BATTERIA SERVIZI PER AUTO
In questo articolo, vediamo come scegliere la batteria servizi per auto. Non ti nascondo, che trattando di elementi tecnologici, ho sempre un pochino di ansia. L’impressione, è quella di non arrivare mai, ad una verità assoluta. Poichè credo che se stai leggendo questo post, anche tu soffra del mio stesso problema, cercherò di essere il più esaustivo possibile, per entrambi. Ti fornirò tutti i dettagli e farò valutazioni oggettive, prima a livello generale e poi in un secondo momento entrando più nel dettaglio, prenderò in considerazione tutti i principali fattori,
“utili alla nostra particolari tipologia di veicoli ricreativi.”
PREMESSA N°1
Prima di addentrarci nell’argomento, comsentimi di fare alcune piccole premesse. La prima in realtà, inizia con una semplice domanda.
“Secondo te, quale è la batteria servizi per auto migliore al mondo?”
Tranquillo, è retorica, alla domanda rispondo io…
“NESSUNA! PURTROPPO LA BATTERIA PERFETTA NON ESISTE!”
Proprio per questa grande e assoluta certezza, ti consiglio di affrontare l’intera lettura, non tannto con la speranza di trovare il prodotto migliore al mondo, ma piuttosto, per investigare su quale batteria potrebbe effettivamente essere quella migliore, per le tue personali esigenze.
La primissima cosa da fare a tal proposito, è quindi quella di capire nel tuo caso specifico, quale è il “fabbisogno energetico” reale e successivamente, stimare di quanta “energia di riserva” necessiti.
Per fare questo calcolo, hai “2” strade. Scegliere l’una o l’altra, dipende essenzialmente dal fatto, che tu abbia già installato tutti i tuoi utilizzatori di bordo, o in alternativa, che debba ancora procedere con il loro posizionamento.
Sul calcolo del fabbisogno energetico, in questa sede, non mi dilungo oltre, ma se non hai in tuo possesso, tutti i numeri specifici a riguardo, ti consiglio la lettura dell’articolo: “Impianto fotovoltaico” nel quale, ti spiego per filo e per segno, tutti i delicati passaggi realizzativi. Nello stesso post, trovi anche il link, per poter utilizzare un pratico strumento, messo a disposizione dalla ditta: “Efoy“.
PREMESSA N°2
Come ho già accennato nell’articolo: “Parallelatori e dispositivi di connessione per batterie“, anche nell’esporre i prossimi argomenti, ti informo che prenderò in considerazione, come sempre del resto, tutte le innegabili differenze, che distinguono gli autoveicoli camperizzati, da tutte le altre tipologie di veicoli ricreazionali tradizionali.
La principale caratteristica, ancora una volta, riguarda..
“le ridotte dimensioni dei nostri amati minicamper.”
Proprio in funzione di questo importantissimo parametro, ho deciso pertanto, di restringere il campo e trattare solamente le tipologie di accumulatori che meglio si prestano, per approntare una efficiente dotazione di bordo, ma per un “totale complessivo“, di “2” sole batterie,
“Ovvero, quella specifica per l’avviamento dell’autoveicolo e una supplementare, da dedicare ai servizi”.
Ti consiglio però, di proseguire nella lettura, perchè in realtà, questa non è tutta la verità. Infatti, negli anni, con l’esperienza, sono arrivato ad una mia conclusione personale, che mi ha portato poi ad adottare, una soluzione “leggermente diversa“. Soluzione, che vedremo al momento delle considerazioni finali.
Comunque, credo che in generale, per esempio, sia sempre meglio optare per una batteria dei servizi da “100” Ampere, piuttosto che installarne “2” da “50“. Esse infatti, non saranno mai perfettamente equilibrate tra di loro, risultando di fatto, sicuramente meno efficienti, rispetto ad una singola unità. “2” batterie, oltretutto, costeranno naturalmente anche di più. Ricaricare più accumulatori, significa poi, dover anche predisporre un impianto elettrico più complesso, con un numero necessariamente maggiore di componenti, soggetti a probabili malfunzionamenti e a spese economiche, maggiori.
Ovviamente, se le tue esigenze sono però diverse e desideri installare comunque un numero maggiore di accumulatori, possiamo sempre valutare assieme, la predisposizione di uno o più “banchi di batterie“. Naturalmente, sarà indispensabile fare tutt’altre considerazioni, che ti porteranno con molta probabilità, anche ad una scelta finale, completamente diversa.
Per ogni approfondimento, ti ricordo che puoi contattarmi in qualsiasi momento, lasciando un commento in fondo all’articolo. Oppure, in alternativa, direttamente via email, all’indirizzo: lucio@miniautocamper.com, o tramite Whatsapp, cliccando direttamente sull’immagine qui sotto.
PREMESSA N°3
Nonostante siano gli accumulatori ancora maggiormente utilizzati sugli autoveicoli e quindi teoricamente idonei, anche per l’allestimento di un mini camper, in questo articolo, non prenderò in esame le batterie tradizionali al “piombo-acido“, con elettrolita liquido. Secondo il mio personale punto di vista, questo genere di accumulatori, sono oramai decisamente obsoleti per tutta una serie di motivi, che non credo nemmeno valga la pena di trattare in questa sede. A fronte di un prezzo iniziale contenuto, infatti, non garantiscono a mio avviso, gli standard di sicurezza necessari e nemmeno buone prestazioni in senso generale.
UN POCHINO DI TEORIA
Ok! Iniziamo. Cominciamo l’argomento “batterie servizi per auto“, spiegando come leggere le caratteristiche tecniche, che le rappresentano. Su ogni accumulatore infatti, trovi una targhetta specifica di riferimento, che riporta l’insieme dei dati identificativi, dell’accumulatore. Un esempio nella foto sottostante.
I numeri riportati, si riferiscono ad un prodotto caratterizzato, da una “tensione di uscita” di “12” Volt. In grado di erogare una “corrente” di “64” Ampere, per un’ora di funzionamento e una “corrente massima di spunto” pari a “680” Ampere.
A titolo informativo, lo “spunto”, definito “CCA“, dall’inglese “Cold Cranking Ampere“, esprime la corrente che la batteria è in grado di erogare, ad una temperatura di riferimento, “-17,8 ° C“, per circa “30” secondi. In parole povere, ci dice l’energia che l’accumulatore in oggetto, può sprigionare istantaneamente. Questo valore è molto importante ad esempio, per una batteria motore, perchè durante la fase di avviamento dell’autoveicolo, in tempi relativamente brevi, è richiesto un grande quantitativo di corrente.
La targhetta identificativa apposta sulla batteria a volte riporta anche il valore della “capacità nominale di riserva“, “RC“. Essa, si riferisce alla “potenza permanente” della batteria. In altre parole, è la quantità di minuti in cui la batteria può fornire la tensione minima necessaria di funzionamento, senza essere sostentata da un dispositivo di ricarica. Valore molto importante in caso di improvvise anomalie, quali guasti dell’alternatore, del caricabatterie, o di un eventuale regolatore fotovoltaico.
Un altro iportante dato, che puoi trovare stampigliato sulla batteria o nel manuale a corredo, è il
“FATTORE – C”
Tranquillo, non è quello che pensi, anche se credo che in generale, il fattore “C” che tu hai in mente, soprattutto in determinati momenti, sia sicuramente più importante, anzi, indispensabile!
Trattando di batterie però, mettiamo da parte la fortuna e concentriamoci sui dati oggettivi. Ebbene, questo particolare fattore, rappresenta il “valore di capacità“, “C20”, che si ottiene moltiplicando la quantità di corrente, che la batteria può erogare continuamente per “20” ore, prima di scendere al valore convenzionato di, “10,5” Volt.
Una batteria con “100Ah-C20“, significa che può erogare una corrente di “5” Ampere, per “20” ore prima di scendere a “10,5” Volt. Infatti…
“5 x 20 = 100 Ah”
Può capitare a volte, che la capacità, solitamente espressa su venti ore, “C20“, venga riferita su cinque, “C5“, o su cento, “C100“. In questo caso, tieni sempre bene a mente, il fatto che i valori
“non sono direttamente confrontabili”
la stessa batteria infatti, potrebbe essere identificata da un valore di “90Ah-C20“, ma anche da un valore di “70 Ah-C5“.
LE BATTERIE MIGLIORI DA INSTALLARE SUI MINICAMPER
Adesso che sai come leggere una targhetta identificativa, puoi fare una comparativa diretta, confrontando tutti i parametri più importanti, a livello numerico. Ma per un’attenta valutazione, dovrai prima di tutto capire, quali sono le possibili alternative a tua disposizione e le caratteristiche che le identificano, per tecnologia e prestazioni.
Detto ciò, direi che possiamo racchiudere gli accumulatori utili ai nostri scopi, in “3” principali categorie:
- Gel
- AGM
- Litio
ACCUMULATORI GEL
Vediamo adesso, in sintesi, le caratteristiche per ogni famiglia di batterie. In un successivo momento, andremo poi ad analizzare, tutti i punti in comune e le differenze nel dettaglio.
Iniziamo la presentazione con le batterie al “Gel“. Sono le più simili a quelle di vecchia concezione, infatti, anche l’elettrolito in esse contenuto è lo stesso. In questo caso particolare però, viene trasformato in uno stato gelatinoso, mediante l’aggiunta di “acido silicico“.
La conformazione delle batterie al “Gel“, le rende particolarmente indicate, per fornire energia ai servizi che richiedono una “corrente costante“, per “lunghi periodi di tempo“. Per questo motivo, sono quelle attualmente più utilizzate, sui camper e sui caravan, proprio come fonte di energia, per i servizi di bordo. Di seguito nella tabella, trovi tutte le caratteristiche positive che le riguardano.
RIEPILOGO DEI VANTAGGI E DELLE CARATTERISTICHE
- Non necessitano di manutenzione.
- Basso tasso di autoscarica, “2-3%” al mese.
- Durata “500/600” cicli.
- Efficenza energetica “80%”.
- Molto buone per le scariche, a lunga durata.
- Esalazioni di acido quasi completamente assenti.
- Buona resistenza ad urti e vibrazioni.
- Decisamente più economiche, se paragonate alle batterie al litio.
Di seguito, alcuni modelli appartenenti a questa categoria. Per approfondimenti sulle loro specifiche tecniche e per un eventuale acquisto, ti basta cliccare sulle rispettive immagini.
LE BATTERIE AGM
L’abbreviazione “AGM“, “Absorbent Glass Mat“, sta a significare che l’elettrolita è legato completamente in un feltro assorbente in fibra di vetro. Particolare caratteristica che rende queste batterie, molto resistenti alle vibrazioni. Il vantaggio è anche in fase di installazione, in quanto sono meno soggette alle inclinazioni. Alcune possono essere installate addirittura capovolte e questo, di fatto, le rende estremamente versatili, oltre naturalmente ad elevarne il livello di sicurezza.
La struttura di questi particolari tipi di accumulatori, è costituita da tante placche sottili in piombo, che offrono una superfice di contatto con l’elettrolita molto ampia, ciò le conferisce anche la capacità di scaricarsi molto rapidamente. Per questo motivo le “AGM“, sono gli accumulatori ideali per generare “grandi correnti di picco“, in “tempi relativamente brevi“, come ad esempio, nella fase di avviamento del motore, o in presenza di carichi importanti, quali frigoriferi a compressore, macchina per il caffè espresso, riscaldatori elettrici, o altro.
RIEPILOGO DEI VANTAGGI E DELLE CARATTERISTICHE
- Non necessitano di manutenzione.
- Basso tasso di autoscarica, “2-3%” al mese.
- Durata “300/350” cicli.
- Efficenza energetica “80%”.
- Alta velocità nella fase di carica.
- Sopportano scariche veloci.
- Ottima resistenza ad urti e vibrazioni.
- Prezzo solitamente inferiore rispetto alle batterie GEL, assolutamente senza paragoni rispetto a quelle al Litio.
Qui sotto, Come per le “Gel“, trovi alcune batterie “AGM“, tra le più performanti sul mercato, tra cui scegliere.
LE INNOVATIVE BATTERIE AL LITIO
Questa terza categoria, rappresenta il futuro. Le batterie al “Litio” sono già alla quarta generazione, ma nonostante questo, offrono ancora moltissimo margine di sviluppo. Basta dare un’occhiata al video che segue, per capire cosa ci riserva il domani.
Esistono diversi tipi di batterie al “Litio“. Tipologie differenti, impiegate in tutti i campi tecnologici, a volte anche molto diverse tra loro, per prestazioni e caratteristiche sia costruttive che elettriche, ma per quanto riguarda il settore automotive, le “LiFePO4“, sono quelle in assoluto più utilizzate. Leggermente più pesanti della media, ma molto resistenti, anche dal punto di vista meccanico e pertanto caratterizzate, da elevati standard di sicurezza.
La struttura interna che contraddistingue questi particolari accumulatori, è completamente diversa rispetto alle batterie al piombo-acido. La conformazione delle celle, ad esempio, non consente di differenziare e ottimizzare le prestazioni in favore dello spunto, piuttosto che del ciclo continuo, ma questo non le limita affatto nelle prestazioni. Infatti, grazie alle loro particolari caratteristiche di funzionamento e all’evoluta elettronica di controllo, risultano molto efficienti. Il “BMS“, “Battery Management System“, conferisce a tali accumulatori, che generalmente preferiscono “ciclare“, ovvero scaricarsi per poi ricaricarsi ciclicamente in modo continuativo, una grande capacità, anche davanti ad importanti richieste energetiche, fatte in un piccolo lasso di tempo. Pertanto, con le dovute precauzioni, possiamo impiegare le batterie “Lipo” per tutti i “servizi di bordo“, ma volendo, anche per le delicate “fasi di avviamento” o per tutte quelle circostanze, in cui sono richiesti carichi importanti.
RIEPILOGO DEI VANTAGGI E DELLE CARATTERISTICHE
- Non necessitano di manutenzione.
- Basso tasso di autoscarica, “1-1,5%” al mese.
- Durata “3000/5000” cicli.
- Efficenza energetica “95%”.
- Ottima stabilità di tensione.
- Maggiore densità energetica, quindi risparmio di peso e di spazio.
- Possibilità di erogare correnti molto elevate, per lunghi periodi di tempo, senza riduzione di capacità.
- Elevata efficienza energetica, per ogni ciclo di scarica/carica.
- Possono essere caricate con correnti molto elevate. Si ricaricano in brevissimo tempo.
- Nessun problema di solfatazione o perdita di capacità, se non vengono caricate al 100%.
Di seguito, anche per questa categoria, qualche valido esempio.
ENTRIAMO NEL DETTAGLIO
Prima di gettarti nello shopping sfrenato, è necessario che tu sappia, quali sono le caratteristiche più importanti, che generano il “carattere” di una batteria.
La qualità di una batteria servizi per auto, come del resto, anche in senso più generale, è determinata dai seguenti fattori:
- Cicli e durata nel tempo.
- Percentuale di autoscarica e tempi di latenza.
- Densità energetica.
- Valore massimo delle correnti di carica.
- Efficenza energetica.
- Prezzo del prodotto e degli “accessori obbligatori”.
CICLI E DURATA NEL TEMPO
Prima di affrontare questo argomento, ci tengo a puntualizzare subito, una cosa. Sento fare molto spesso, purtroppo, la domanda:
“quanti anni dura questo modello di batteria?”
Ebbene, questo quesito, non ha alcun senso!
La vita di una batteria, non si misura in anni, ma in “cicli di carica“.
“Per convenzione, i cicli di carica, sono sempre riferiti in condizioni ottimali e ad una temperatura prestabilita di “25° C”.
Un ciclo completo, consiste nel portare la batteria ad una profondità di scarica “Depth Of Discharge“, “DOD“, predefinita, per poi ricaricarla al “100%“.
Indicativamente, confrontando accumulatori di buona qualità, con un “DOD” di riferimento “dell’80%“, la vita media di una “AGM” si aggira sui “300/350” cicli. Quelle al “Gel“, intorno ai “500/600” cicli. Un modello al “Litio“, decisamente più longevo, può tranquillamente raggiungere i “3000/5000” cicli di carica.
Per quanto riguarda la durata nel tempo, è poi necessario aggiungere, che le batterie “AGM” e “Gel“, se sottoposte a cicli di carica parziali, per “l’effetto memoria“, che fa si che la batteria riduca la sua capacità di stoccaggio come se “ricordasse” lo stato dello scaricamento parziale precedente, riduce notevolmente, la sua vita utile.
Sebbene le batterie “Lipo” non risentano di questo fenomeno, anche loro possono degradarsi sensibilmente al verificarsi di determinate condizioni. Il nemico maggiore in tal senso è sicuramente il freddo. Se ricaricate sotto i “0°” C, infatti, si rovinano irreversibilmente. Risolvere il problema è però fortunatamente, molto semplice. Basta prestare le dovute attenzioni in fase di acquisto e verificare che il “BMS” sia provvisto dei sensori di temperatura. In alternativa, puoi orientarti su elementi ottimizzati proprio per lavorare a basse temperature, come le “EFOY Li 70” e le “EFOY Li 105“, dotate di un elemento riscaldante integrato.
Colgo l’occasione, per informarti che nella scelta dei tuoi accumulatori al “Litio“, puoi optare per “2” diverse sotto categorie di batterie “LiFePO4“. Quelle con il “BMS” integrato, chiamate “Drop In”, o “Plug and Play” e altre, che ne utilizzano uno esterno. Poichè come avrai certamente intuito, un “BMS” particolarmente evoluto, abbinato ad una buona batteria, può fare decisamente, una notevole differenza, il mio consiglio è quello di optare possibilmente sempre per un “BMS” separato. Oltretutto le unità esterne, solitamente, offrono la possibilità di configurare diversi parametri a piacimento, così da adattare il comportamento della batteria e ottimizzarlo in ogni condizione.
PERCENTUALE DI AUTOSCARICA E TEMPI DI LATENZA
Le batterie al Piombo, anche se scollegate completamente dall’impianto elettrico, subiscono un processo cosiddetto di “autoscarica“, che le interessa per un valore compreso tra il “2/5%” al mese. Oltretutto, se il periodo di inattività è particolarmente prolungato, per il fenomeno della “solfatazione“, perdono irreversibilmente anche parte della loro capacità nominale. Per mantenere le “Gel” e le “AGM” in buone condizioni, teoricamente dovrebbero poter rimanere sempre, con una carica prossima al “100%“.
Le “Lipo“, indovina un pò, si comportano decisamente meglio. Oltre a contenere il valore di autoscarica intorno a “1/1,5%” al mese, non solo non si deteriorano se lasciate parzialmente scariche, ma addirittura in questa condizione, ne traggono vantaggio e nel lungo periodo rimangono più efficienti.
DENSITA’ ENERGETICA
La “densità energetica” è la quantità di energia, che può essere immagazzinata in un determinato volume di batteria. Una maggiore densità, significa pertanto che a parità di prestazioni, la batteria sarà piu piccola e molto probabilmente, anche più leggera.
In base alla densità quindi, sostituendo una batteria con un’altra, si potrebbe usufruire o di “maggiore energia a parità di volume“, oppure “conservare la stessa capacità, ma in uno spazio minore“.
In parole povere, poichè le batterie “LiFePO4“, a parità di capienza sono più piccole e pesano meno, di quelle al Piombo, per esempio, sostituendo una batteria al “Gel” da “100” Ah che pesa “32” kg e che occupa circa “14” litri di volume, con un accumulatore “Lipo” sempre da “100” Ah, otterremmo la stessa capacità, ma con un peso di appena “13” kg, e per un volume di soli “8” litri.
VALORE MASSIMO DELLA CORERENTE DI RICARICA
Il valore massimo di amperaggio della corrente, sopportato dalla batteria in fase di ricarica, è un altro punto, davvero molto rilevante. Anche in questo caso, le “LiFePO4“, ancora una volta, sono le vincitrici. Esse infatti possono accettare correnti di carica, molto più elevate, rispetto agli accumulatori al piombo. Correnti, che possono arrivare fino al “100%” della capacità nominale, quindi “100” Ampere di corrente, per una batteria da “100” Ah di capacità. Pertanto, teoricamente potrebbero essere
“caricate completamente da 0 al 100% in appena un’ora di tempo”.
Per contro, una batteria per così dire, “convenzionale“, può accettare generalmente correnti di ricarica, che si aggirano su valori prossimi al “15%” della loro capacità nominale. Si arriva al “20%“, solamente con le migliori batterie “AGM“. Tuttavia, tutti gli accumulatori al piombo, senza eccezioni, se sottoposti a questi livelli di carica, saranno maggiormente soggetti ad un prematuro deterioramento. Essi preferiscono infatti, correnti molto più basse, nell’ordine dei “4/5” A.
Caricare completamente una batteria al Piombo richiede quindi un periodo di tempo decisamente più lungo.
“Spesso si superano anche le “12” ore.”
Nell’articolo: “Caricabatterie per mini camper“, tratto in modo approfondito ogni specifica, comprese le importanti fasi di carica degli accumulatori. Ti consiglio di leggerlo attentamente, per comprendere come gestire le tue batterie, nel modo migliore.
Senza entrare adesso, nel dettaglio, su questo specifico argomento, ti informo comunque, che nella fase finale di carica, quella cioè che va dal “80%” al “100%“, per quel che riguarda gli accumulatori al piombo, il processo diventa estremamente lento e decisamente poco redditizio.
EFFICENZA ENERGETICA
Se prendiamo una batteria completamente scarica, la carichiamo al “100%” e successivamente, la scarichiamo, Il rapporto tra il valore di energia spesa per ricaricarla e l’energia che la batteria ci fornisce, definisce “l’efficenza energetica“. Naturalmente, ad un valore più alto, corrisponde un minor spreco di energia.
Le batterie al piombo, sono caratterizzate da un’efficenza energetica prossima “all’80%“. Quelle al “Litio“, non solo arrivano ad un valore del “95%“, ma oltretutto, mantengono questa efficenza costante, per tutta la fase di scarica, fino al raggiungimento di una percentuale di carica residua, pari al”20%“. Questo, non avviene per le “Gel” o le “AGM“, infatti, tali valori precipitano già quando i livelli di carica residua, arrivano intorno al “50%“.
PREZZO DEL PRODOTTO E DEGLI ACCESSORI OBBLIGATORI
Le stime di mercato di qualche anno fa, davano per certo, un calo nei prezzi delle batterie al litio. Purtroppo, questo non è avvenuto, nononstante l’altissima richiesta del settore automobilistico. Tuttavia, considerando il rapporto “costi/benefici“, attualmente, le batterie al “Litio”, sono concorrenziali alle batterie al piombo “Gel” e “AGM“. Per certi versi, nonostante il prezzo, forse, addirittura migliori. A fronte di un investimento iniziale, decisamente molto più elevato, consentono però, un minor spreco di energia, una durata “10” volte maggiore e come abbiamo appena visto, molti indiscutibili vantaggi, che nel lungo termine, possono farle risultare, vincenti.
“Tutto però, dipende dalle attuali specifiche del tuo impianto elettrico di bordo”.
Anche qualora tu decidessi di acquistare un modello di “Lipo” di tipologia “Drop In”, che secondo le aziende produttrici, dovrebbero essere batterie intercambiabili con gli accumulatori al piombo, senza alcuna sorta di problemi, come le “perfette sostitute“, che compri, metti al posto di quelle vecchie e tutto funziona perfettamente come prima, senza alcun tipo di disagio, Ti informo che…
“Purtroppo… Non è così.”
Come abbiamo visto, le batterie “Lipo“, hanno esigenze molto diverse, rispetto alle più “tolleranti” batterie al piombo-acido. Pertanto nella valutazione dei costi, la spesa necessaria per adeguare correttamente l’impianto elettrico del tuo autoveicolo, anche mediante l’aggiunta di “accessori e apparecchiature vitali“, va tenuta in “alta considerazione“.
Ti consiglierei di valutare attentamente, anche i costi dovuti alla reperibilità delle varie tipologie di accumulatori. Spesso infatti, ci mollano puntualmente, nel bel mezzo di una vacanza. Reperire una buona batteria al piombo-acido, è praticamente possibile in ogni angolo del globo, ma non credo si possa dire la stessa cosa, per una “Lipo“, di buona qualità. Sostituire per “necessità“, una con l’altra senza intervenire sull’impianto elettrico, potrebbe creare ulteriori problemi, anche di tipo economico.
CONSIDERAZIONI FINALI
Fatte le debite considerazioni, direi, che se per il tuo autoveicolo, tu volessi creare “un impianto elettrico da zero“, senza porti alcun limite di budget, allora la scelta della batteria servizi per auto, debba ricadere proprio sulle, “LiFePO4“. Prezzo a parte, di fatto, oggi come oggi, esse rappresentano la scelta migliore in assoluto, sotto tutti i punti di vista. Potresti addirittura, preventivare di sostituire con una “Lipo“, anche l’accumulatore dedicato all’avviamento. Naturalmente, non senza mettere in preventivo, almeno un”caricabatterie DC-DC“. Nell’eventualità di integrare anche altre fonti energetiche, quali ad esempio un “impianto fotovoltaico“, puoi collegare piu caricabatterie di questa tipologia, posizionandoli in parallelo, in modo da fornire sempre i parametri più opportuni, per queste “esigenti” batterie.
“Per le imbarcazioni, questa categoria di accumulatori, è diventata oramai l’opzione più comune.”
Se al contrario, non sei però intenzionato, a stravolgere “l’impianto elettrico esistente“, o se non vuoi assolutamente accendere un nuovo mutuo, ma soprattutto, se pensi che la vita ti presenta già tanti problemi e non capisci per quale motivo dovresti aiutarla a creartene altri, bè, in questo caso, la scelta ottimale, è quella di optare per una batteria dei servizi, con tecnologia “Gel“. Eventualmente, sostituendo anche quella di avviamento, con una di tipologia”AGM“.
“Come tralaltro, farebbe ogni saggio camperista.”
Ma c’è sempre un ma….
Premetto, che ho il massimo rispetto per i fratelli camperisti e per tutti gli avventurosi navigatori sparsi per il mondo, ma ricordi cosa ho detto all’inizio di questo post?
“Investigare su quale batteria è effettivamente quella migliore per le tue personali esigenze.”
Ebbene, al di la del fabbisogno energetico, ti ricordo che il nostro autoveicolo, è caratterizzato da un “volume decisamente ridotto“, così come è limitato, anche lo spazio per un eventuale pannello fotovoltaico e per tutti gli accessori di bordo, in generale. Come abbiamo visto in altre sezioni di questo sito, trattando diversi argomenti, siamo spesso giunti alla medesima conclusione, ovvero, che è sempre una buona idea,
“pensare in più direzioni”.
Nella scelta degli accessori, per esempio, rispetto a quelli caratterizzati da un’unica modalità di funzionamento, sono sempre da preferire quelli “bivalenti” o quantomeno utilizzabili in modi differenti e in più ambiti.
“Pertanto, vediamo adesso, quale è la soluzione migliore e più semplice, per avere tutta l’energia che ti serve, a portata di mano.”
Mettiti comodo e leggi, o ascolta con cura, il paragrafo successivo.
LA MIGLIORE BATTERIA PER MINI CAMPER
Poichè al momento, non siamo in procinto di allestire un caravan, o un transatlantico, la cosa più saggia secondo me, è quella di utilizzare una tipologia di accumulatori, che vada bene sia per i servizi e sia per i carichi gravosi. Installando “2” batterie con queste caratteristiche, con piccole ma determinanti modifiche al nostro impianto elettrico, potremo utilizzare tutta la capacità di accumulo, offerta da entrambi gli accumulatori, a nostro piacimento. Pertanto, la batteria vincitrice, per quel che riguarda i veicoli ricreazionali di piccole dimensioni è, la “Dual Purpose Battery“, la batteria a doppio scopo.
In pratica, sono degli accumulatori “AGM”, particolarmente evoluti, appositamente studiati per un utilizzo di tipo “ibrido“. Quindi, sia per le fasi di avviamento dell’autoveicolo e sia per la gestione dei servizi di bordo.
Diverse case, hanno nel loro listino batterie caratterizzate da questo utilizzo bivalente. Tra le tante, possiamo scegliere le “Exide dual AGM“, le “Varta AGM Professional Dual Purpose” , o le ultra collaudate “Optima AGM Yellow Top“.
Sulle prime “2“, confrontandomi con colleghi e amici, ho sentito solamente commenti positivi. Per quanto riguarda le ultime, invece, posso garantire di persona. Rispetto alle altre, hanno una minore capacità di stoccaggio, “75” Ah, e sono un pochino più costose, ma per quanto mi riguarda, sono semplicemente eccezionali. Ne ho installate diverse, tutte piu o meno stressate fino allo sfinimento, ma nel confronto, sono sempre io quello che si è dovuto arrendere. Anche con scariche profonde, oltre la soglia massima consentita, non hanno mai mostrato il minimo cedimento.
Di seguito, i vittoriosi accumulatori, appena mensionati.
Il mondo delle batterie, è davvero molto vasto, ed eterogeneo. Soggetto oltretutto, a continui aggiornamenti. Nonostante io mi sia volutamente limitato a evidenziare, solamente le tipologie di accumulatori più idonei, ai nostri particolari veicoli ricreativi, per approfondire dettagliatamente tutti i punti trattati, avrei dovuto preventivare di scrivere, almeno un paio di altri post. Poichè però il mio intento, è sempre quello di informare, ma senza complicare troppo la vita di nessuno, te compreso, ho cercato di essere il più coinciso possibile. Certo di averti comunque fornito, tutte le informazioni principali necessarie, per consentirti di fare le tue scelte in tutta serenità.
Se così non fosse, o per qualunque altro approfondimento, naturalmente, ti rinnovo la mia disponibilità. Se ti va, anche tu puoi fare la tua parte, descrivendomi le tue esperienze e i tuoi punti di vista. Ti basta lasciare un commento qui sotto, o mandarmi una email se preferisci. Nella pagina “Contatti“, trovi tutti i riferimenti del caso.
Grazie per il tuo tempo. Ti auguro con tutto il cuore, di non essere mai a “corto di energia“.
A presto.
Ciao, sono Lucio, Webmaster ed editor di miniautocamper.com. Oltre a lavorare sul campo, mi occupo di consulenza e formazione. Amo sporcarmi le mani per realizzare in team ogni genere di idee, ma non inizio mai nessun lavoro senza avere la certezza di un valido risultato finale. La mia esperienza a Tua completa disposizione per aiutarti a dar vita a ogni tuo progetto.
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