DINETTE E CUCINA
Perché fare un articolo su “dinette e cucina“? È davvero così importante la “zona giorno“?
Prima di fare le debite considerazioni, un pensiero della scrittrice “Virginia Woolf“:
“Uno non può pensare bene, amare bene, dormire bene, se non ha mangiato bene …”
Personalmente, condivido pienamente il pensiero di Virginia e con il massimo rispetto, vorrei proseguire la sua citazione aggiungendo:
“… Perché è a tavola che nascono le emozioni e prendono vita, i sogni”.
Il percorso, che inizia da una semplice ricetta, prosegue poi, con la sua realizzazione e che in fine, termina con la degustazione insieme alle persone a noi care, porta quasi sempre a esiti impensati e meravigliosi.
Per trasformare però, tutti i nostri desideri, in realtà, è fondamentale eliminare ogni possibile ostacolo, dal nostro fantastico percorso “nutrizionale“. Ottenere questo risultato, non è assolutamente difficile, ma è necessario, predisporre un ambiente curato nei minimi particolari. Un semplice piano di appoggio, un fornello a gas, un paio di contenitori e una riserva d’acqua, possono bastare per sopravvivere. Purtroppo però, non sono assolutamente sufficienti, a soddisfare tutti i tuoi “appetiti e le tue tentazioni“, presenti e future.
Per questo motivo quindi, adesso, ti mostro come nutrire, oltre al corpo, anche la tua mente. Perché solamente con le giuste informazioni, puoi anche tu, trasformare la dinette e la cucina, in un luogo da sogno. Con la conoscenza, puoi realizzarlo, in modo semplice e veloce, evitando anche il più piccolo degli errori, seguendo rigorosamente i tuoi gusti personali.
A proposito di “gusti“, non so te, ma personalmente, adotto la stessa filosofia dello scrittore “Oscar Wilde“, che recitava:
“Ho dei gusti semplicissimi, mi accontento sempre del meglio.”
Sono certo, anche tu converrai, che è un ottimo punto di vista, per cui, non perdiamo altro tempo e “divoriamo” i prossimi argomenti.
TIPOLOGIE DELLA DINETTE
Per i non addetti ai lavori, spieghiamo brevemente, cosa è la “dinette“. In sostanza, è:
“L’ambiente adiacente alla zona dove viene preparato il cibo, che fornito di piani d’appoggio e sedute, consente di degustarlo, nel migliore dei modi.”
Prendendo spunto dal mondo del camper, vediamo rapidamente, quali sono le possibili alternative:
- Classica. A ridosso dei sedili anteriori, con le sedute contrapposte, posizionate nel senso di marcia, o trasversali.
- In coda. Posizionata in fondo all’autoveicolo.
- Semidinette. Con i sedili anteriori, che si integrano, diventando parte attiva.
- Soluzioni specifiche per minicamper. Semplici interventi mirati, per ottimizzare al massimo, il poco spazio interno disponibile.
CLASSICA
La conformazione di dinette, più utilizzata in senso generale, è quella di tipo classico. Essa, prevede solitamente “2” o più sedute contrapposte e un unico tavolo centrale, di tipo fisso o mobile. Sia le sedute, che i ripiani di appoggio, naturalmente, possono anche essere costituiti da più elementi. Questa tipologia di dinette, è di facile costruzione, offre eventuale spazio aggiuntivo, ricavabile sotto i divanetti e non richiede particolari meccanismi o movimentazioni complesse. Le sedute possono essere disposte nel senso di marcia, o lateralmente. Nei camper più spaziosi sono previsti più elementi, disposti anche sui “3” lati.
Di seguito un paio di immagini che valgono più di “1.000” parole.
IN CODA
In alcune tipologie di camper, si preferisce posizionare la dinette nella parte posteriore del veicolo. Ubicazione a parte, la conformazione degli elementi, è praticamente identica alla precedente.
E’ un opzione estremamente valida, spesso impiegata anche sui minicamper, sui quali però solitamente per motivi di spazio, è necessario, un riposizionamento continuo dei diversi elementi, per poter passare dalla configurazione “giorno”, a quella “notte“.
Un esempio, nel video sottostante.
SEMIDINETTE
La semidinette è la conformazione più utilizzata in assoluto, soprattutto sui camper di piccole dimensioni e sui furgonati. Il vantaggio principale, è quello di rendere i sedili della cabina, parte attiva. Così facendo è possibile eliminare un divanetto, per recuperare spazio, o in alternativa mantenerlo al suo posto, per aumentare, il numero di posti a sedere. Nei veicoli ricreazionali più spaziosi, non è affatto raro, trovare divanetti ad “L“, o altri di conformazione classica, posizionati, all’occorrenza, sui “3” lati. I piani di appoggio, anche in questo caso, possono essere costituiti da più elementi. Per avere una abitabilità di tipo modulare, possono in oltre, prevedere l’impiego di dispositivi, che gli consentono di traslare, o essere ribaltati e riposizionati in modo diverso. E’ importante valutare attentamente gli “ingombri” di tutti gli elementi, i piani di appoggio in particolar modo, al fine di non sacrificare troppo gli spostamenti tra una zona e l’altra, dell’autoveicolo.
Vediamo adesso, le tipologie che secondo il mio personale punto di vista, sono maggiormente applicabili agli autoveicoli. Le soluzioni, assolutamente vantaggiose, che consentono di ottenere il giusto compromesso, tra prestazioni, abitabilità interna e facilità di realizzazione.
SOLUZIONI SPECIFICHE PER MINICAMPER
SOLUZIONE “miniAutocamper N°1”
Nella maggior parte degli autoveicoli, salvo rare eccezioni, lo spazio tra i sedili anteriori, non è abbastanza per consentirgli la rotazione, lungo il proprio asse. Solitamente in oltre, anche in caso di spazio sufficiente, la consolle centrale, sempre presente, impedisce tale movimento. Per aumentare quindi, lo spazio dedicato alla dinette, la soluzione che ti propongo, in “2” varianti principali, prevede una semplice modifica, alle basi delle sedute originali anteriori. La trasformazione è poco invasiva e assolutamente sicura. Offre molteplici vantaggi e oltretutto, è decisamente economica. In particolare, l’intervento si limita alla:
“Modifica della corsa dei sedili anteriori!”
Questo semplice procedimento, ti consentirà di aumentare l’escursione totale, mediante l’installazione, di una seconda coppia di guide. Potrai così spostare i sedili, più a ridosso della strumentazione anteriore e sfruttare nel modo migliore, lo spazio disponibile. Per capire meglio nel dettaglio, tutti i passaggi necessari per realizzare questa particolare modifica, ti consiglio la lettura dell’articolo:
Come puoi vedere nella foto qui sopra, oltre al variare la corsa con le guide di scorrimento, volendo, per definire l’intera zona giorno, ti bastano solo altri “3” elementi. Considerando di riutilizzare, la seconda fila di sedili di primo equipaggiamento, infatti, avrai bisogno solamente di un tavolo e di “2” sedute aggiuntive, a ribalta. Sedute, che potrai vincolare alla base dei sedili anteriori originali. Magari, anche direttamente alle nuove guide di supporto.
“Questo, è un metodo estremamente semplice, pratico ed economico.”
SOLUZIONE “miniAutocamper N°2”
Il metodo appena esposto, offre varie opportunità. L’opzione “N°2“, ne è un esempio. Infatti, è una possibile variante della prima. All’occorrenza, puoi generare non “2“, ma una serie infinita di combinazioni e creare la dinette ideale, specificatamente costruita, sulla base delle tue personali necessità.
Trasformando i sedili anteriori, in “parte attiva“, un pò come avviene per la semidinette, utilizzata nei furgonati, puoi sbizzarrirti anche con diversi “piani di appoggio” e altrettante varie configurazioni della “seduta posteriore“. In particolare, per quanto riguarda il tavolo, (o i tavoli), sul mio personale miniautocamper, ho preferito ad esempio, vincolarli direttamente alle portiere posteriori. Sono provvisti di guide di scorrimento, che gli consentono di rientrare totalmente, nella cartella dello sportello, opportunamente modificata. All’occorrenza, posso estrarli e posizionarli, nel modo che preferisco, grazie a una cerniera installata alla base delle guide. Sono in oltre, dotati anche di un dispositivo, che consente di traslarli, per avvicinarli e allontanarli, dalle rispettive sedute e agevolare quindi gli eventuali spostamenti interni. Puoi trovare maggiori dettagli, anche sui loro movimenti, nel video che trovi nella categoria:
Nello stesso filmato, sono visibili anche i particolari delle “2” sedute aggiuntive. Ognuna è costituita da “2” parti, che se ribaltate, insieme alla panca posteriore con contenitore, costituiscono un unico ripiano, per il letto. I sedili posteriori infatti, sono dotati di uno schienale divisibile e ribaltabile, di “180°“, proprio per costituire con gli altri elementi adiacenti, una perfetta “zona notte“.
Se la mia idea, non rispecchia i tuoi gusti personali, puoi scegliere molte altre configurazioni. Ad esempio, puoi optare, per la realizzazione di elementi di seduta, come quelli rappresentati nella foto soprastante. Dotati magari, di alcune parti rimovibili o che, se movimentate nel modo giusto, consentono di agevolare il passaggio, da una zona all’altra dell’abitacolo.
Bene. Adesso che abbiamo una chiara idea, sulle tipologie di dinette maggiormente impiegate, vediamo nel dettaglio gli elementi che le compongono.
ELEMENTI COSTITUTIVI DELLA DINETTE
Come in una normale abitazione, anche la “sala da pranzo“, del nostro veicolo ricreazionale, sarà caratterizzata principalmente, dai seguenti elementi:
- Il tavolo e i ripiani di appoggio.
- Le sedute.
- I vani e le dispense.
Riguardo al punto “1“, ovvero, la composizione e la disposizione dei vani e delle eventuali dispense, ti rimando all’articolo: “Struttura principale interna“, nel quale ti spiego, tutte le possibili tecniche realizzative.
Solo un piccolo appunto, a riguardo. Ricorda, che la riuscita dell’intero allestimento, dipende essenzialmente dal modo in cui ottimizzi ogni singolo spazio disponibile. Quindi, nel realizzare gli sportelli per i vani e le dispense, ad esempio, è meglio optare per le ante scorrevoli, o di tipo “avvolgibile“, piuttosto che per quelle convenzionali, con apertura a compasso. Più avanti, in questo stesso articolo, quando tratterò gli “elementi costitutivi della cucina“, vedrai anche un altra ottima soluzione in termini di spazio. Ovvero, fornire uno sportello di chiusura, di una doppia funzione, che ne consente un utilizzo, anche come piano di appoggio.
Adesso, proseguiamo con l’analisi degli altri elementi di arredo, considerando tutte le opzioni a tua disposizione, per poter scegliere senza margine di errore, il giusto posizionamento e le migliori dimensioni, per i ripiani di appoggio e le sedute.
IL TAVOLO E I RIPIANI D’APPOGGIO
Se dopo una giornata impegnativa, entrando nel tuo autoveicolo, l’unica cosa che desideri è “comodità e relax“, dovrai preventivamente, valutare con estrema attenzione, anche la disposizione dei ripiani di appoggio. Il tavolo, infatti, oltre ad essere funzionale, stabile e proporzionato, non deve assolutamente “creare disagio“. Ne durante il suo utilizzo e neanche, soprattutto, durante i trasferimenti. In fase progettuale quindi, ti consiglio di optare per un elemento “essenziale“. Minimalista e pratico, piuttosto che abbondante e sovradimensionato. Perchè sicuramente, graverà sulla mobilità interna, condizionando movimenti e spostamenti. Eventualmente, per avere una maggiore superficie di appoggio disponibile, puoi realizzare una prolunga, o acquistare direttamente, un prodotto di tipo estensibile.
Qui sotto alcuni esempi di tavoli, prodotti dalla ditta: “ST.LA “. Sono ottimi, anche come fonte di ispirazione, per realizzare, un tuo progetto personale. Il limite, anche in questo caso, è solo la tua fantasia. Puoi infatti, realizzare tavoli: a ribalta, girevoli, scorrevoli o estensibili. Progettarli fissi, oppure rimovibili. Puoi anche decidere, di costruire elementi dotati di più meccanismi, per rendere disponibili diverse tipologie di movimentazioni, che ne estendono le possibilità di utilizzo.
Come hai appena avuto modo di vedere, ti basta davvero poco, per dotare il tuo autoveicolo, di un perfetto tavolo, su misura. Se però, non hai particolari necessità, o il tuo tempo, per realizzarne uno per così dire,“evoluto“, è estremamente limitato, ti mostro adesso, delle ottime alternative. Prima fra tutte, l’acquisto, di un paio di mensole a ribalta, sulle quali applicare velocemente, il ripiano delle dimensioni più adatte. In alcuni casi, anche l’utilizzo di tavoli pieghevoli, pensati per un uso domestico, come quelli proposti di seguito, rappresentano sicuramente, un ottima scelta. Un ultima opzione, prevede l’acquisto di un tavolo, completo di meccanismo specifico, progettato espressamente per camper e minivan. Valuta molto attentamente però, perchè purtroppo, questi elementi, hanno dimensioni importanti e il loro impiego, sui nostri autoveicoli, richiede un ottimizzazione estrema, di tutto l’Habitat interno.
LE SEDUTE
Tra gli elementi principali, che caratterizzano dinette e cucina, non possiamo assolutamente dimenticare, le sedute. Anche loro infatti, concorrono ad aumentare considerevolmente l’abitabilità interna, in base alle loro dimensioni e al modo in cui vengono predisposte. Dalle immagini precedenti, avrai notato, ad esempio, che in alcune tipologie di dinette, è previsto l’utilizzo dei sedili “girevoli”. Se il tuo autoveicolo lo consente, servirti di questi elementi, ti aiuterà a rendere la zona giorno, decisamente più funzionale. Abbiamo anche visto, come un eventuale aggiunta, di una “seconda coppia di guide“, può rivelarsi molte volte, la scelta vincente.
Anche l’applicazione di eventuali “cerniere a ribalta“, potrebbe in alcuni casi costituire una soluzione estremamente vantaggiosa. Soprattutto per quanto riguarda le sedute posteriori, che puoi anche decidere di sostituire interamente, o parzialmente.
In ogni caso però, ricorda di porre sempre la massima attenzione ai dispositivi di fissaggio che impiegherai. Essi dovranno infatti, consentirti una rimozione rapida, per essere in regola con il codice della strada, ed evitarti quindi eventuali sanzioni o “aggiornamenti“, alla carta di circolazione. Ancora più importante, devono assolutamente soddisfare, tutti i “necessari requisiti di sicurezza“. Sia durante gli stazionamenti e sia, in ordine di marcia.
Di seguito alcuni elementi interessanti, per poter aggiungere specifiche funzionalità, alle tue sedute.
Abbiamo visto, come ottimizzare i sedili della tua auto. Ora, è arrivato il momento, di renderli immuni a tutte le calamità naturali. Comprese quelle causate dai nostri “amati cuccioli”, a “2” e “4” zampe! I rivestimenti originali infatti, generalmente, ad eccezione di alcuni pellami naturali o sintetici, a base di PVC, non sono idrorepellenti. Pertanto, nemmeno preparati, alla vivacità dei “Famigerati Figliuoli“, con i quali condividiamo le esperienze e gli spazi abitativi.
L’opzione migliore, consiste nel procedere alla “sostituzione totale” di tutti gli elementi originali, o in alternativa, predisporre delle fodere di copertura, realizzate possibilmente con un tessuto “water-repellent” e antimacchia. Un esempio molto valido, è lo “SKY ecopelle“. Impiegato largamente, anche nel settore nautico. Le tempistiche e i costi, per l’attuazione di questo procedimento, sono però, naturalmente, molto elevati.
Oltretutto, poichè l’intero abitacolo, è esposto ai vapori più o meno grassi della cucina, alla caduta accidentale di liquidi o di alimenti e allo sporco in generale, il trattamento, non potrà essere limitato alle sole sedute, ma andrà inevitabilmente esteso, ad ogni singola superficie tessile interna, compresa la moquette e il rivestimento del sottotetto.
L’alternativa, decisamente più economica, consiste nell’applicare sui tessuti originali, un prodotto idrorepellente specifico. Quelli che trovi in commercio, sono essenzialmente a base di “Silicone” o “Teflon“. Tutti con caratteristiche molto simili. Applicabili tramite erogatore spray, o a pennello. Alcuni più performanti di altri, a seconda del tessuto, sul quale vengono applicati. Per questo motivo è di fondamentale importanza, “testare“, almeno un prodotto, appartenente ad entrambe le categorie. Naturalmente, non aspettarti miracoli, ma se avrai la pazienza di lavare accuratamente tutte le superfici e di seguire le istruzioni a corredo del prodotto, alla lettera, otterrai sicuramente dei buoni risultati, ad un costo, praticamente pari a zero.
Di seguito, un video, che mostra le caratteristiche del: “Mafra Idrostop“. Ho utilizzato questo prodotto sul mio autoveicolo, fino a quando non ho provveduto alla sostituzione totale degli interni, con ottimi risultati.
VANI E DISPENSE
I vani e le dispense all’interno di un minicamper si riferiscono agli spazi di stivaggio per gli oggetti personali e il cibo. I “vani di stivaggio” sono generalmente gli spazi di archiviazione per bagagli e attrezzature, mentre le “dispense” sono gli spazi dedicati allo stoccaggio di cibo e utensili da cucina. Questi spazi sono progettati per massimizzare l’utilizzo dello spazio all’interno dell’autoveicolo e per consentirti di conservare in modo sicuro e organizzato i beni e le provviste durante i viaggi e le escursioni in genere.
Spesso a causa delle dimensioni abitative estremamente ridotte, i vani e le dispense il più delle volte nel tuo autoveicolo, coincidono. Per questo motivo le tratteremo più avanti in quanto essi sono da considerare elementi costitutivi della cucina.
LA CUCINA
Trattiamo adesso quindi, l’argomento “cucina“. E’ necessario progettarla, seguendo la stessa filosofia applicata, per tutti gli altri elementi di arredo. Massima concentrazione quindi, sulle dimensioni abitative interne. Dovrà essere rigorosamente “compatta e funzionale“. Tutto possibilmente a portata di mano e circoscritto in un unico spazio.
A seconda della conformazione della “struttura principale interna” che sceglierai, potrai attrezzare il tuo autoveicolo con una cucina appartenente ad una delle seguenti “3” categorie:
- Ad uso esclusivamente esterno. Solitamente di tipo estraibili.
- Ad uso esclusivamente interno. Non rimovibili e non riposizionabili.
- Per impiego bivalente. Utilizzabili in prevalenza all’interno, ma riposizionabili velocemente, anche per un uso esterno.
Naturalmente, il progetto deve assolutamente seguire, il tuo gusto personale, ma su consiglio di Oscar Wilde, ricordati di:
“accontentarti, solamente del meglio”.
Per ottenere il massimo risultato, in ogni condizione di utilizzo, analizzeremo adesso, tutte le soluzioni disponibili e come allocarle sul tuo autoveicolo. Orientati, comunque, sempre verso un utilizzo di tipo bivalente.
Le tipologie utilizzate più frequentemente, nel settore camper e minivan sono:
- Parallela ai sedili anteriori.
- Parallela estraibile laterale.
- Divisa sui due lati dell’autoveicolo.
- Vincolata al portellone posteriore o laterale.
- Posteriore di tipo fissa, o estraibile.
- Sulle pareti laterali, in posizione centrale o in coda
PARALLELA AI SEDILI ANTERIORI
Questa prima tipologia di cucina prevede la disposizione a ridosso dei sedili anteriori. E’ una soluzione che tratto per completezza, ma che a mio avviso è di difficile attuazione nel settore automobilistico. Soprattutto nell’ottica di mantenere tutte le caratteristiche proprie di un autoveicolo che nasce come tale. Anche progettandola con tipologia estraibile, come vedremo tra un attimo, in ordine di marcia, occuperebbe davvero troppo spazio, rendendo la seconda fila dei sedili, praticamente inutilizzabile. Qualora tu decida per questa tipologia, ricorda, che puoi renderla agevole per un utilizzo in posizione eretta, altezza permettendo, o in alternativa, preventivarne un uso in posizione seduta. In questo ultimo caso, sarà necessario svilupparla, in modo orizzontale.
PARALLELA ESTRAIBILE LATERALE
Una variante della precedente, molto interessante. Anche lei però, purtroppo, soffre dello stesso problema riguardante, la seconda fila di posti a sedere. Per utilizzarla infatti, dovrai necessariamente procedere alla rimozione degli stessi e successivamente, installare in fondo al veicolo, unica posizione possibile, una panca di dimensioni adeguate.
Il fatto però, che sia “estraibile“, la predispone per un utilizzo a terra, in posizione eretta, ed eventualmente, a bordo, in posizione seduta.
DIVISA SUI DUE LATI DELL’AUTOVEICOLO
Anche questa disposizione, come la precedente, non è consigliata per veicoli di piccole dimensioni. Solitamente infatti, viene predisposta al centro dell’abitacolo, rendendo ancora una volta i sedili posteriori inutilizzabili. Potrebbe essere valida se allocata nella parte posteriore dell’autoveicolo, ma visti i volumi, andrà progettata in modo accurato. Oltretutto, come avviene in ambiente domestico, spostarsi da una parte all’altra dell’autoveicolo, magari tenendo tra le mani, una pentola di acqua bollente, non è assolutamente raccomandato. Gli spazi ristretti poi, complicano ulteriormente, anche il più piccolo degli spostamenti, esponendoci al rischio di incappare in possibili incidenti, con sgradevoli conseguenze.
VINCOLATA AL PORTELLONE POSTERIORE O LATERALE
La tipologia di cucina che vedremo adesso, prevede l’applicazione direttamente sul portellone laterale, o posteriore. Naturalmente, solamente se apribili a compasso. Non è infatti applicabile, su quelli con apertura scorrevole, o a ribalta. Se il tuo autoveicolo, è provvisto di almeno uno dei due che rispettano le condizioni descritte, potrai prendere in considerazione una cucina di questo genere. Offre sicuramente diversi benefici, ma dovrai fare comunque attenzione, ogni volta che aprirai e chiuderai il portellone. Dovrai anche valutare bene l’aggravio di peso sulle cerniere. Personalmente, non amo molto questo particolare tipo di configurazione. Ho sempre paura di perdermi qualcosa, in fase di apertura e di rovinare qualcos’altro all’interno dell’auto, in fase di chiusura.
POSTERIORE DI TIPO FISSA O ESTRAIBILE
Finalmente, siamo arrivati al primo “layout“, che per le sue caratteristiche, meglio si adatta, anche ai nostri automezzi. E’ utilizzato molto spesso, soprattutto nella tipologia estraibile. Quest’ultima in particolare, trova un grande impiego, anche nella realizzazione di “Chuck box e moduli per arredamento“. Dotati in prevalenza, di un fornello portatile con bombola integrata, riposizionabile quindi, su qualunque ripiano interno, consentono di cucinare anche dentro all’autoveicolo, al riparo dalle intemperie. Anche in questo caso, naturalmente, il tipo di utilizzo, è determinato fortemente dall’altezza della struttura.
SULLE PARETI LATERALI IN POSIZIONE CENTRALE O IN CODA
L’ultima opzione, è rappresentata dalla cucina posizionata, sulle pareti laterali interne dell’autoveicolo. Puoi allocarla dietro ai sedili anteriori, eseguendo gli interventi, su quelli posteriori, come consigliato per le altre tipologie di layout. Oppure, prevedere una installazione, nella parte posteriore. In questo secondo caso, può essere considerata, anche una semplice variante della tipologia precedente. Basta infatti, predisporre delle relative guide, per renderla anche estraibile. Puoi, in fine, crearla in modo tale, da consentire la sua rimozione in tempi estremamente brevi, per un eventuale utilizzo a terra, durante gli stazionamenti.
“Questa è la tipologia che preferisco, soprattutto perchè, valutando bene le altezze, è ottima sia per gli autoveicoli tradizionali, sia per quelli dotati di tettino apribile.”
ELEMENTI COSTITUTIVI DELLA CUCINA
Come fatto per la dinette, anche per la cucina, è giunto il momento di vedere gli elementi necessari e come integrarli nel tuo progetto. Come ti ho già accennato, a seconda del tipo di configurazione, puoi partire da un classico “fornello da campeggio” con bombola incorporata, fino ad arrivare ai “piani cottura professionali“. All’occorrenza, anche con il lavello integrato.
Ricorda, in linea di massima, che una cucina per essere funzionale deve essere dotata dei seguenti elementi fondamentali:
- Piano cottura. Con accessori vari, per l’utilizzo e il collegamento, della bombola del gas.
- Cappa aspirante. Possibilmente con predisposizione uscita fumi, all’esterno dell’autoveicolo.
- Lavello. Rubinetto, tubazioni, 2 serbatoi o taniche e pompa con pressostato.
- Frigorifero. Possibilmente di tipo trivalente.
- Eventuale forno e/o microonde. Dimensioni permettendo.
- Dispensa. Con tutti gli accessori tipici e specifici, come: stoviglie, posate, pentole…
Di seguito, alcuni validi esempi. Non mi dilungo sulle loro caratteristiche, poichè, se sei interessato agli approfondimenti, puoi trovare tutte le informazioni riguardanti i piani cottura, i lavelli, i frigoriferi, gli elettrodomestici in genere, gli accessori per la cucina, ed altro, in una sezione di questo blog a loro dedicata. Nella categoria:
“Accessori interni per mini camper“.
Puoi utilizzare gli elementi appena visti, come meglio credi, ma ricorda però, di progettare la tua cucina affinche si presti ad un “uso polivalente“. Altrimenti, sarà necessario prevedere altri accessori, che ne consentano l’utilizzo in ogni condizione. Se non hai intenzione di dotare il tuo autoveicolo, di un tetto sollevabile, per esempio, l’unica opzione per poter cucinare, in posizione eretta, è la cucina di tipo estraibile. Per sopperire però a tutti gli imprevisti che si presenteranno, avrai bisogno, appunto, di altri accessori e di una buona dose di…
“spirito d’avventura!”
Il video che segue, ne è un esempio.
Poter cucinare all’interno dell’autoveicolo, indipendentemente dalle condizioni meteo, ti consentirà invece, un utilizzo del tuo veicolo ricreazionale, continuo e indipendente, anche dal luogo di stazionamento. Naturalmente, per cucinare all’interno della tua auto, dovrai comunque accettare qualche piccolo compromesso. Primo fra tutti, l’installazione di una “cappa aspirante“, specifica per camper, di dimensioni adeguate.
Anche, un maggior dispendio di tempo, in fase progettuale, che ti consenta di ottimizzare al meglio, il ricircolo dell’aria interna in ogni condizione, ma si sa…
“la libertà non ha prezzo!”
Poichè più opportunità, offrono, più garanzie di successo e maggiori soddisfazioni, vediamo adesso, come intervenire sul tuo minicamper, per avere semplicemente, “tutto“. Questa infatti, è l’opzione che preferisco e che ti consiglio di attuare. Nulla ti vieta infatti, di installare un elemento professionale, come quelli visti più in alto, all’interno di una struttura di tipo amovibile. Basterà, progettarla abbastanza capiente, per poter contenere la bombola del gas, dedicata al piano cottura e “2” serbatoi per l’acqua, uno dei quali, corredato di una pompa a pressostato, che alimenta il lavello.
Puoi eventualmente, anche pensare di abbinare un piano cottura compatto, ad un kit, come quello che trovi di seguito.
Proseguiamo con un semplice esempio, di cucina “all in one“, tutto in uno. Se vuoi dotare il tuo mezzo ricreazionale di una elegante e funzionale postazione tipo “MasterChef“, questo, è l’esempio da seguire. Se però, non vuoi procedere alla realizzazione “fai da te“, puoi valutarne l’acquisto, tenendo sempre a mente, che gli ingombri, così come i prezzi, sono decisamente importanti. La qualità, comunque, è notevole. Questo particolare modello, è progettato per l’impiego sui veicoli furgonati, ma se il tuo autoveicolo, è dotato di tetto rialzato, probabilmente, potrai prendere in esame, seriamente, anche questo modello.
Se la tua auto, è invece di tipo, per così dire, “standard“, ma sei intenzionato a cambiare radicalmente, il suo stato, allora, colgo l’occasione per consigliarti un giro, nella categoria:
dove potrai trovare, tutti gli articoli relativi al “tetto sollevabile“, che ho realizzato e installato, sul mio autoveicolo. Ti renderai conto, tra l’altro, anche di quanto puoi incrementare, i volumi interni abitabili e le comodità che ne derivano.
“Personalmente, non saprei proprio, come farne a meno”.
Dalla foto qui sopra, così come in quella, posizionata più in alto, avrai sicuramente notato, la presenza di “2” serbatoi di raccolta. Le taniche di colore bianco. Consentimi, a tal proposito, una semplice considerazione. Sono sicuro, che non è il tuo caso, ma spesso, mi capita di vedere persone a dir poco “superficiali”, o quantomeno disinformate. Per completezza quindi, nel caso non ne fossi a conoscenza, ti informo, che nel rispetto di tutti e dell’ambiente e anche perchè il codice della strada, lo vieta rigorosamente, il tuo autoveicolo:
“non deve avere, perdite di liquidi, di nessun genere.”
Per questo preciso motivo, quindi, qualora tu decida per una cucina “fai da te“, ricordati di preventivare sempre, un “serbatoio di raccolta per le acque grigie“, provenienti dallo scarico del lavello.
Fatta questa semplice considerazione, passiamo adesso all’ultima alternativa a tua disposizione, per portare a bordo della tua auto, una cucina funzionale. E’ sicuramente il metodo più rapido e prevede l’acquisto, o la realizzazione, di una “chuck box“, specifica per il tuo modello di autoveicolo. In alternativa, anche un elemento studiato appositamente per il campeggio, come quello che trovi nel prossimo video, rappresenta sicuramente, una buona opzione. Con una attenta “progettazione“, puoi anche crearli personalmente, o eventualmente acquistarli e successivamente modificarli, per adattarli secondo le tue personali necessità. Anche in questo caso, per vedere quali possibilità si celano, dietro l’utilizzo di un “pattugliatore“, ti propongo nuovamente la lettura:
“Chuck box e moduli per l’arredamento“.
Prima di procedere agli acquisti, per non lasciare nulla al caso, consentimi un ultimo consiglio. Un articolo fondamentale, correlato a questo argomento, ti chiarirà ogni ulteriore dubbio: “l’impianto idraulico“, nel mini camper. Leggendolo, o ascoltandolo, tra le altre cose, capirai quali accessori prendere e come collegarli, per garantire al tuo lavello, ad esempio, una fornitura di acqua costante e automatica. Troverai in generale, una descrizione dettagliata, su tutti gli elementi necessari, i riferimenti e le procedure da attuare, per completare la creazione della tua “perfetta cucina ideale“.
Ok! Siamo finalmente giunti al termine. Come avrai sicuramente notato, ho trattato la dinette e la cucina, principalmente dal punto di vista “strutturale“. Per quanto riguarda gli approfondimenti, sui relativi complementi di arredo, come il piano cottura, il lavello e simili, ti ricordo la categoria segnalata in precedenza:
“Accessori interni, per mini camper“.
Li, troverai informazioni utili e necessarie, per inserire nella tua “zona giorno“, tutti gli elementi indispensabili. Nella totalità dei casi, tieni sempre a mente però, che nonostante lo spazio ridotto, la soluzione migliore, è sempre quella di replicare il più possibile, l’ambiente domestico, con tutti i suoi particolari e le sue comodità. Per questo motivo, sempre in fase progettuale, valuta attentamente, anche tutti gli accessori di tuo interesse, specifici per la cucina e i vani dove riporli. Io ad esempio, ho ricavato lo spazio necessario, per l’installazione di un “microonde” trivalente. Da poco sul mercato, è secondo me ormai, più che in casa, insostituibile. Anche perché, oltre a fare “egregiamente il suo lavoro“, per altro, alla velocità della luce, ti offre un grande vantaggio, dal lato sicurezza. Non ti espone infatti, ai tipici rischi, della “fiamma viva“, comunque, sempre molto rischiosa.
Bene! Questo è tutto! Ora, a te la scelta. E’ arrivato il momento, di prendere le tue decisioni. Spero fortemente, che grazie ai miei consigli, tu possa operare con estrema semplicità e in tutta serenità.
Ti ricordo, che sono sempre “assetato” di informazioni e “affamato” di novità. Pertanto, come al solito, se ti senti di dare il tuo contributo e vuoi dirmi le tue personali esperienze in materia, o anche solo per “invitarmi a pranzo” nella tua dinette e scambiare le nostre opinioni, non esitare. Lasciami un commento o contattami via email se preferisci.
Sempre a disposizione.
Ciao, a presto e… BUON APPETITO!
Ciao, sono Lucio, Webmaster ed editor di miniautocamper.com. Oltre a lavorare sul campo, mi occupo di consulenza e formazione. Amo sporcarmi le mani per realizzare in team ogni genere di idee, ma non inizio mai nessun lavoro senza avere la certezza di un valido risultato finale. La mia esperienza a Tua completa disposizione per aiutarti a dar vita a ogni tuo progetto.
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