“, resistente al solvente e alla “resina poliestere“.
Lavorazione
Taglia preventivamente i vari pezzi del “foglio di vetroresina“, bastano delle comuni forbici. In una fase successiva, fissali provvisoriamente, con il nastro telato di alluminio. Prepara anche i pezzi di tessuto di fibra di vetro, perchè una volta che la resina sarà mescolata, avrai poco tempo a disposizione per lavorarla. Soprattutto se la temperatura ambiente è superiore ai “20” gradi.
Quando è tutto pronto, mescola la giusta quantità di resina con il suo catalizzatore e procedi trattando piccole superfici per volta. Disponi “4 strati” di tessuto in fibra di vetro, il giusto compromesso fra resistenza e peso, avendo cura di sovrapporli leggermente. Controlla i punti più sollecitati ed eventualmente, aggiungi del tessuto di VTR, vetroresina, per rinforzarli. Trascorse “48” ore, puoi rimuovere la copertura.
Rinforzi di alluminio
Prepara adesso, due traverse utilizzando dei profili di alluminio a sezione rettangolare “20 x 10” mm. Essi serviranno per fissare la scocca al telaio mobile e i pannelli solari alla scocca stessa. La distanza fra i due va calcolata proprio in funzione “dell’impianto fotovoltaico“. Fai i fori in corrispondenza delle traverse e poi, fissa i profili alla scocca con i bulloni “70 x 6” mm, a “testa svasata di acciaio inox” e relativi “dadi autobloccanti“. Rivesti i profili con la vetroresina per rendere il tutto solidale.
REALIZZAZIONE DELLO SPOILER ANTERIORE
Prima di rimuovere i teli protettivi, costruisci anche lo spoiler anteriore. Dopo aver fatto una dima con un semplice cartoncino, fai i fori di ancoraggio sul tetto, “M6” e predisponi i bulloni con i relativi dadi, che successivamente, fisserai allo spoiler. Posiziona “2 strati” di VTR alla base. Successivamente inserisci i bulloni e aggiungi gli altri due fogli. Poi, resina! Questo vincolerà i bulloni allo spoiler nella giusta posizione. Adesso che la tua base di appoggio è pronta, taglia il foglio di vetroresina poliestere e dai la giusta curvatura allo spoiler. Fissalo in posizione sempre utilizzando il nastro di alluminio. Completa la parte superiore, rivestendo il tutto, con i collaudati “4 strati” di VTR.
Calcola attentamente le dimensioni in funzione del movimento del telaio mobile. Per evitare turbolenze e rendere l’intero tetto più aerodinamico ti consiglio di fare lo spoiler leggermente più abbondante sia lateralmente che superiormente.
LE FASI FINALI
Rifinitura VTR
Questa è la parte più noiosa. Il livello di finitura è direttamente proporzionato al tempo impiegato. Pertanto, leviga tutta la superficie della scocca, con lo stucco bi-componente poliestere, applica il fondo ancorante, sempre a base poliestere e metti… tanto, ma tanto olio di gomito. Ricorda, tutto dipende dalla tua “pazienza“.
Puoi trovare approfondimenti sui dettagli di lavorazione della vetroresina, “VTR“, nell’articolo: “il cofano in vetroresina“, dove descrivo in modo particolareggiato tutto il procedimento.
INSTALLAZIONE FINALE
Terminata la finitura superficiale dello spoiler, puoi “finalmente“, procedere alla sua installazione. La scocca del tetto mobile, segue la stessa procedura di montaggio.
Inizia disponendo il “nastro isolante” da elettricista, su tutto il perimetro interessato. Applica un cordoncino di “silicone“, anche intorno ai fori di fissaggio come da foto e stringi i bulloni internamente all’abitacolo. Procedi alla rifinitura esterna, eliminando il silicone in eccesso, come visto in precedenza.
Per terminare il tetto sollevabile, è necessario, procedere alla realizzazione del telo di rivestimento. Vista la sua importanza, tratto l’intera procedura costruttiva, in un articolo a lui dedicato. Da solo, infatti, costituisce di fatto una zona abitativa e quindi, deve assolvere più funzioni contemporaneamente. Dovrà necessariamente essere:
- Sicuro al 100%.
- Isolato acusticamente e termicamente.
Per ora mi fermo qui. Naturalmente però, se vuoi completare il percorso e realizzare il tuo tetto sollevabile su misura, non puoi assolutamente fare a meno di procedere con la lettura dell’ultima parte:
“Il tetto sollevabile (Parte 3).”
Nel frattempo, ti chiedo scusa per questo altro interminabile articolo, ho cercato di essere per l’ennesima volta il più sintetico possibile. Come avrai certamente notato, la procedura è un “pochino” lunga, però ti garantisco che la pazienza che mi hai dedicato, ti ripagherà immancabilmente!
Adesso però sono curioso. Che ne dici, vale la pena secondo te di dotare il tuo autoveicolo di un tetto sollevabile? Tu, come lo avresti realizzato? Hai già eseguito lavori simili? Lasciami un commento con il tuo punto di vista, non vedo l’ora di sentire la tua opinione.
Buon proseguimento, a presto.
Ciao, sono Lucio, Webmaster ed editor di miniautocamper.com. Oltre a lavorare sul campo, mi occupo di consulenza e formazione. Amo sporcarmi le mani per realizzare in team ogni genere di idee, ma non inizio mai nessun lavoro senza avere la certezza di un valido risultato finale. La mia esperienza a Tua completa disposizione per aiutarti a dar vita a ogni tuo progetto.
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