ATTREZZI DI TIPO MANUALE
Gli attrezzi di tipo manuale, sono tutti gli
“arnesi del mestiere, che per essere utilizzati necessitano solamente della tua forza bruta”.
Per essere efficaci, non richiedono pertanto l’impiego di una fonte di energia alternativa.
Qui troverai la lista e le caratteristiche di tutti quelli più idonei alla realizzazione del tuo progetto.
Ti mostrerò come allestire la tua “Location“, combinando gli utensili necessari con quelli che assolvono funzioni “speciali“.
Infatti, oltre a quelli più comuni come: giraviti, pinze, martelli, morse, rastrelliere, scoprirai gli utensili specifici grazie ai quali un lavoro di hobbistica si trasforma per magia in uno di livello professionale.
Se hai letto “La mia storia“, saprai certamente che negli ultimi “15 anni“, per passione e per lavoro, mi sono specializzato in progettazione, tecniche di lavorazione e tecnologia dei materiali, nel settore Automotive. Questa esperienza diretta, mi ha portato a una ovvia conclusione, ovvero che la soluzione di un problema spesso può essere trovata in campi e settori differenti da quello di partenza.
“Più conoscenza, più opportunità, più garanzie di successo.”
Quindi, non ti scandalizzare se in questo post troverai anche attrezzi di tipo manuale non pensati specificatamente per un utilizzo meccanico. Perché se sono in questa pagina può significare solamente una cosa:
“Senza alcun dubbio, in diverse occasioni potrebbero risolvere problemi altrimenti insormontabili.”
Ricorda che se è vero che:
“per ogni lavoro, ci vuole l’attrezzo giusto”
È altrettanto importante poi, usarlo nel modo corretto. Per ognuno di loro quindi, ti consiglio di prenderti il tuo tempo per maneggiarlo nel migliore dei modi e sfruttarlo al “100%“, nel massimo rispetto delle norme di sicurezza.
Nella trattazione vedremo anche come effettuare la corretta manutenzione, per salvaguardare la tua attrezzatura e mantenerla sempre efficiente e soprattutto affidabile nel tempo.
“Prima di andare oltre, ti chiedo cortesemente però di metterti comodo, perché come avrai già intuito questo post è davvero lungo e pieno di contenuti che è necessario assimilare nel modo corretto”.
Ti informo inoltre che puoi tornare su questo articolo in qualunque momento e dirigerti immediatamente nella categoria di attrezzi manuali che desideri, utilizzando il pratico menù dei contenuti sempre richiamabile dal pulsante presente alla tua sinistra.
“Ok! Iniziamo!”
Prima di equipaggiare la tua officina di una moltitudine di attrezzi magici, sarà fondamentale acquistare una nuova “postazione di lavoro“. Se necessiti di informazioni in merito, ti consiglio la lettura del post: “Location perfetta in 4 step“, dove ne parlo in modo dettagliato. Se non hai già avuto modo di leggere il post segnalato, ti invito a provvedere al più presto.
Mobilio a parte, vediamo adesso quali sono gli attrezzi di tipo manuale che proprio non possono mancare nel tuo spazio di lavoro.
“Guarda ogni sezione con molta attenzione, perché potresti trovare per magia, diversi attrezzi misteriosi che certamente ti provocheranno stupore e meraviglia”.
- Set di cacciaviti.
- Chiavi di serraggio.
- Serie di pinze e tenaglie.
- Martelli, mazzette e mazzuoli.
- Utensili manuali da taglio.
- Serie di lime, raspe e spazzole.
- Punzoni, strumenti a percussione, estrattori e utensili per compressione e separazione.
- Set di maschi e filiere.
- Strumenti per stazionamento e sollevamento.
- Strumenti di misura.
- Strumenti per il tracciamento.
- Contenitori per lo stoccaggio.
- Utensili per colle e sigillanti.
- Utensili per la finitura.
- Utensili per usi specifici.
SET DI CACCIAVITI
Penso proprio che non puoi non conoscere i cacciaviti. Sono strumenti fondamentali per avvitare e svitare viti di diverso tipo e sicuramente ti sarà capitato di usarli almeno un migliaio di volte. Sappi comunque che esistono diverse tipologie di cacciaviti, ognuna con caratteristiche specifiche che li rendono adatti a determinati utilizzi.
Per scegliere i set di cacciaviti più adatti, oltre alla specifica “impronta“, ovvero la conformazione della punta, dovrai necessariamente valutare alcune i materiali costruttivi. I cacciaviti cosiddetti da meccanico, ad esempio, hanno la lama smussata con punta rinforzata, sono solitamente di acciaio temperato e offrono un buon rapporto costo/qualità. Quelli più costosi e praticamente indistruttibili sono quelli cartatterizzati dalla sigla “S2“. Altro parametro importante è sicuramente l’impugnatura. Anche in questo caso, le varietà sono pressochè infinite, personalmente preferisco quelle costituite da doppio materiale, “plastica ed elastomero“. Hanno un confort e un grip davvero molto buono.
Ecco una breve panoramica con le corrispondenti caratteristiche:
- Cacciavite a taglio o intaglio: Caratterizzati dalla punta piatta e sottile, sono utilizzati per viti a taglio, dette anche “spaccate“. Sono adatti per viti con testa a fessura e sono comunemente utilizzati nei lavori generici di falegnameria, carpenteria e meccanica.
- Cacciavite a croce o stella (Phillips): Presentano una punta a forma di croce e sono adatti per viti a sezione cruciforme isometrica. Questo tipo di punta permette di centrare facilmente il cacciavite sulla vite per impedirne lo scivolamento verso l’esterno. Sono comunemente utilizzati in elettronica, falegnameria, carpenteria e meccanica.
- I cacciaviti Pozidriv: somigliano molto, tanto da confondersi, con quelli a croce. Hanno la punta a forma di “croce semplice con una seconda piccola croce sfalsata di 45°“. Il grip del cacciavite è migliore, soprattutto con forze di serraggio elevate.
- Cacciavite di precisione: Caratterizzati da punte molto sottili e precise, sono utilizzati prevalentemente per lavori di precisione, come l’assemblaggio di apparecchi elettronici, orologi e modellismo. Sono disponibili in diverse misure per adattarsi a viti di piccole dimensioni.
- Cacciavite Torx: con punta a forma di stella, offrono di gran lunga e perciò riscuotono un apprezzamento sempre crescente.
- Cacciaviti Resistorx: chiamati anche Tamper Resistant Torx, hanno una punta Torx con in più un foro al centro della stellache corrisponde a un perno sulla vite. Le viti Resistorx sono viti antimanomissione o viti di sicurezza, impiegate principalmente sugli elettrodomestici.
- Cacciavite porta-inserti o a cricchetto: Si tratta di un utensile multifunzionale in cui è possibile inserire di volta in volta le lame e le punte adatte a diversi lavori di bricolage. È simile alle punte o frese su un trapano e offre flessibilità e versatilità in un’unica impugnatura.
- Cacciavite ad angolo: Simile a una chiave a brugola, consente di avvitare le viti in alloggiamenti difficili da raggiungere. L’impugnatura a squadra offre una presa comoda e agevola il lavoro in spazi ristretti.
- Cacciavite esagonale: a bussola o a brugola. Rispetto alle chiavi comunemente utilizzate, sono ancora poco diffusi, ma in alcuni casi, decisamente più comodi da utilizzare. Le dimensioni più correnti vanno da “2 a 10 mm“.
- Cacciavite in ceramica: dotato di una speciale lama in ceramica e un’impugnatura antistatica, non è soggetto a nessuna induzione elettromagnetica e a nessuna perdita di corrente parassita HF (alta frequenza). Sono isolati elettricamente al “100%“.
- Cacciaviti a percussione: particolarmente indicati per svitare viti bloccate dal tempo.
- Cacciavite cercafase: Tra i cacciaviti da elettricista ci sono i cacciavite cercafase, strumenti utilizzati per rilevare la presenza di tensione elettrica sugli elementi di un circuito o per individuare la fase su un conduttore. A questo scopo hanno una piccola lampadina collocata nel manico trasparente.
Di seguito alcuni esempi di prodotti in rapporto al prezzo, davvero estremamente validi.
CHIAVI DI SERRAGGIO
Il cacciavite è uno strumento essenziale per avvitare e svitare, mentre le chiavi di serraggio si caratterizzano per la loro capacità di applicare una forza di serraggio controllata e precisa su viti, dadi e bulloni. Questo strumento è ampiamente utilizzato in meccanica e in altri settori per garantire il serraggio corretto e uniforme, riducendo il rischio di danneggiare i filetti o garantendo un carico omogeneo in parti meccaniche soggette a più viti o bulloni. Le chiavi di serraggio possono presentare diverse caratteristiche, come la capacità di adattarsi a diverse dimensioni e tipologie di bulloni, la possibilità di regolare la forza di serraggio tramite un quadrante o un meccanismo a cremagliera, nonché la precisione nella misurazione della coppia di serraggio, espressa in Newton/metro.
La scelta di una chiave, o di un set, dipende da diversi fattori. La “comodità“, che dipende dalla forma e dalla misura delle aperture. Misura che può essere espressa in millimetri o in pollici. Anche la “robustezza” è un parametro decisamente importante. Essa dipende dalla durezza che varia da 42 a 50 HRC.
Vediamole nel dettaglio.
- Chiavi fisse: hanno una misura corrispondente a una vite o a un dado. Si scelgono pertanto, chiavi di diverse dimensioni, a seconda delle viti che si utilizzano.
- Chiavi a bussola: solitamente vendute in kit, sono indispensabili in una varietà di contesti.
- Chiavi regolabili o universali: la loro conformazione rende possibile variare il diametro d’apertura. Con il risultato di disporre di un’unica chiave capace di adattarsi a diverse misure di bulloni o dadi.
- Chiavi di serraggio specifiche: pensate per alcune tipologie di viti a testa non esagonale o a impronta speciale, per lavori specifici, o per raggiungere viti e bulloni di difficile accesso.
CHIAVI FISSE
Ogni chiave fissa è progettata in base alle dimensioni della vite o del dado a cui è destinata. Le chiavi fisse, in gran parte, sono di tipo femmina e vengono posizionate intorno ai dadi e alle teste delle viti. La lunghezza del corpo della chiave aumenta all’aumentare delle dimensioni del bullone, consentendo di ridurre lo sforzo necessario per stringere e allentare grazie all’effetto leva. Vediamo quali sono:
- Chiave a forchetta o chiave piatta: presentano due estremità di dimensioni diverse (ad esempio 10 e 12 mm). L’efficienza dipende molto oltre che dal tipo di materiale, anche dall’effettiva calibratura, garantita solamente in prodotti di “altissima qualità“.
- Chiave a occhiello o poligonale: possono essere a 6 o a 12 lati (e angoli, quindi) Sono provviste di un occhio (o bussola) di misura differente a ogni estremità (ad esempio 11 e 13 mm).
- Chiave mista o combinata: è la sintesi perfetta tra la chiave piatta e quella poligonale. Si compone di un’estremità a forchetta e l’altra a occhiello. Possono anche essere combinate a cricchetto. Come per le chiavi a forchetta, meglio puntare su prodotti di altissima qualità.
- La chiave a tubo: conosciuta anche come chiave a pipa, sfrutta la sua forma a L per fornire un braccio di leva che consente di applicare una maggiore forza. Questo strumento è particolarmente utile per avvitare o svitare in punti di difficile accesso, come dadi incassati o con filetti particolarmente lunghi.
CHIAVI A BUSSOLA
Le chiavi a bussola sono strumenti a forma cilindrica con profilo esagonale forato, utili per avvitare o svitare bulloni, viti, dadi e perni con un profilo adeguato. Sono ampiamente utilizzate in lavori di fai-da-te, montaggi e assemblaggi in genere, poiché consentono di applicare una forza consistente senza il rischio di danneggiare il metallo. Queste chiavi si vendono in kit completi e assortiti, che rendono pertanto la cassetta degli attrezzi completa e polifunzionale. Solitamente sono realizzate in acciaio CrV, cromo vanadio, per un’elevata resistenza meccanica in ogni condizione. Inoltre, grazie agli utensili e agli accessori a corredo, sono ottime per raggiungere anche i bulloni meno accessibili e velocizzare notevolmente le operazioni di montaggio/smontaggio. Realizzate con specifici attacchi a seconda dei casi da “1/4” o “1/2” pollice, possono utilizzare diverse tipologie di bussole aggiuntive non comprese nel kit originale.
CHIAVI UNIVERSALI
Le “chiavi universali” sono strumenti versatili progettati per adattarsi a diverse dimensioni di bulloni, viti e dadi. Sono ampiamente utilizzate in ambito meccanico e di manutenzione per la loro capacità di sostituire diverse chiavi a bussola o chiavi fisse. Queste chiavi sono disponibili in varie forme, tra cui chiavi a bussola universali e chiavi a ganasce basculanti, e sono utili per semplificare la gestione di un’ampia gamma di dimensioni di fissaggi. Le chiavi universali per utilizzi meccanici sono quindi strumenti pratici e convenienti da avere nel proprio set di attrezzi, in quanto riducono la necessità di possedere molte chiavi diverse.
CHIAVI REGOLABILI
Le “chiavi regolabili” simili alle precedenti, consentono di variare il diametro d’apertura, in quanto solitamente dotate di un “dispositivo di regolazione“. Offrono pertanto la possibilità di utilizzare un’unica chiave adattabile a diverse misure di bulloni o dadi. Questo tipo di chiavi è particolarmente utile per lavorare su bulloneria di vecchio formato e di ampio diametro, nonché per operazioni di fissaggio in ambito idraulico e meccanico. Le chiavi regolabili sono caratterizzate da un’ampia apertura massimale, che consente di lavorare in punti altrimenti difficilmente accessibili. Fanno parte di questa categoria le seguenti tipologie:
- Chiave esagonale regolabile: consentono di lavorare su più tipi di elementi di fissaggio, tra cui elementi di fissaggio a “6” punti, “12” punti, quadrati, E-Torx, triangolo e la maggior parte degli elementi di fissaggio arrotondati.
- Chiave inglese a rullino: simile alla chiave a forchetta ma più robusta, è in grado di adattarsi a diverse dimensioni di bulloni. Estremamente versatile, è uno strumento indispensabile grazie alla sua capacità di adattarsi a diverse situazioni.
- Chiave a cremagliera: funziona secondo lo stesso principio della chiave inglese, le ganasce però sono regolate da una cremagliera appunto. Questo strumento è particolarmente utile per lavori pesanti come quelli nell’edilizia e nell’agricoltura, in quanto offre un’ampia apertura per affrontare situazioni di serraggio impegnative.
- Chiave giratubi: è ampiamente utilizzata dagli idraulici per afferrare i tubi e dai meccanici per rimuovere viti danneggiate o in situazioni particolarmente impegnative. Questo strumento, simile a una chiave a cremagliera, è caratterizzato da ganasce dentellate che consentono una presa salda e sicura.
CHIAVI DI SERRAGGIO SPECIFICHE
Le chiavi di serraggio specifiche sono strumenti progettati per adattarsi a esigenze particolari. Queste chiavi possono variare in base alla forma, alla dimensione e al tipo di attacco, consentendo di operare in spazi ristretti o di applicare una coppia di serraggio precisa. Vediamo quali sono:
- Chiave a brugola o esagonale: conosciuta anche come chiave di Allen, è costituita da una barra a forma di L che si inserisce direttamente nella testa di viti a cavità esagonale. Queste chiavi sono disponibili anche sotto forma di punte, da montare sull’impugnatura del cacciavite.
- Chiave Torx: è uno strumento di serraggio progettato per adattarsi alla cavità a stella a 6 punte delle viti Torx. Analogamente alle chiavi di Allen, è disponibile anche sotto forma di punta per cacciavite.
- Chiave a zampa: dette anche a zampa di gallo, sono strumenti utilizzati per stringere o allentare viti e dadi in spazi di difficile accesso grazie alla loro conformazione. Sono disponibili in diverse dimensioni e costituiscono un’utile aggiunta al set di attrezzi di base.
- Chiave per candela: deriva dalla chiave a tubo. Ma diversamente da essa, non con una forma a “L“, ma con un corpo a “T“.
- Chiave dinamometrica: è uno strumento che, grazie alla presenza di un quadrante, consente di dosare e regolare la forza di serraggio o la coppia di serraggio di viti e bulloni, espressa in Newton/metro. Questo strumento è ampiamente utilizzato in ambito meccanico per garantire il serraggio preciso e controllato delle viti e dei bulloni, riducendo il rischio di danneggiare i filetti o garantendo un carico omogeneo in parti meccaniche soggette a più viti o bulloni.
- Chiave a croce: di grandi dimensioni si utilizza per stringere e allentare bulloni che richiedono una coppia di serraggio elevata, come ad esempio le ruote della macchina.
- Chiave a settore: anche conosciute come chiavi a compasso, sono strumenti utilizzati per la manovra di ghiere, bulloni o dadi.
- Chiave a nastro o catena: sono strumenti utilizzati principalmente per il fissaggio e lo svitamento dei filtri dell’olio e delle ghiere.
SERIE DI PINZE E TENAGLIE
“È certamente possibile utilizzare un utensile per stringere, ma quale attrezzo usare e in che modo?”
Dobbiamo sempre considerare il tipo di oggetto su cui dobbiamo lavorare. Che sia piatto, rotondo, morbido, resistente, potenzialmente soggetto a corrente elettrica o situato in un luogo di difficile accesso.
È anche essenziale prendere in considerazione il tipo di intervento necessario nella scelta dell’utensile appropriato. Ad esempio, se dobbiamo stringere saldamente l’oggetto per evitare che si muova, o se dobbiamo applicare una forza considerevole per modificarne la forma. Ogni azione dipende dalla costituzione del corpo e delle ganasce, che determinano quale sia l’utensile più adatto per l’uso specifico.
“La scelta della chiave di serraggio dipende quindi dall’oggetto da stringere, dalla forza richiesta e dalla sua natura.”
Come abbiamo appena accennato, il processo di selezione delle chiavi di serraggio è influenzato pertanto da diversi fattori, tra cui la “forza necessaria per stringere o tagliare e la forza fisica dell’operatore“.
Anche la scelta delle “dimensioni” ovviamente può influenzare notevolmente l’efficacia e la comodità nell’uso. Ad esempio, manici lunghi possono ridurre lo sforzo richiesto durante l’operazione. Le ganasce di dimensioni ridotte possono essere più efficaci in determinate situazioni. Pinze in generale più piccole sono ottime in spazi ristretti, al contrario le dimensioni importanti favoriscono spazio permettendo una presa e una forza decisamente maggiore.
“Pertanto prevedi di acquistare per ogni tipologia di pinza almeno un paio di utensili di diverse dimensioni.”
Alcune pinze offrono anche diverse opzioni di potenza, per trattenere materiali di natura differente senza rovinarli, consentendo quindi di adattare lo strumento alle proprie esigenze e alla precisione richiesta per il lavoro.
Il “materiale delle ganasce” è un altro aspetto importante da considerare, in quanto influisce sulla qualità del taglio o del serraggio.
Anche la durezza del metallo, espressa in HRC, influenza sicuramente le tue scelte, infatti essa rappresenta un indicatore della qualità dell’utensile. Valori più elevati indicano una maggiore durezza, ma potenzialmente anche una maggiore fragilità. Le leghe consigliate per le pinze di serraggio includono cromo, vanadio e molibdeno.
Altro parametro di valutazione è sicuramente la “frequenza di utilizzo” dell’utensile, solamente gli strumenti di buona qualità possono garantirti un utilizzo regolare e prolungato nel tempo.
Anche l’ergonomia e le protezioni dei bracci o delle prese, sono caratteristiche di rilievo, poiché contribuiscono attivamente alla comodità e alla sicurezza durante l’utilizzo.
Inoltre è bene che tu sappia, che alcune marche offrono addirittura una garanzia a vita per i loro strumenti, certificando quindi la loro affidabilità ed esclusività. Ovviamente però come per ogni altra tipologia di utensile, acquistare strumenti di questo livello, comporta sempre una spesa decisamente elevata.
Entriamo adesso nel dettaglio e vediamo quali sono gli utensili più adatti per interventi di serraggio manipolazione e taglio.
- Pinze per stringere e manipolare: di tipo fisso o regolabili.
- Pinze per tagliare: dimensioni e forme diverse per materiali diversi.
- Tenaglie: con bracci con lunghezze particolari, e ganasce solitamente molto compatte.
- Pinze per specifiche funzioni: profondamente differenti in base all’utilizzo specifico.
PINZE PER STRINGERE E MANIPOLARE
Le pinze sono strumenti fondamentali per manipolare oggetti in modo preciso e sicuro. Di seguito ti mostro una breve descrizione delle tipologie specifiche di pinze impiegate e subito dopo, i soliti consigli per gli acquisti.
- Pinze universali: versatili e adatte a una vasta gamma di utilizzi, con la capacità di afferrare oggetti di forme diverse.
- Pinze multipresa o regolabili: dotate di ganasce regolabili per adattarsi a oggetti di dimensioni variabili, offrendo maggiore flessibilità.
- Pinze a becco: caratterizzate da ganasce lunghe e sottili, ideali per raggiungere spazi ristretti o per manipolare componenti delicati.
- Pinze a morsa: progettate con ganasce piatte per stringere saldamente oggetti piatti o irregolari.
- Pinze per saldatura: utilizzate per tenere saldamente insieme i componenti durante le operazioni di saldatura, garantendo precisione e sicurezza.
PINZE PER TAGLIARE
Le pinze per tagliare sono strumenti utilizzati per tagliare materiali come fili, cavi e piccoli componenti. Esistono diversi tipi di pinze per tagliare, ognuna con caratteristiche specifiche.
Queste pinze sono fondamentali in vari contesti, dall’ambito meccanico a quello elettrico, e offrono la capacità di effettuare tagli precisi e sicuri su materiali di diversa natura.
Vediamo quali sono e le caratteristiche che le differenziano.
- Pinza tagliente: progettata con lame affilate per tagliare con precisione.
- Pinza tronchese: caratterizzata da ganasce robuste e taglienti, ideale per tagliare fili metallici di vario spessore.
- Pinza per tagliare bulloni: ottimizzata per tagliare bulloni e viti di diverse dimensioni.
TENAGLIE
Le pinze da taglio sono progettate specificamente per tagliare materiali come fili, cavi e piccoli componenti, mentre le tenaglie sono strumenti più versatili e resistenti, utilizzati per afferrare, stringere o manipolare oggetti di varie forme e dimensioni. Le tenaglie hanno solitamente dimensioni maggiori e possono essere esposte a temperature elevate, mentre le pinze da taglio sono ottimizzate per operazioni di taglio preciso. Le pinze da taglio sono dotate di lame affilate o ganasce taglienti, mentre le tenaglie hanno ganasce più ampie e robuste.
Di seguito alcune tipologie di tenaglie.
- Tenaglia russa: Utilizzata principalmente in ambito agricolo e per la lavorazione di materiali più morbidi come fili metallici. Caratterizzata da ganasce piatte e larghe, adatte per afferrare e tagliare fili.
- Tenaglia da falegnameria: Progettata per operazioni di precisione nella lavorazione del legno. Ganasce più sottili e lunghe, ideali per afferrare e manipolare piccoli componenti durante la lavorazione del legno.
- Tenaglia per carpenteria: Ottimizzata per operazioni più pesanti e generali nella lavorazione del legno e della carpenteria. Ganasce robuste e resistenti, adatte per afferrare e manipolare materiali più spessi e pesanti.
PINZE PER SPECIFICHE FUNZIONI
Come avrai certamente compreso, le pinze sono strumenti fondamentali in una vasta gamma di interventi meccanici e di fai da te, e la corretta selezione di esse può fare la differenza in termini di efficienza e sicurezza durante i lavori.
Dopo aver dedicato i paragrafi precedenti a quelle per usi generici, adesso illustriamo le varie tipologie di pinze disponibili per gli impieghi specifici, evidenziando come ognuna di esse sia progettata per soddisfare esigenze particolari.
Dalla manipolazione di materiali delicati alla lavorazione di componenti più robusti, esiste un’ampia gamma di opzioni progettate per affrontare le sfide specifiche di diversi settori. È importante sottolineare che la conoscenza delle caratteristiche e delle differenze tra le varie tipologie di pinze è fondamentale per svolgere con successo una vasta gamma di compiti.
Ti invito pertanto a proseguire nella lettura per acquisire tutte le informazioni necessarie per effettuare scelte consapevoli e mirate, al fine di migliorare l’efficacia e la sicurezza dei tuoi progetti.
Le principali pinze speciali disponibili, pensate e realizzate per impieghi specifici sono:
- Pinza multifunzione: Progettata per svolgere diverse funzioni, come tagliare, stringere e piegare. Versatile e adatta a una vasta gamma di compiti.
- Pinze spellacavi: Utilizzate per rimuovere l’isolante dai cavi elettrici in modo preciso e sicuro. Disponibili in diverse varianti, inclusi modelli automatici.
- Pinze per capicorda elettrici: Progettate per la preparazione e l’applicazione di capicorda su cavi elettrici. Disponibili in diverse forme e dimensioni per adattarsi a diversi tipi di capicorda.
- Pinze crimpatrici: progettate per comprimere un connettore elettrico attorno a un filo conduttore, creando così una connessione elettrica sicura e affidabile.
- Pinze per saldatura: per agevolare la saldatura di cavi elettrici.
- Pinze per fascette: Ottimizzate per l’applicazione e la rimozione di fascette stringitubo o fascette di plastica. Disponibili in diverse dimensioni per adattarsi a varie applicazioni.
- Pinze aggraffatrici: Utilizzate per fissare materiali insieme, anche mediante l’uso di graffette o chiodi a punta. Disponibili in diverse configurazioni per varie esigenze di fissaggio.
- Pinze rivettatrici: Ottimizzate per l’applicazione di rivetti su materiali metallici o plastici. Disponibili in diverse dimensioni e con diverse capacità di fissaggio.
- Pinze per anelli di sicurezza: Utilizzate per applicare e rimuovere anelli di sicurezza su alberi, alberi scanalati o fori.
- Pinze fustellatrici: Progettate per tagliare materiali come lamiera o pelle mediante pressione. Disponibili con diverse forme di taglio per varie applicazioni.
- Pinze occhiellatrici: Utilizzate per applicare occhielli su materiali come tessuti, pelle o materiale plastico.
- Pinze curvatrici e piegatubi: Progettate per piegare materiali come filo metallico o tubi in modo preciso e controllato.
- Pinze separatrici: Utilizzate per separare componenti o materiali che devono essere divisi senza danneggiarli, quali tubazioni flessibili del carburante.
MARTELLI MAZZETTE E MAZZUOLI
I martelli, le mazzette, e i mazzuoli sono strumenti manuali utilizzati per colpire materiali e oggetti in diversi contesti lavorativi. Ecco una panoramica delle varie tipologie e delle caratteristiche che le differenziano:
MARTELLI
Il martello è uno strumento manuale costituito da una testa appesantita fissata a un lungo manico, utilizzato per colpire direttamente una piccola area di un oggetto. Ha una vasta gamma di applicazioni, inclusi l’uso in falegnameria, carpenteria, musica percussiva e ovviamente, meccanica. Nel medioevo, è stato utilizzato con diversi materiali e serviva per modellare le pietre. Nel XV secolo, divenne utile per estrarre materie prime dal sottosuolo. Oggi viene impiegato tra le altre cose, per lavori professionali di camperizzazione.
Per scegliere il martello giussto, dovrai considerare il “Tipo di lavoro” e scegliere quindi lo strumento in base al tipo di lavoro da svolgere, considerando la resistenza e la precisione richieste. Anche il “materiale e qualità“, sono importanti. Opta sempre per strumenti realizzati con materiali di alta qualità per garantire durata e prestazioni affidabili. Altro parametro fondamentale è “ergonomia“, Assicurarsi che gli strumenti che sceglierai, offrano una presa comoda e sicura per ridurre l’affaticamento durante l’uso.
Esistono diverse tipologie di martelli, ognuna con caratteristiche specifiche, qui sotto trovi quelle più adatte alle nostre particolari esigenze:
- Il martello da fabbro: è ideale per lavorare sulle superfici metalliche. La sua testa spessa con bordi arrotondati è progettata per non lasciare segni sul pezzo colpito, mentre la penna triangolare con punta arrotondata è adatta per lavorare e forare l’ardesia. Questo tipo di martello è parte di una famiglia di strumenti specializzati che include anche il martello per tendere e il martello per spianare i metalli.
- Il martello da falegname: è uno degli strumenti più noti e utilizzati. Grazie alla sua testa in acciaio di forma rettangolare, è perfetto per i lavori di falegnameria e di ebanisteria, nonché per piantare i chiodi. È ampiamente riconosciuto sia per la sua versatilità, sia per la sua presenza costante nei cantieri e negli ambienti di lavoro.
- Il martello da carpentiere: è dotato di una penna divisa in due per estrarre i chiodi, mentre la parte battente cilindrica consente di piantarli agevolmente. Questo tipo di martello è noto anche come martello americano o martello con penna a granchio.
- Il martello da elettricista: è caratterizzato da una testa allungata e una penna piatta, il che lo rende particolarmente adatto per lavorare in spazi ristretti, comuni negli interventi sugli impianti elettrici.
- Il martello da vetraio: o da corniciaio è uno strumento utile per lavorare con il vetro. La sua testa piatta è progettata per piantare i chiodi tenendo contemporaneamente il vetro, mentre la penna divisa in due consente di rimuovere i chiodi.
MAZZETTE
La mazzetta è un tipo di martello utilizzato per demolire o scolpire, ed è il più pesante dei martelli progettati per essere impiegati con una sola mano. Il suo peso può variare da “500” grammi a “1500” grammi. Questo strumento è particolarmente adatto per lavori che richiedono forza e precisione.
Esistono diverse tipologie di mazzette, ognuna con caratteristiche specifiche:
- Mazzette in acciaio forgiato: sono realizzate con acciaio di alta qualità temperato e forgiato per garantire resistenza e durata nel tempo. Solitamente, esse hanno una massa di poco superiore al chilogrammo e presentano due lati battenti senza la presenza di una penna.
- Mazzette in gomma: Caratterizzate da una testa in gomma, sono utilizzate per colpire materiali delicati senza causare danni. Sono comunemente impiegate in lavori di assemblaggio e di rifinitura.
- Mazzette in rame: da preferire in situazioni in cui è importante evitare la formazione di scintille, come ad esempio durante lavori su materiali sensibili o in ambienti potenzialmente infiammabili. Il rame, infatti, è un materiale che non causa scintille quando colpisce altri materiali, rendendo le mazzuole in rame più sicure in determinate situazioni rispetto a quelle in acciaio.
MAZZUOLI
Il mazzuolo può essere realizzato con materiali teneri come il legno, la plastica o la gomma, è uno strumento ideale per martellare i materiali più duri senza rischio di danneggiarli. A differenza delle mazzette, il mazzuolo per le sue dimensioni è più indicato per lavori di precisione. È particolarmente utile nella fase di realizzazione della struttura interna, soprattutto se prevedi di utilizzare il legno e i suoi derivati.
Inoltre, è bene che tu sappia che esistono mazzuoli da scultore con una forma simile a campane piene, che offrono colpi precisi e ben centrati rispetto alla testa dell’attrezzo. Questa tipologia non sarà sicuramente la tua prima scelta, ma averla nella tua cassetta degli attrezzi può essere molto utile, soprattutto per quai lavori in condizioni particolarmente disagiate.
Alcuni mazzuoli sono dotati di teste intercambiabili di diverse densità, questa particolarità offre una maggiore flessibilità d’uso ed è una soluzione oltretutto anche più economica.
“I mazzuoli con teste intercambiabili in gomma di diversa densità sono quelli maggiormente utili per i lavori meccanici in genere”.
Le tipologie di mazzuoli sono:
- Mazzuolo in legno: è uno strumento essenziale per chi si occupa di falegnameria, bricolage e fai da te. Questo strumento è progettato per svolgere diverse operazioni con lo scalpello e le sgorbie, necessarie per l’intaglio del legno. Rispetto a un martello comune, il mazzuolo in legno ha una forma diversa, con un’impugnatura più piccola e un’area di percussione cilindrica. Questa forma consente di colpire con maggiore precisione e protegge gli scalpelli e gli altri strumenti, evitando che si danneggino.
- Mazzuolo in plastica: è uno strumento utilizzato in diversi contesti, come l’industria automobilistica, la lavorazione del marmo e della pietra, nonché in altri settori artigianali. Questo strumento è progettato con una testa in plastica, che può variare in diametro a seconda dell’uso specifico.
- Il mazzuolo in gomma: è uno strumento leggero e versatile utilizzato in diversi contesti, come la posa di piastrelle, il montaggio e lo smontaggio di mobili, le piccole riparazioni e il fai da te in generale. È composto da un’anima in ferro ricoperta da una gomma antimacchia speciale che non lascia segni sulla superficie e contribuisce a ridurre i danni potenziali sul pezzo, garantendo un lavoro sicuro e pulito. Grazie alla sua durezza “80 +/-5 Shore A“, è progettato per lavori non particolarmente gravosi.
UTENSILI MANUALI DA TAGLIO
In generale, gli utensili da taglio come le forbici, le cesoie, i cutter e altri, sono strumenti fondamentali in una vasta gamma di applicazioni, ognuno con caratteristiche specifiche che li rendono adatti a determinati utilizzi. Sono progettati per offrire precisione, sicurezza e comfort durante l’uso.
Naturalmente ne esistono una varietà pressoché infinita, e seppur io cerchi ispirazione in settori differenti, vediamo quelli che sono per noi effettivamente utili per realizzare i nostri progetti.
Ecco una panoramica delle varie tipologie e delle caratteristiche che le differenziano:
- Forbici: sono strumenti manuali costituiti da due lame affilate e un’impugnatura, progettate per tagliare materiali come carta, tessuto, plastica e altri materiali leggeri. Le forbici possono avere lame dritte o curve, e sono disponibili in diverse dimensioni e modelli per adattarsi a specifiche esigenze di taglio. I “4” prodotti proposti di seguito, insieme soddisfano ogni esigenza.
- Cutter: o taglierino, è uno strumento da taglio professionale con una struttura principale in plastica o metallo e un’impugnatura ergonomica. È progettato per eseguire tagli generici e specifici su materiali spessi e sottili. I cutter professionali offrono standard di sicurezza elevati e prestazioni superiori in termini di efficienza di taglio e comfort dell’operatore. Possono presentare lame intercambiabili di diverse densità e tecnologie di sicurezza per garantire un utilizzo ottimale e sicuro. Personalmente “sconsiglio fortemente” l’utilizzo di taglierini con “lama segmentata” o “lama a spezzare“.
- Taglierine: sono utensili di precisione. Infatti esse sono progettate per offrire un taglio preciso e pulito su una varietà di materiali, come PVC, pannelli rigidi, pelle e altro. Sono generalmente dotate di lame in acciaio di alta qualità, dorso stabile in acciaio massiccio e altre componenti resistenti per garantire prestazioni affidabili nel tempo.
- Seghe a mano: le seghe a mano sono strumenti manuali progettati per eseguire tagli su diversi materiali come legno, metallo, plastica e altro. A lama “fissa“, “intercambiabile” o con catena da taglio. Possono essere azionate attraverso un manico dedicato, ottime per interventi in opera, oppure agendo su una maniglia, seconda opzione che personalmente trovo decisamente più pratica, soprattutto per i tagli effettuati al banco di lavoro.
- Lame per seghe a mano: Le lame per seghe a mano sono disponibili in diverse specifiche, come “6TPI, 8TPI, 10TPI, 14TPI, 18TPI, 24TPI, 32TPI“e altre. Queste specifiche si riferiscono al numero di denti per pollice e influenzano il tipo di taglio e il materiale adatto al taglio. I “materiali delle lame” per seghe a mano possono essere realizzate in acciaio ad alto tenore di carbonio, acciaio temprato, acciaio al carbonio, acciaio inossidabile e altri materiali, a seconda delle esigenze di taglio e del materiale da tagliare. Le lame per seghe a mano possono presentare caratteristiche come affilatura a denti temprati, resistenza all’usura, taglio rapido, taglio fine, taglio uniforme e altre specifiche tecniche per garantire prestazioni ottimali.
LIME E RASPE
Le lime, le raspe e le spazzole sono strumenti manuali utilizzati per lavorare e rifinire materiali come legno, metallo e plastica.
Per scegliere le lime e le raspe, è importante considerare diversi fattori. La scelta dello strumento va fatta in base al tipo di materiale da lavorare, considerando la finitura desiderata e il tipo di lavorazione da eseguire. Le lime e le raspe sono disponibili con diverse grane e tagli, che determinano la rapidità e la precisione della lavorazione. Nella fase di acquisto, assicurarsi inoltre, che gli strumenti offrano una presa comoda e sicura per ridurre l’affaticamento durante l’uso.
Ecco una panoramica delle varie tipologie e delle caratteristiche che le differenziano:
LIME
Le lime sono strumenti manuali utilizzati per levigare, rifinire e modellare materiali come il legno e il metallo. Esistono diverse tipologie di lime, ognuna con caratteristiche specifiche:
- Lime piatte: Utilizzate per lavori di rifinitura e levigatura su superfici piane.
- Lime tonde: Utilizzate per lavori su superfici curve e per rifinire fori e scanalature.
- Lima mezza tonda: la sua caratteristica principale è la forma della sezione trasversale, che è appunto mezza tonda. Questo tipo di lima è particolarmente adatto per lavorare su superfici curve o per raggi interni.
- Lime quadre: Utilizzate per rifinire angoli e bordi rettilinei.
RASPE
Le raspe sono strumenti manuali utilizzati per asportare materiale in eccesso da legno e materiali simili. Esistono diverse tipologie di raspe, ognuna con caratteristiche specifiche:
- Raspe a pialla: Utilizzate per asportare rapidamente materiale in eccesso da legno e metalli.
- Raspe a rifilo: Utilizzate per una prima rifinitura di superfici e per lavori che richiedono una maggiore precisione, per poi successivamente rifinire ulteriormente il tutto con l’ausilio delle lime.
PUNZONI, STRUMENTI A PERCUSSIONE, ESTRATTORI E UTENSILI PER COMPRESSIONE E SEPARAZIONE
I punzoni, i bulini, i cacciaspine, gli scalpelli, gli estrattori e altri strumenti a percussione sono utensili manuali utilizzati per lavorare e rifinire materiali come legno, metallo e plastica.
Gli utensili per compressione e separazione, possono essere utilizzati per impieghi specifici, quali sospensioni e impianti frenanti.
Ecco una panoramica delle varie tipologie e delle caratteristiche che le differenziano:
- Punzoni: sono strumenti manuali utilizzati per incidere o forare materiali come metallo e cuoio. Possono essere dotati di punte affilate o smussate a seconda dell’utilizzo previsto.
- Bulini: sono strumenti utilizzati per incidere o intagliare materiali duri come metalli e leghe. Sono disponibili in diverse forme e dimensioni per adattarsi a diversi tipi di lavori di incisione e intaglio.
- Cacciaspine: sono strumenti utilizzati per spingere o estrarre spine, perni e altri elementi di fissaggio. Possono essere realizzati in acciaio temprato per garantire resistenza e durata nel tempo.
- Scalpelli: sono strumenti manuali utilizzati per incidere, intagliare e modellare materiali come legno e pietra. Possono essere disponibili in diverse forme e dimensioni per adattarsi a diversi tipi di lavori di scultura e intaglio.
- Estrattori: sono strumenti utilizzati per rimuovere bulloni, viti e altri elementi di fissaggio danneggiati o bloccati. Alcuni progettati per impieghi ancora più specifici come la rimozione di cuscinetti, paraoli, ingranaggi, sospensioni, semiassi, giunti sferici, bobine, ecc. Disponibili pertanto in diverse dimensioni e configurazioni per adattarsi a diversi tipi di elementi.
SET DI MASCHI E FILIERE
I “maschi per filettare” e le “filiere” sono strumenti fondamentali per creare o ripristinare filettature su viti, dadi e altri elementi meccanici.
Per sceglierli, oltre alla tipologia di filettatura è necessario tenere presente il “Materiale da filettare” e acquistare quindi utensili adatti, considerando la durezza e la resistenza dell’elemento sul quale operare. Oltre al tipo di filettatura sarà necessario considerare anche le “Dimensioni” e la “precisione“. È estremamente importante infatti, assicurarsi sempre che i maschi e le filiere offrano le dimensioni e la precisione richieste per il tipo di lavoro da svolgere onde evitare di incorrere in impuntamenti, filettature poco scorrevoli e rotture del materiale da filettare o degli stessi utensili.
È bene ricordare inoltre, che nell’operazione di filettatura è necessario utilizzare sempre e ripetutamente, un idoneo “lubrificante” al fine di evitare che le parti sottoposte a lavorazione vengano lesionate o compromesse.
Come mostrato di seguito, puoi optare per maschi a mano utilizzabili anche con utensili elettrici, o in alternativa per quelli con punta per foratura integrata, che prevedono l’utilizzo di un trapano avvitatore. Questi ultimi sono decisamente più pratici di quelli manuali, soprattutto se impiegati su materiali morbidi come legno, plastica, rame, ottone e alluminio, ma richiedono anche una maggiore attenzione nel loro impiego.
Di seguito, le tipologie di utensili per filettatura e le caratteristiche che le distinguono.
- Maschi a mano: Utilizzati per filettare “maschio” a mano, sono disponibili in diverse dimensioni e tipi di filettatura, come metrica, UNC, UNF, NPT e BSP.
- Filiere a mano: Utilizzate per filettare “femmina” a mano, sono disponibili in diverse dimensioni e tipi di filettatura, come metrica, UNC, UNF e BSP.
STRUMENTI PER STAZIONAMENTO E SOLLEVAMENTO
Gli strumenti per stazionamento e sollevamento per autoveicoli includono diverse tipologie. Sorvolando sui “ponti sollevatori“, fondamentali per le officine ma decisamente ingombranti e costosi, soffermiamoci invece sui “cric” e sulle “rampe“, strumenti ideali per il cambio gomme, gli interventi di manutenzione e per la disposizione sotto scocca di vari elementi atti alla camperizzazione.
Tra i tipi di cric ci sono il “cric a pantografo” e il “cric idraulico a carrello“, quest’ultimo sicuramente da preferire per la sua portata che può arrivare fino a “5/6” tonnellate.
Esistono anche “sollevatori pneumatici” che utilizzano cuscini d’aria al posto dei tradizionali martinetti idraulici. Questi strumenti sono molto utili da considerare, specialmente se hai un compressore d’aria fisso o portatile a bordo del tuo veicolo. Possono essere di grande aiuto in situazioni di emergenza.
Anche le “rampe statiche” o quelle di sollevamento “dinamiche” sono davvero ottime per il rapporto peso/ingombro.
Per eseguire interventi in tutta sicurezza, consiglio anche l’acquisto di almeno un paio, meglio “4“unità, di “cavalletti di sostegno regolabili“.
Di seguito le varie tipologie e le caratteristiche che le differenziano:
- Sollevatori meccanici a pantografo: utilizzano ingranaggi per sollevare o abbassare il veicolo, offrendo un’alternativa ai sollevatori idraulici che utilizzano fluido idraulico.
- Cric idraulico a carrello: comunemente utilizzato in officina, composto da un telaio in acciaio montato su ruote, un braccio di sollevamento e un martinetto idraulico, con portate che possono arrivare fino a “5” o “6” tonnellate.
- Sollevatori pneumatici: sostituti dei martinetti idraulici con cuscini ad aria.
- Rampe di sollevamento: permettono l’accesso ai componenti inferiori o laterali.
- Cavalletti di sostegno regolabili: consentono di porre in sicurezza lo spazio di lavoro sotto scocca.
STRUMENTI DI MISURA
Gli strumenti di misura sono fondamentali per garantire la precisione e l’accuratezza nelle attività di costruzione, lavorazione e assemblaggio. Ecco una panoramica delle varie tipologie e delle caratteristiche che le differenziano:
- Calibri: Utilizzati per misurare con precisione lunghezze, diametri e spessori. Possono essere digitali o analogici e sono disponibili in diverse dimensioni e precisioni.
- Micrometri: Utilizzati per misurare con estrema precisione spessori e diametri di materiali. Possono essere disponibili in diverse tipologie, come micrometri esterni, e interni
- Spessimetri: Utilizzati per misurare lo spessore di materiali sottili come fogli metallici, carta e plastica. Possono essere disponibili in diverse dimensioni e con diversi intervalli di misurazione.
STRUMENTI PER IL TRACCIAMENTO
Gli strumenti di tracciamento come righelli e squadre sono utilizzati per effettuare misurazioni e tracciare linee rette o angoli precisi su materiali come legno, metallo, plastica e altri materiali.
- Righe e righelli: Utilizzati per tracciare linee rette e per misurare lunghezze. Possono essere disponibili in diverse lunghezze e materiali, come acciaio, alluminio o plastica.
- Squadre: Utilizzate per tracciare angoli retti e per verificare l’ortogonalità di elementi. Possono essere disponibili in diverse dimensioni e con diverse precisioni.
- Livelle: Utilizzate per verificare la planarità e l’orizzontalità di superfici. Possono essere disponibili in diverse lunghezze e con diversi meccanismi di lettura.
- Altri strumenti di tracciamento: Oltre a righelli e squadre, esistono altri strumenti di tracciamento come compassi, goniometri, falsi squadri, centratori e altri strumenti specializzati per misurazioni e tracciature specifiche.
CONTENITORI PER LO STOCCAGGIO
Gli oliatori, le taniche, gli imbuti e i contenitori per stoccaggio sono strumenti fondamentali per la gestione e la manipolazione di liquidi e altri materiali.
Sotto alcuni esempi e caratteristiche:
- Oliatori: sono strumenti utilizzati per lubrificare e oliare macchinari e attrezzature. Possono essere dotati di pompa o di beccuccio dosatore per erogare l’olio in modo preciso e controllato.
- Taniche: sono contenitori utilizzati per il trasporto e lo stoccaggio di liquidi come carburante, olio e altri fluidi. Possono essere realizzate in diversi materiali, come plastica o metallo, e possono essere dotate di beccucci per il versamento controllato.
- Imbuti: sono utilizzati per versare liquidi da un contenitore all’altro in modo preciso e senza versamenti. Possono essere dotati di filtro per separare eventuali impurità dal liquido durante il travaso.
- Contenitori per stoccaggio: sono utilizzati per conservare liquidi e materiali in modo sicuro e organizzato. Possono essere disponibili in diverse dimensioni e materiali, come acciaio, plastica o polietilene, a seconda delle esigenze di stoccaggio.Per scegliere questi strumenti, è importante considerare diversi fattori, tra cui la “Capacità e le dimensioni“. Assicurarsi che i contenitori e gli oliatori offrano la capacità e le dimensioni adatte al tipo di liquido da gestire. Anche i “Materiali e al tipologia costruttiva“. Optare sempre per strumenti realizzati con materiali di alta qualità e con costruzione robusta per garantire durata e affidabilità nel tempo. Considera in fine la “Compatibilità” e la “sicurezza“. Assicurati che i contenitori e gli imbuti siano compatibili con i liquidi da stoccare e che siano conformi alle normative di sicurezza.
UTENSILI PER COLLE E SIGILLANTI
Gli utensili per l’applicazione di colle e sigillanti sono strumenti fondamentali per l’applicazione precisa e controllata di materiali adesivi e sigillanti.
- Pistole per estrusione manuali: Utilizzate per l’applicazione manuale di sigillanti, prodotti antigrippaggio, rsine, colle e simili, offrono controllo e precisione nell’estrusione del materiale.
- Pistole per cartucce: Progettate per l’applicazione di sigillanti e colle contenuti in “cartucce“, offrono facilità d’uso e precisione nell’estrusione del materiale.
- Spatole e raschietti: Utilizzati per stendere e livellare sigillanti e colle su superfici, offrono precisione e facilità d’uso.
- Imbuti e applicatori: Utilizzati per versare e applicare sigillanti e colle in modo preciso e controllato, riducendo gli sprechi e garantendo una distribuzione uniforme del materiale.
- Accessori per pulizia: Utilizzati per la pulizia e la manutenzione degli strumenti e delle superfici dopo l’applicazione di sigillanti e colle, contribuendo a mantenere l’area di lavoro pulita e sicura.
UTENSILI PER LA FINITURA
Gli utensili per la finitura superficiale dei materiali sono strumenti utilizzati per migliorare la qualità e l’aspetto delle superfici dei materiali lavorati. Questi utensili sono fondamentali in molteplici settori, tra cui la lavorazione dei metalli, la produzione di componenti meccanici e la lavorazione di precisione. Alcuni esempi di utensili per la finitura superficiale manuale sono le “carte vetrate“, “le carte abrasive“, “le paste abrasive“, “le saponette“.
Le caratteristiche di seguito elencate ti consentiranno di comprendere meglio le particolarità costruttive e di realizzazione, per poi sceliere quelle più appropriate per i tuoi lavori.
- Grana: La carta vetrata e la carta abrasiva sono disponibili in varie grane, che indicano la finezza dell’abrasivo. Grane più basse, ad esempio “40-60“, sono adatte per la rimozione di materiale in eccesso, mentre grane più alte, ad esempio “180-220“, sono utilizzate per la finitura e la levigatura più fine. Per ottenere una finitura estremamente brillante la grana può arrivare anche a valori pari a “1000-1200“.
- Materiale abrasivo: La carta abrasiva può essere realizzata con vari materiali abrasivi, come carburo di silicio, ossido di alluminio, corindone o zircone. Ogni materiale abrasivo ha caratteristiche specifiche di durezza e abrasione, adatte a diversi tipi di superfici e lavori di finitura.
- Supporto: La carta abrasiva può essere supportata da carta o tela. La carta è più flessibile e adatta per superfici curve, mentre la tela è più resistente e adatta per lavori più pesanti. La differenza del supporto diventa fondamentale in alcuni utilizzi come ad esempio su lavorazioni con presenza di liquidi o solventi.
UTENSILI PER USI SPECIFICI
Da qui in poi, non parliamo più di un’attrezzatura per cosi dire “di base“, ma di tutti quegli utensili manuali utili per lavorazioni speciali. Naturalmente, faremo riferimento ad attrezzi utili esclusivamente ai nostri scopi e pertanto progettati in modo per lo più esclusivo per lavorazioni di tipo meccanico, salve qualche rara eccezione.
Ciao, sono Lucio, Webmaster ed editor di miniautocamper.com. Oltre a lavorare sul campo, mi occupo di consulenza e formazione. Amo sporcarmi le mani per realizzare in team ogni genere di idee, ma non inizio mai nessun lavoro senza avere la certezza di un valido risultato finale. La mia esperienza a Tua completa disposizione per aiutarti a dar vita a ogni tuo progetto.